I PESCATORI DI MAZARA, SENZA LOCALI NON FACCIAMO L`ASTA


Disagi per gli operatori della pesca costiera che non possono più fare l’asta del pesce fresco. «Siamo costretti a vendere il pesce come gli abusivi, con il carrello in banchina, in scarse condizioni igieniche e a fianco degli abusivi». A denunciarlo da più di due anni sono i proprietari dei piccoli motopesca che effettuano l`attività di pesca costiera entro le 12 miglia.
Per circa un ventennio questi pescatori, una volta sbarcato il pesce fresco, alle tre di ogni pomeriggio, portavano il pesce all`interno della struttura di piazzetta dello Scalo per effettuare l’asta del pesce, ciò che attirava cittadini, commercianti, ristoratori e turisti. Dal maggio 2012 la struttura è stata però chiusa dall’amministrazione comunale che aveva giudicato il mantenimento di quei locali troppo costoso per le casse comunali; quei locali adesso sono stati destinati dall’amministrazione alla creazione di uno «sportello agroalimentare», grazie ad un contributo del ministero dello Sviluppo Economico all’ex Provincia di Trapani.
Dopo la chiusura di quei locali i proprietari dei motopesca, costretti a vendere il pesce in banchina sotto la luce del sole o anche sotto la pioggia, chiesero all’amministrazione, attraverso delle riunioni, di potere pagare un canone piu’ alto e le spese di gestione per l’utilizzo della struttura che è vicina al luogo di sbarco del pesce e di ormeggio dei loro natanti. L’amministrazione comunale ha però offerto la possibilità di usufruire del grande mercato agro-alimentare adiacente alla Capitaneria di Porto in attesa di essere riaperto. Questa grande struttura, finanziata circa 10 anni fa dalla Regione, doveva ospitare un grande mercato all’ingrosso del pesce, l’amministrazione ha però deciso di trasformarlo in un mercato agro alimentare trovando questa soluzione per far fronte alla imminente chiusura, per motivi sanitari, dello scalo frutta adiacente allo stadio “Nino Vaccara”. Gli operatori ortofrutticoli avevano rifiutato la possibilità di spostarsi in un grande magazzino sulla Strada statale 115, un immobile confiscato alla mafia. Gli operatori della piccola pesca hanno finora però rifiutato la possibilità di potere trasferire l’asta in un altro luogo lontano dal luogo di sbarco del pesce fresco, cioè la piazzetta dello Scalo, dove purtroppo si assiste quotidianamente, al fianco del mercato ittico al dettaglio, anche alla vendita abusiva di pesce congelato che non risulta controllato, da qui le frequenti azioni di sequestro di pesce da parte di forze dell’ordine congiunte.




Fonte: Gds

Bimbo di 8 anni scomparso, trovato morto da un cacciatore. A Scoglitti, nel Ragusano distante 3-4 chilometri da Santa Croce di Camerina

E' stato rimosso il corpo del bambino di otto anni che sabato non è andato a scuola a Santa Croce Camerina e che nel pomeriggio è stato trovato morto nel Ragusano. "Stiamo lavorando - ha ribadito il sostituto procuratore Marco Rota - e non escludiamo alcuna ipotesi. Prima di parlare di causa del decesso sarà necessario eseguire l'autopsia. Soltanto dopo si potrà parlare dell'inchiesta e di tutto il resto". Il piccolo indossava un paio di jeans, calze rosse, scarpe blu, una maglietta bianca e un giubbotto marrone.
Incidente o omicidio. E tutte le ipotesi che possono rientrarvi direttamente o indirettamente, dalla tragedia a quella più atroce della pedofilia. Non escludono alcuna tesi dalla Procura di Ragusa sulla morte del bambino di otto anni il cui corpo è stato trovato in un canalone in cemento, profondo due metri e mezzo, che costeggia un vecchio mulino abbandonato di Santa Croce di Camerina. Ma "non scioglieremo la prognosi prima di domani", sottolineano. Non era entrato a scuola, il piccolo, nonostante la madre, una casalinga di 25 anni, con un altro figlio piccolo, lo avesse accompagnato e lasciato a 10-20 metri dall'ingresso. E' stata la donna a lanciare l'allarme quando, quattro ore dopo, alle 12.30 è andato a riprenderlo. E' in quel 'buco' di tempo che si concentrano le indagini. I bidelli, le maestre e i compagni di classe della terza elementare non lo avevano visto entrare. Dopo una decina di minuti la mamma è andata dai carabinieri per denunciarne la scomparsa. Il padre, 30 anni, lavora come autotrasportatore, e per non farlo preoccupare, è stato informato alcune ore dopo, nella speranza di non farlo allarmare e di trovare il ragazzino, come alcune altre poche volte era accaduto. E' scattata una gigantesca caccia al bambino, che ha coinvolto investigatori, ma anche volontari, protezione civili, conoscenti. "Tutto il paese lo ha cercato", afferma il sindaco, Franca Iurato. I carabinieri controllano anche le immagini del sistema di videosorveglianza della scuola, ma non è inquadrato da alcuna parte.
Eppure alcuni vigili urbani ricordano bene di averlo visto assieme alla madre e salutarla vicino l'istituto. A trovare il corpo senza vita del bambino, poco prima delle 17, è un cacciatore uscito di casa sollecitato dalla moglie a partecipare alle ricerche. In un canneto distante 4 chilometri dalla scuola. "Mi sono affacciato su un canalone tra le canne - ricostruisce emotivamente provato Orazio Fidone - e ho visto il cadavere. Ho gridato prima a squarciagola e poi ho telefonato ai carabinieri: erano le 16:55. Nel frattempo è arrivata un' auto della polizia. Se avessi potuto dargli la mia vita - dice, affranto - lo avrei fatto". Sul posto arriva personale del 118, ma il piccolo è già morto. La polizia scientifica e il medico legale eseguono i primi rilievi. La squadra mobile della Questura avvia le indagini dopo il ritrovamento. Ma il buio e la posizione del corpo del bambino, che ha il viso 'schiacciato' sulla base rendono difficili dare risposte sulla causa del decesso. Indossa tutti i vestiti e sono asciutti. Non ci sono tracce di sangue o segni di violenza evidenti. "Nessuna ipotesi investigativa certa sarà possibile prima di domani" dopo "un attento esame del corpo", spiega il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, anche perché "non è stata trovata alcuna traccia di sangue". "Stiamo lavorando a tutto campo - aggiunge - e non tralasciamo alcuna pista, ma per avere certezze occorrerà un esame medico legale attento dopo che tra alcune ore il corpo sarà rimosso". Certo, osserva il magistrato, "non è impossibile, ma sembra difficile pensare che abbia percorso quattro chilometri a piedi e sia andato lì, in quel posto, da solo". Parole che lasciano aperti scenari violenti, come un omicidio, e rievocano il 'mostro' della pedofilia. "Al momento - precisa con decisione Petralia, che coordina l'inchiesta assieme al sostituto Marco Rota - non ci sbilanciamo però, perché qualunque ipotesi è prematura. Certo stiamo valutando tutte le tesi possibili - chiosa il procuratore di Ragusa - come è giusto e doveroso che sia davanti alla morte di un bambino di otto anni".


