UN REPORT DAL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI MAZARA ED UN AUGURIO

MAZARA DEL VALLO. E’ terminata dopo la mezzanotte la prima seduta di consiglio comunale del secondo mandato sindacale di Nicola Cristaldi. Un consiglio comunale composto per un terzo da donne, con tante facce nuove e giovani, che hanno giurato davanti ad un pubblico numeroso, tipico dei consigli comunali alla prima seduta.
Non stare qui a parlare dei buoni o cattivi propositi di nuovi e vecchi consiglieri, amministratori o sindaci. Ormai la storia ce lo insegna che i forti stimoli e le intense tentazioni indurrebbero chiunque nel peccato. Ma andiamo aventi così e stiamo per un attimo ad osservare ciò che accade in Città.
Come era scontato la maggioranza ovviamente quindi ha imposto i propri numeri nominando il proprio presente del consiglio e scegliendo il vice presidente “che in teoria” dovrebbe essere il segno di apertura e collaborazione con le opposizioni. Invece credo che per i prossimi 5 anni per l’opposizione ci sarà pochissimo spazio per portare avanti le loro iniziative; si sa, sono i numeri quelli che valgo in politica ed il sindaco questa volta consta di una maggioranza ampissima che va da destra e sembra arrivare fino al PD – Partito Democratico. Ma se in effetti si analizza il voto delle urne e si sta un momento attenti a ciò che è avvenuto nel corso della prima seduta di consiglio comunale a chiunque verrebbe il dubbio e in ogni caso durante e dopo la campagna elettorale amministrativa le voci si sono rincorse insistenti e pesanti sul PD e sulla condotta politica dei suoi candidati al consiglio comunale, voci che si sono rese ancor più pesanti ed insistenti dopo la conclusione delle elezioni ed il relativo sfoglio dei voti: e come si dice del resto “vox populi vox Dei” (voci di popolo voce di Dio).
E’ chiaro che la maggioranza consigliare eserciti a pieno il proprio ruolo, ma non è altrettanto corretto che l’opposizione, ovvero una parte di essa, si impelaghi nei soliti giochetti di palazzo, a meno che quella parte di opposizione in realtà non è altro che una parte organica alla maggioranza amministrativa della Città!!! E così, come si diceva, alla fine sono stati eletti i due nomi che circolavano da giorni e cioè Vito Gancitano come presidente del consiglio e Teresa Diadema (moglie di Giampiero Giacalone) come vice presidente del consiglio comunale.
In ogni caso l’unico auspicio è quello che in questa città ritorni la politica, quella vera e si smetta di professare il bene delle persone e piuttosto si passi ad azioni concreto di sostegno e di sviluppo degli individui, delle famiglie e del territorio con misure di carattere strutturale rimettendo mano alle linee guida e strategiche. Dal nuovo consiglio, dai nuovi consiglieri è chiaro che ci si aspetto un segno di apertura verso la città, non è possibile più assistere a riunioni che nascono e muoiono all’interno dell’aula consiliare; occorre una doverosa comunicazione dei gruppi consiliari; la stampa locale non deve essere l’unico strumento di democrazia partecipata della cittadinanza continuando a sobbarcarsi il peso di riuscire a portare fuori quel m inimo di informazione che è dovuta a tutte le cittadine ed a tutti i cittadini. In buona sostanza ci auguriamo che un rinnovamento ci sia nei fatti e non solo nei numeri.
La folta presenza giovanile forse potrà contribuire ad un nuovo modo di atteggiarsi nei confronti della stampa e della cittadinanza perché ricordiamo sempre a tutti che il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri comunali sono i primi “servi” della comunità cittadina e non altro, questo è palese. Ed in tal veste bisogna atteggiarsi ed essere propositivi per una città migliore.
In buona conclusione a noi non rimane altro che formulare i migliori auguri di buon lavoro a tutti e come si dice: “ad maiora et cuique suum; ed ovviamente ci aspettiamo che dall’altra parte ci rispondano: “non praevalebunt”, altrimenti è chiaro che in futuro saremo costretti a frappore il nostro “unicuique suum” quando qualcuno ci chiederà spazio.
ERNESTO CERTA
DORETTORE EDITORIALE DI VOCI LIBERE