Tasse aumentate del 40% in 8 anni per le famiglie

Nello stesso periodo il reddito ha subito un incremento del 19%. Aumento dal 1995 al 2013, con 80 euro situazione 2014 migliora


Per le famiglie italiane, secondo la Cgia di Mestre, le tasse sono cresciute il doppio dei redditi tra il 1995 e il 2013. In questo arco di tempo il prelievo fiscale medio sulle famiglie è aumentato del 40%; i redditi nominali, invece, del 19%. Grazie al bonus degli 80 euro, nel 2014 la situazione è destinata a migliorare.
Per la Cgia sulle famiglie grava un carico fiscale medio annuo di oltre 15.300 euro.
Tra il 1995 e il 2013 il peso delle tasse, delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali è aumentato di oltre 4.400 euro (+40,4%). Si tratta, per la Cgia, di una crescita più che doppia rispetto a quella fatta registrare dal reddito nominale netto medio disponibile (+19,1%). Purtroppo, il trend dei redditi cambia completamente segno se si depura l'inflazione dal reddito disponibile: sempre nello stesso arco temporale, il reddito reale, ovvero il potere d'acquisto, è crollato, per la Cgia, del 19%.
I dati della Cgia fotografano un quadro di complessiva criticità per i quasi 26 milioni di famiglie italiane, aggravatosi ulteriormente con l'avvento della crisi. Dal 2007 (ultimo anno pre-crisi) al 2013, nonostante il peso fiscale sia leggermente diminuito registrando nell'ultimo anno addirittura una contrazione di 325 euro a seguito anche dell'abolizione dell'Imu sulla prima casa, il reddito disponibile netto ha subito una "sforbiciata" di quasi 3mila euro. Con troppe tasse e meno soldi a disposizione, tra il 2007 e il 2013 i consumi delle famiglie al netto dell'inflazione hanno subìto una caduta verticale, -13,4% che, in termini assoluti, equivalgono ad una contrazione media della spesa per ciascuna famiglia italiana di quasi 5.500 euro.
Ovviamente, per la Cgia, la riduzione del reddito disponibile è ascrivibile anche all'aumento della disoccupazione. Tra il 2007 e i primi 9 mesi di quest'anno è più che raddoppiata, se sette anni fa era al 6,1%, ora è al 12,6%.

Matteo Messina Denaro salvò Glicoli


PALERMO - Per decidere se eliminare Giuseppe Grigoli, il re dei supermercati Despar prestanome del boss Matteo Messina Denaro che in aula si era, invece, detto vittima del capomafia, interpellarono direttamente il superboss latitante. Che, attraverso la sorella Patrizia fece sapere che Grigoli non si doveva toccare perché la sua uccisione avrebbe fatto un grosso danno. Il summit improvvisato in cui tutto fu deciso avvenne in carcere sotto le videocamere degli inquirenti che hanno ripreso ogni istante del dialogo tra Patrizia Messina Denaro e il marito detenuto, Vincenzo Panicola.

Le immagini sono state trasmesse in aula al processo in cui la sorella del capomafia è imputata assieme al nipote prediletto del boss, Francesco Guttadauro, di associazione mafiosa. Il dibattimento si svolge davanti al tribunale di Marsala. Nelle riprese si vede Patrizia Messina Denaro, all`epoca libera, che va a trovare il marito in carcere insieme ad altri parenti. L`uomo sarà poi condannato a 10 anni. Nei giorni precedenti Panicola le aveva chiesto di sondare il boss latitante per sapere cosa fare di Grigoli, visto che in carcere girava la voce che si fosse pentito. Il dubbio di Panicola era che il re dei supermercati fosse stato autorizzato da Messina Denaro a fare le dichiarazioni rese in aula per salvarsi il patrimonio. "Cerca tuo fratello e gli chiedi se l`ha autorizzato", dice Panicola alla moglie. E la donna torna in carcere dal marito con la risposta.

Dalle sue parole si capisce chiaramente che ha incontrato il fratello - nessuno però l`ha pedinata in quel periodo -: siamo al 19 luglio del 2013. "Nessuno lo tocchi - dice Patrizia Messina Denaro riportando le parole del capomafia. Perché può fare danno assai. Dieci volte di più. Una catastrofe".

(Fonte ANSA)

TRIVELLE NEL CANALE DI SICILIA


ROMA. Primo via libera alle trivelle nel Canale di Sicilia. È stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico con cui viene data la prima concessione di coltivazione di idrocarburi - relativa al progetto `Offshore Ibleo` di Eni e Edison - al largo della costa delle province di Caltanisetta, Agrigento e Ragusa per un`area di oltre 145 chilometri quadrati e per una durata di 20 anni. Lo sviluppo dei giacimenti di gas denominati `Argo` e `Cassiopea` - si apprende da fonti del Mise - rientra negli accordi su Gela.

Greenpeace fa presente che il progetto "prevede ben otto pozzi, di cui due `esplorativi`, una piattaforma e vari gasdotti, i cui lavori dovrebbero iniziare entro un anno". L`associazione arcobaleno aveva fatto ricorso al Tar del Lazio meno di due mesi fa sul "parere positivo dato dal ministero dell`Ambiente". Insieme a Greenpeace nel ricorso c`erano 5 amministrazioni comunali, l`Anci Sicilia, altre associazioni ambientaliste, della pesca e del turismo. Inoltre c`era stata una protesta degli "attivisti" che erano rimasti "sulla piattaforma Prezioso, al largo di Licata".

"Questa autorizzazione è un chiaro segnale che il ministero dello Sviluppo non intende prendere in alcuna considerazione la volontà del territorio, ma solo favorire gli interessi delle grandi compagnie petrolifere - afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace - faremo ricorso anche contro questo nuovo provvedimento. È necessario che il territorio si mobiliti". Per Monti si tratta di un "chiaro segnale della strategia che ha in mente il governo", e anche alla luce dello Sblocca Italia "si stanno moltiplicando le richieste di ricerca e estrazione nel Canale di Sicilia, e in altri mari italiani". Ma "la Sicilia non è disposta a subire".

Al riguardo fonti del Mise precisano che "il progetto in esame rientra negli accordi sulla raffineria di Gela siglati a inizio mese che hanno consentito la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e il consolidamento dell`area industriale". Infine viene spiegato che "nella zona dei giacimenti l`attività estrattiva verrà svolta esclusivamente attraverso impianti sottomarini".

(Fonte: Gds)

Convocata assemblea lavoratori precari per il 4 dicembre


Si comunica che Giovedì 4 Dicembre 2014 alle ore 15,30 si svolgerà presso l’Hotel Greta in via Bessarione, l’assemblea dei lavoratori che hanno promosso azione legale nei confronti del Comune di Mazara del vallo per discutere sul seguente ordine del giorno:

1. Andamento Vertenza stabilizzazione del personale precario degli EE.LL;

2. Varie ed eventuali.

All’assemblea in parola sarà presente un Legale di nostra fiducia che illustrerà il percorso vertenziale fin qui svolto.

Successivamente la segreteria provinciale unitamente al proprio legale incontrerà I lavoratori che vorranno aderire alla vertenza di cui all’ordine del giorno.

I dipendenti, qualora in servizio, dovranno comunicare preventivamente all’ufficio del personale la propria adesione.

Il Segretario provinciale: Marco Corrao

MAZARA, SABATO 29 NOVEMBRE GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE

Sabato 29 novembre, come ogni anno, torna anche a Mazara la 18^ giornata nazionale della Colletta alimentare che è un evento promosso e organizzato dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e Compagnia delle Opere sociali in collaborazione con altre organizzazioni quali A.N.A. (associazione nazionale alpini) e società San Vincenzo De´ Paoli.
La Giornata nazionale della Colletta alimentare è diventata un importantissimo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l`invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi è povero. Tale iniziativa si affianca alla operosa attività quotidiana di recupero di eccedenze alimentari da destinare ai più poveri del nostro paese. In Italia 6.000.000 persone soffrono la povertà e di fronte a questo oceano di bisogno che neppure la società più perfetta può risolvere, chiunque avverte un senso di impotenza, ma anche l’urgenza di mettere a disposizione qualcosa di sé per aiutare chi ha bisogno. Gli alimenti che verranno raccolti sono destinati ad enti che assistono i bisognosi. Non andranno all’estero perche’ anche nel nostro Paese esiste il problema della povertà alimentare. Gli enti caritativi, a Mazara ce ne sono dieci convenzionati, si occupano di assistenza domiciliare a famiglie povere o ad anziani, sono comunità di accoglienza per ragazze madri, bambini, comunità di recupero per tossicodipendenti, comunità alloggio per malati, portatori di handicap, mense per i poveri, centri di accoglienza per extracomunitari, parrocchie, associazioni di volontariato, etc. Per ricevere un aiuto, basta cliccare su http://www.bancoalimentare.it/dovesiamo e conoscere dove sono le nostre sedi locali. E’ sufficiente telefonare o inviare una mail alla sede dell’Ass. Banco alimentare più vicina e richiedere di essere messi in contatto con gli enti caritativi convenzionati più adeguati al bisogno specifico.
Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale e nello specifico mazarese, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. E` un grande spettacolo di carità: l`esperienza del dono eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana.
È lo stesso Papa francesco che ci esorta “a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario. Invito tutti noi a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi la fame la soffre sulla propria pelle”.
Anche Mazara del Vallo partecipera’ e darà il suo contributo , 10 sono i supermercati coinvolti dove troverete i circa 100 volontari che hanno dato la loro disponibilità . Gia’ nel 2013, solo sul nostro territorio mazarese, sono stati raccolti 3794 tonnellate di alimenti in un solo giorno. Speriamo anche quest’anno di fare altrettanto bene e che condividendo il bisogno del cibo ognuno possa imparare l’unico atteggiamento veramente concreto nei confronti degli altri: l’attenzione e l’amore alla persona così com’è.

Fonte: comunicato.


AUMENTANO I PREMI A SINDACI E AMMINISTRAZIONI VARIE. E I TERRITORI?

DI ANNA LISA MINUTILLO
I premi a giunte, amministrazioni e sindaci aumentano intanto che i territori di cui dovrebbero prendersi cura, occupandosene fattivamente (e non solo per dire), sprofondano portandosi con se sogni, sacrifici e segnalazioni dei cittadini, per la maggior parte ignorate e sottovalutate, oltre alle vite di chi non riesce a mettersi in salvo. Il paesucolo della trasparenza e della civiltà tanto millantata ma mai effettuata, beh complimenti, chissà se anche questo, è colpa degli extracomunitari, dato che va così di moda spostare il campo dell’attenzione, piuttosto che assumersi le proprie responsabilità anche e soprattutto per fallimenti e misfatti.

AMBASCIATORI AFRICANI ALLA FARNESINA PLAUDONO A BLUE SEA LAND

Oltre quaranta Ambasciatori dell`Africa accreditati presso la Presidenza della Repubblica Italiana, alla Santa Sede ed alla FAO sono stati invitati dal Ministero degli Affari Esteri presso il Circolo della Farnesina. Ha presieduto l`evento l`Ambasciatore Efisio Luigi Marras, Direttore generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali del MAE.
Nel corso della serata il Presidente del Circolo della Farnesina, l`Ambasciatore Alessandro Vattani, alla presenza del Capo del Cerimoniale della Repubblica, il Ministro Plenipotenziario Riccardo Guariglia, ha mostrato ai Diplomatici dell`Africa la medaglia conferita dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla terza edizione di Blue Sea Land, l`Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, dell`Africa e del Medioriente che si è svolto dal 9 al 12 ottobre a Palermo, Gibellina, Marsala e Mazara del Vallo.
Ringraziando il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed il Ministero dello Sviluppo Economico che hanno patrocinato l`Expo Blue Sea Land, Giovanni Tumbiolo a nome dei Distretti Agroalimentari Siciliani, promotori della manifestazione, ha rivolto un caloroso ringraziamento agli Ambasciatori Africani: “desideriamo condividere -ha detto Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca siciliano- con Voi Signori Ambasciatori e con i Vostri Paesi, veri protagonisti di Blue Sea Land, questo importante riconoscimento ricevuto dal nostro Presidente della Repubblica.
“La terza edizione di Blue Sea Land -ha sottolineato Tumbiolo- è stata patrocinata da Expo Milano 2015 al quale parteciperanno i Distretti Agroalimentari siciliani con le rispettive eccellenze agro-ittico-alimentari. Stiamo lavorando -ha aggiunto- tutti insieme per intensificare ed ampliare, grazie ai Cluster alimentari, i rapporti economici, produttivi e culturali con i Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo e per promuovere ad Expo 2015 la Blue Economy un modello di sviluppo economico e sociale nato e coltivato da anni in Sicilia e protagonista di Blue Sea Land”. 

Fonte: Comunicato Ufficio Comunicazione del Distretto Produttivo della Pesca

Un'Altro Itinerario Arabo-Normanno

E' stata presentata alla stampa oggi pomeriggio alle ore 17,30 al Palazzo Reale di Palermo, l`iniziativa “In cammino con la Storia. Un altro itinerario arabo-normanno” che vedrà come prima tappa nella giornata di domani la Città di Mazara del Vallo. Alla conferenza stampa partecipa su delega del Sindaco Nicola Cristaldi, l`Assessore comunale alle Politiche Comunitarie Vito Ballatore.

EVENTI DI DOMANI: La chiesa di San Nicolò Regale, domani 26 novembre dalle 9 alle 13, sarà aperta al pubblico ed alle visite didattiche per le scuole.

Alle ore 17 al teatro Garibaldi si terrà la Conferenza sulla presenza arabo-normanna in Sicilia. Previsti gli interventi del Sindaco di Mazara del Vallo on. Nicola Cristaldi, del Direttore generale della Fondazione Federico II di Palermo, on. Francesco Forgione, del Prof. Tonino Cusumano dell`Istituto Euro-Arabo, degli storici prof. Danilo Di Maria e prof. Giovanni Travagliato.

(Fonte comunicato stampa)

RICORSO AL CGA CONTRO IL PREMIO DI MAGGIORANZA ATTRIBUITO ALLA COALIZIONE CRISTALDI


Otto candidati non eletti al consiglio comunale di Mazara del Vallo, dopo aver perso il ricorso al Tar Sicilia, ci riprovano rivolgendosi al CGA. Il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa sarebbe stato presentato secondo la tesi che le liste collegate al sindaco eletto Nicola Cristaldi non hanno raggiunto, al primo turno, il 40% dei consensi, fermandosi al 23% e quindi non sarebbe spettato il premio di maggioranza ma si sarebbe dovuto procedere all’assegnazione dei seggi in maniera proporzionale. Il ricorso è stato presentato da otto candidati non eletti: l'ex presidente del consiglio comunale Pietro Marino (Insieme si può), Michele Reina (Mazara nel Cuore), Valentina Grillo (Socialisti per Mazara), Domenico Luppino (Voci Democratiche), Patrizia Roselli (M5S), Antonio Colicchia (La Svolta), Maria Quinci (Libera Intesa) e Antonino Sciacca (Riformisti Udc). A rappresentare i ricorrenti sono gli avvocati Carlo Comandè e Serena Caradonna. Se il CGA accogliesse il ricorso, ci sarebbe uno stravolgimento in consiglio comunale perché la maggioranza che attualmente è costituita da 18 consiglieri, passerebbe ad 8 consiglieri mentre l’opposizione che attualmente è costituita da 12 consiglieri ne otterrebbe ben 22. Il Tar Sicilia, lo scorso 23 ottobre aveva rigettato il ricorso introduttivo e dichiarato improcedibile il ricorso incidentale. Inoltre aveva condannato i ricorrenti principali al pagamento delle spese processuali in favore di tutte le parti costituite, che liquidava in complessivi € 3000,00, pro quota, oltre accessori così come per legge. Al ricorso al Tar Sicilia si erano costituiti nel procedimento amministrativo i Consiglieri Comunali Viviana Impeduglia, Tonia Pernice, Nicola Norrito, Giuseppe Tumbiolo, Sara Provenzano, Luigi Firenze, Vito Foderà, Giorgio Randazzo, Emanuela Alagna, Stefania Marascia, Vito Gancitano, Pietro Ingargiola e gli assessori Silvano Bonanno e Vito Vassallo che si erano avvalsi degli avvocati Pietro Enzo Gancitano, Andrea Favata, Walter Marino ed Angelo Pizzitola.

Fonte: Tele 8

E' la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, eventi e dibattiti. Il 25 novembre la data scelta dall'Onu per sensibilizzare sul fenomeno

Città unite per la lotta alla violenza contro le donne: dopo Delhi, Kigali e il Cairo, adesso c'e' anche New York. Un memorandum d'intesa è oggi alla firma tra il municipio della Grande Mela e Un Women, l'agenzia delle Nazioni Unite in prima linea degli "Orange Days", i 16 giorni di attivismo capillare per porre fine alla violenza di genere che dal 25 novembre, "International Day of Violence Against Women", porteranno al 10 dicembre, la Giornata dei Diritti Umani. L'annuncio e' arrivato all'accensione del Palazzo di Vetro in arancione, per la prima volta all'unisono con l'Empire State Building, presente Ban Soon-taek, la moglie del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, e poi il numero due di Ban, Jan Eliasson, e Gianluca Pastore, direttore delle comunicazioni del gruppo Benetton.
"L'Empire arancione e' un faro per il mondo", ha detto la direttrice esecutiva di Un Women, la sudafricana Phumzile Mlambo-Nguka, nel corso della cerimonia in cui e' stato mostrato il video creato da Erik Ravelo per Fabrica e United Colors of Benetton della ragazza "lapidata" di petali di fiori: un messaggio shock e allo stesso poetico del messaggio dell'Onu che le violenze di genere devono cessare, subito, e che gli uomini devono essere coinvolti nella campagna al pari delle donne. E' stata anche l'occasione per una riflessione sul ruolo delle partnership tra pubblico e privato, un futuro su cui l'Onu di Ban Ki-moon e' fortemente impegnato anche in vista dell'adozione degli obiettivi di sviluppo post 2015: "I privati, al pari dei governi e delle organizzazioni internazionali possono avere un ruolo chiave nelle campagne dell'Onu", ha osservato Pastore ricordando il Dna di Benetton, con le sue campagne ancorate sui temi del sociale. Illuminare New York è illuminare un po' anche il resto del mondo perché la violenza contro le donne è una piaga trasversale che supera censo e istruzione, confini geografici e livelli di sviluppo. Quest'anno la campagna di Un Women si intitola "Orange Your 'Hood", illumina il tuo quartiere, e prevede una mobilitazione capillare con iniziative da Mexico City al Kosovo, dalla Cambogia alla Striscia di Gaza.
La testimonial stavolta è Teri Hatcher, "casalinga disperata", dopo Emma Watson (la Hermione di Harry Potter) per la campagna "He for She", che coinvolge e responsabilizza gli uomini nelle tematiche della parità di genere. L'attrice americana e' stata scelta perché ha subito una violenza sessuale "e ha avuto il coraggio di parlarne", ha spiegato la Mlambo-Nguka. Il suo caso, e quello di tante donne che "hanno deciso di non non accettare più lo stato di vittima ma sono diventate sopravvissute" aiuteranno a cambiare il modo di pensare che "nel dubbio è più facile credere a un uomo che a una donna", ha detto la direttrice di Un Women: "E questo è un altro modo di fare, oggi, subito, la differenza".

VIOLENZA SULLE DONNE: ECCO LE CIFRE

Violenza donne: al via Orange Days con donna "lapidata" - Una donna vestita di arancio in mezzo a un cerchio: attorno, sei maschi di tutte le razze. Un avvoltoio solca il cielo e loro, uno dopo l'altro, alzano la mano per lapidarla ma le pietre si trasformano in una pioggia di fiori. E' la campagna creata da United Colors of Benetton a sostegno di Un Women in occasione del 25 novembre, la Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Arancio è il colore simbolo scelto dall'Onu per un futuro senza violenza. Con la sua "donna lapidata di fiori" Erik Ravelo, il direttore creativo di Fabrica (il centro di comunicazione del gruppo di Treviso) ha scelto di ribaltare il cliché del 'neanche con un fiore', così come l'anno scorso, sempre per il 25 novembre, aveva ribaltato i ruoli della Pietà di Michelangelo: "Un atto di violenza diventa un atto d'amore, celebrazione della donna come centro dell'universo", ha detto all'ANSA l'artista cubano: "In questo mi sono ispirato ai grandi del Rinascimento, ho pensato a Leonardo". La campagna punta sui maschi, perché il problema è lì e le statistiche sono agghiaccianti. Una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare "Picchiate in casa, molestate in strada, vittime di bullismo sul web. Questa pandemia di violenza può essere fermata ma non possiamo farlo da soli. Ci servono alleati per creare consapevolezza e a promuovere una cultura di 'tolleranza zero'. Benetton e' uno di questi partner", ha detto la direttrice di UN Women Phumzile Mlambo-Ngcuka. La campagna é la seconda di United Colors per l'Onu negli ultimi mesi dopo quella offerta a Unhcr per combattere l'apolidia. "Abbiamo sempre avuto una particolare attenzione per una comunicazione socialmente responsabile", ha detto Ravelo. Il 25 novembre segna l'inizio degli Orange Days (che si concludono il 10 dicembre 2014 nella Giornata Onu per i Diritti Umani): stavolta il tema è "Orange Your 'Hood", colora di arancio il tuo quartiere, per una sensibilizzazione capillare e globale che parte da New York dove al tramonto oggi New York Empire State Building e Palazzo di Vetro si illuminano all'unisono di arancio: due fari dell'impegno di società civile e Onu per una campagna in cui il segretario generale Ban Ki moon, che oggi ha azionato il pulsante di illuminazione dell'Empire, crede a fondo. Per United Colors lo sforzo non si ferma qui: al video di Ravelo girato in Argentina a 4.700 metri di altezza, la Fondazione UNHATE, cuore dell'impegno sociale di Benetton Group, ha affiancato la propria piattaforma digitale unhatenews.com (risultato di una collaborazione con il Dipartimento per l'Informazione, DPI, delle Nazioni Unite) ai contributi di giovani di tutto il mondo under 30, che potranno proporre notizie che vorrebbero diventassero realtà sui temi al centro della agenda di sviluppo Onu post 2015. Tra le 100 news più cliccate, dieci saranno scelte da UNHATE Foundation e trasformate in progetti da realizzare concretamente nel 2015. 
Il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni. Rispetto alle 157 del 2012, le donne ammazzate sono aumentate del 14%. A rilevarlo è l'Eures nel secondo rapporto sul femminicidio in Italia, che elenca le statistiche degli omicidi volontari in cui le vittime sono donne.
Aumentano quelli in ambito familiare, +16,2%, passando da 105 a 122, così come pure nei contesti di prossimità, rapporti di vicinato, amicizia o lavoro, da 14 a 22. Rientrano nel computo anche le donne uccise dalla criminalità, 28 lo scorso anno: in particolare si tratta di omicidi a seguito di rapina, dei quali sono vittima soprattutto donne anziane.
Anche nel 2013, in 7 casi su 10 (68,2%, pari a 122 in valori assoluti) i femminicidi si sono consumati all'interno del contesto familiare o affettivo, in linea con il dato relativo al periodo 2000-2013 (70,5%). Con questi numeri, il 2013 ha la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia, pari al 35,7% dei morti ammazzati (179 sui 502), "consolidando - sottolinea il dossier - un processo di femminilizzazione nella vittimologia dell'omicidio particolarmente accelerato negli ultimi 25 anni, considerando che le donne rappresentavano nel 1990 appena l'11,1% delle vittime totali". 
Per 10 anni quasi la metà dei femminicidi è avvenuto al Nord, dal 2013 c'è invece stata un'inversione di tendenza sotto il profilo territoriale, divenendo il Sud l'area a più alto rischio con 75 vittime ed una crescita del 27,1% sull'anno precedente, anche a causa del decremento registrato nelle regioni del Nord (-21% e 60 vittime). Lo indica il rapporto Eures sul femminicidio in Italia, dal quale risulta anche un raddoppio delle vittime al Centro Italia, dalle 22 nel 2012 a 44.
Il Lazio e la Campania con 20 donne uccise presentano nel 2013 il più alto numero di femminicidi tra le regioni italiane, seguite da Lombardia (19) e Puglia (15). Ma è l'Umbria - come riporta il dossier - a registrare l'indice più alto (12,9 femminicidi per milione di donne residenti). Nella graduatoria provinciale ai primi posti Roma (con 11 femminicidi nel 2013), Torino (9 vittime) e Bari (8). Il femminicidio nelle regioni del Nord si configura essenzialmente come fenomeno familiare, con 46 vittime su 60, pari al 76,7% del totale; mentre sono il 68,2% dei casi al Centro e il 61,3% al Sud (con 46 donne uccise in famiglia sulle 75 vittime censite nell'area). Qui al contrario è più alta l'incidenza delle donne uccise all'interno di rapporti di lavoro o di vicinato (14,7% a fronte del 5% al Nord) e dalla criminalità (18,7% contro l'11,4% del Centro e l'11,7% del Nord).
Ottantuno donne, il 66,4% delle vittime dei femminicidi in ambito familiare, hanno trovato la morte per mano del coniuge, del partner o dell'ex partner; la maggior parte per mano del marito o convivente (55, pari al 45,1%), cui seguono gli ex coniugi/ex partner (18 vittime, pari al 14,8%) ed i partner non conviventi (8 vittime, pari al 6,6%).
I dati relativi al 2013 - come rileva la ricerca Eures sui femminicidi in Italia - sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli complessivamente censiti a partire dall'anno 2000. Lo scorso anno si è avuto, "anche per effetto del perdurare della crisi", un forte aumento dei matricidi, spesso compiuti per ragioni di denaro o per una esasperazione dei rapporti derivanti da convivenze imposte dalla necessità: sono infatti 23 le madri uccise nell'ultimo anno, pari al 18,9% dei femminicidi familiari, a fronte del 15,2% rilevato nel 2012 e del 12,7% censito nell'intero periodo 2000-2013 (215 matricidi). Ad uccidere sono nel 91,7% dei casi i figli maschi e nell'8,3% le figlie femmine.
Il 2013 rileva una significativa crescita dell'età media delle vittime di femminicidio, passata da 50 anni nel 2012 a 53,4 (da 46,5 a 51,5 anni nei soli femminicidi familiari).
Diminuiscono le vittime con meno di 35 anni (da 48 a 37), e aumentano quelle nelle fasce 45-54 anni (+72,2% passando da 18 a 31) e 55-64 anni (+73,3%, da 15 a 26) e, in quella 35-44 anni (+26,1%, passando da 23 a 29 vittime) e tra le over 64 (da 51 a 56, pari a +9,8%).
A "mani nude", per le percosse, strangolamento o soffocamento: così nel 2013 è morta ammazzata una donna su tre. A rilevarlo è il rapporto Eures che mette in relazione tale modalità di esecuzione ad un "più alto grado di violenza e rancore".
Se le armi da fuoco si confermano come strumento principale nei casi di femminicidio (45,1% dei casi, seguite, con il 25,1%, dalle armi da taglio), la gerarchia degli strumenti si va modificando: le "mani nude" sono il mezzo più ricorrente, 51 vittime, pari al 28,5% dei casi; in particolare le percosse hanno riguardato il 5,6% dei casi, lo strangolamento il 10,6% e il soffocamento per il 12,3%. Di poco inferiore la percentuale dei femminicidi con armi da fuoco (49, pari al 27,4% del totale) e con armi da taglio (45 vittime, pari al 25,1%).
Collegato alla modalità di esecuzione è il movente. Quello 'passionale o del possesso' continua ad essere il più frequente (504 casi tra il 2000 e il 2013, il 31,7% del totale): "Generalmente - dice il dossier - è la reazione dell'uomo alla decisione della donna di interrompere/chiudere un legame, più o meno formalizzato, o comunque di non volerlo ricostruire". Il secondo gruppo riguarda la sfera del "conflitto quotidiano", della litigiosità anche banale, della gestione della casa, ed è alla base del 20,8% dei femminicidi familiari censiti (331 in valori assoluti). A questi possono essere aggiunti gli omicidi scaturiti da questioni di interesse o denaro, 19 nel 2013, il 16%, e si tratta prevalentemente di matricidi.
"COLPEVOLI DI DECIDERE" - Oltre 330 donne sono state uccise, dal 2000 a oggi, per aver lasciato il proprio compagno. Quasi la metà nei primi 90 giorni dalla separazione. Il rapporto Eures, diffuso oggi, li definisce i 'femminicidi del possesso', e conseguono generalmente alla decisione della vittima di uscire da una relazione di coppia; a tale dinamica sono da attribuire con certezza almeno 213 femminicidi tra le coppie separate, e 121 casi in quelle ancora unite dove la separazione si manifesta come intenzione.
Il 45,9% avvengono nei primi tre mesi dalla rottura (il 21,6% nel primo mese e il 24,3% tra il primo e il terzo mese). Ma il "tarlo dell'abbandono", segnala il dossier, ha una forte capacità di persistenza e di riattivazione nei casi di un nuovo partner della ex, della separazione legale, o dell'affidamento dei figli. Tanto che il 3,2% dei femminicidi nelle coppie separate avviene dopo 5 anni dalla separazione.
Il femminicidio è spesso un'escalation di violenze e/o vessazioni di carattere fisico. I dati disponibili indicano un'elevata frequenza di maltrattamenti pregressi a danno delle vittime, censiti nel 33,3% dei femminicidi di coppia nel 2013 (27 in valori assoluti) e nel 22,5% tra il 2000-2013 (193 in valori assoluti). Eures sottolinea "l'inefficacia/inadeguatezza della risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle donne vittime di violenza all'interno della coppia, visto che nel 2013 ben il 51,9% delle future vittime di omicidio (17 in valori assoluti) aveva segnalato/denunciato alle Istituzioni le violenze subite".

FONTE: ANSA


Neonata in cassonetto a Palermo, trovata la madre

Aveva il cordone ombelicale attaccato ed era viva. Trovata tra i rifiuti e portata in ospedale, non ce l'ha fatta

Avvolta in un lenzuolino intriso di sangue. Un borsone rosso per culla. Di lei, due ore di vita e nemmeno la forza di piangere, si è accorto un uomo, uno dei tanti che, in tempo di crisi, rovistano tra l'immondizia. Nel cassonetto ha visto le gambine agitarsi e, terrorizzato, ha chiamato aiuto. Tutto è stato inutile: il soccorso dei passanti, la rianimazione in ambulanza, la corsa all'ospedale Civico di Palermo. La piccola è morta per un'emorragia poco dopo il ricovero. In serata le ricerche della madre si sono concluse. 

La donna, P.V., una trentenne di Palermo con tre figli, di 2, 6 e 8 anni, residente a Gemona, in Friuli, si è presentata al pronto soccorso dell'ospedale Cervello per un'emorragia. Era accompagnata dal cognato che fa il vigile del fuoco. Ora è nel reparto di Ginecologia, piantonata in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Agli inquirenti avrebbe detto di essere stata presa dal panico perché il cuore della bimba non batteva e di averla gettata via. Il marito, che sarebbe un militare dell'esercito, dovrebbe arrivare domani. La bimba era nuda. Il cordone ombelicale ancora attaccato, causa, probabilmente, della copiosa emorragia e del decesso. Nel borsone c'erano un tappetino zuppo di sangue, giaciglio improvvisato usato durante il parto, un paio di forbici, una scarpa da uomo e la placenta. Indizi che tutto sarebbe accaduto in fretta. E che in fretta la piccola sarebbe stata infilata nella borsa e buttata tra l'immondizia. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle undici.

La piccola sarebbe stata partorita all'alba. Il cassonetto "scelto" dalla donna è in via Di Giorgi, una strada alle spalle della circonvallazione di Palermo: palazzoni anonimi tirati su negli anni della speculazione edilizia. E' lì che la bimba è stata scoperta da Rosario Campo, 55 anni, un clochard che "pesca" tra l'immondizia con bastone con l'uncino. L'uomo vive nella zona di via Perpignano e da anni ormai per sfamarsi cerca tra i rifiuti. Non ha mai avuto un vero lavoro. "Ho scostato il lenzuolo e ho visto la piccola. Era bionda. Non credevo ai miei occhi - dice - Avrei voluto dare l'allarme, ma non avevo il cellulare e così ho fermato due donne e ho raccontato quello che c'era dentro". Quando Campo ha chiesto aiuto sono accorsi in tanti.

Da una pizzeria poco distante sono stati chiamati i carabinieri e il 118. La bimba era ricoperta di sangue e cianotica. In ambulanza i medici l'hanno intubata. Al magistrato di turno, il pm Nino Di Matteo, hanno detto che era ancora viva, respirava. E' in ospedale che il cuore si è fermato. Di certo è che la neonata è venuta al mondo al termine di una gravidanza regolare. Era sana e robusta. Accanto al cassonetto, qualcuno ha posato una rosa bianca per ricordare la breve vita della bimba gettata tra i rifiuti.

Fonte: ansa.

CAMPOBELLO DI MAZARA: SI E` INSEDIATA LA GIUNTA GUIDATA DAL SINDACO CASTIGLIONE

Si è insediata stamattina, alle 13 circa, nel Palazzo municipale, la nuova Giunta che amministrerà il Comune di Campobello di Mazara guidato per i prossimi 5 anni dal sindaco Giuseppe Castiglione. Dinanzi al segretario generale dell’ente, dott.ssa Sonia Acquado, hanno prestato giuramento i neo-assessori Antonio Parrinello, Giuseppe Barone, Antonella Moceri e Pietro Pisciotta. Nei prossimi giorni il primo cittadino assegnerà le deleghe assessoriali.

Fonte: Comunicato stampa

Mazara, venerdì 28 Novembre convegno con la dott.ssa Roberta Bruzzone. “La Violenza Sessuale: gestione Psicologica e Sanitaria delle Vittime”

Mazara - Nella settimana in cui ricade la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (25 Novembre), la Città di Mazara del Vallo, in collaborazione con ETA Formazione, organizza per venerdì 28 Novembre dalle ore 08,30 presso l’Aula Consiliare il corso formativo: “La Violenza Sessuale: gestione Psicologica e Sanitaria delle Vittime”.
“Un corso di formazione che tratta una tematica delicata e che purtroppo quotidianamente leggiamo nelle pagine di cronaca – dichiara l’Assessore Adele Spagnolo. Grazie al supporto dell’intera Amministrazione e dell’ETA formazione siamo riusciti ad organizzare un corso che non solo darà opportunità formative agli operatori del settore, ma soprattutto ci consentirà di trattare una tematica molto delicata con una delle massime figure nazionali sull’argomento, la dott.ssa Roberta Bruzzone”.
Nel corso della giornata relazioneranno: la dott.ssa Agata Misuraca, la dott.ssa Francesca Mannone, la dott.ssa Maria Adelaide Lombardo, l’avv. Gianfranco Zarzana, il dott. Gaetano Pastro, il dott. Mario Pastro e la dott.ssa Roberta Bruzzone che è anche direttore scientifico del convegno.
L’evento dà luogo all’attribuzione di 18 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie.
Per info è possibile contattare la Segreteria organizzativa : Formazione ETA s.r.l. al mobile 335-1359786 o tramite indirizzo mail: etaformazione@gmail.com

[fonte comunicato]

Mazara. Run for Women. Successo per la corsa contro la violenza sulle donne

Mazara. Buona partecipazione di sportivi e semplici cittadini ieri mattina alla corsa ‘Run for Women’, organizzata dall’Associazione Demetra con il patrocinio della Città di Mazara del Vallo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 Novembre.
Circa un centinaio le persone che hanno voluto prendere parte alla piccola maratona che si è svolta in un circuito cittadino di 4 chilometri nel centro Città.
Una manifestazione che ha avuto l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno della violenza sulle donne e che è servita anche per raccogliere fondi per lo sportello ‘Antiviolenza Donna’ gestito dall’Associazione Demetra. Agata Vaccaro, Alba Di Giorgi, Ivana Calamia, Rossella Alfieri, Emanuela Indomito ed Annamaria Fontana, tutte operatrici volontarie dello Sportello Antiviolenza, hanno ringraziato i partecipanti ed hanno sottolineato l’importanza di eventi come quello di ieri per tenere alta l’attenzione su una problematica che non è solo una triste pagina di cronaca quotidiana.
“Correndo insieme abbiamo dimostrato che la solidarietà fa la differenza ed è l'arma più potente. Con ‘Run for Women’ abbiamo detto NO alla violenza di genere.

[font comunicato stampa]

Castelvetrano. Francesco Fiordaliso eletto “Presidente dell’associazione Antimafie e Antiracket – Paolo Borsellino - onlus”

Il Sindaco Errante si congratula con il professor Fiordaliso per il nuovo incarico
Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, appresa la notizia dell’elezione a “Presidente dell’associazione Antimafie e Antiracket – Paolo Borsellino - onlus” del preside Francesco Fiordaliso ha voluto congratularsi con lui:
“Voglio rivolgere all’amico Fiordaliso le più sentite congratulazioni per la nomina quale presidente dell’associazione antiracket Borsellino- ha detto il primo cittadino- è l’ennesimo riconoscimento alla levatura morale dell’uomo che nel corso della sua vita e della sua attività professionale ha sempre operato al servizio della legalità, dimostrando grande amore per i giovani per i quali è diventato un prezioso punto di riferimento, nella crescita e nella formazione di un’adeguata coscienza critica. Auspico che in futuro possa presto iniziare una collaborazione anche con l’Amministrazione per iniziative a sostegno della legalità”.

comunicato stampa

Il giro di squillo, ora trema la «Trapani bene»

Trapani - La Trapani bene adesso trema. Dopo la retata antiprostituzione, che ha smascherato un giro di ragazze sudamericane e trans, in città e in provincia prosegue l’attività degli agenti della sezione di polizia giudiziaria del Corpo forestale, che dopo aver ascoltato squillo e transessuali ora puntano l’attenzione 
sui loro clienti. Facoltosi professionisti: avvocati ed imprenditori disposti a pagare fino a 500 e 600 euro per consumare un rapporto con una bella cubana di 23 anni.
Alcuni clienti sono già stati interrogati. Hanno risposto con imbarazzo – molti sono sposati – alle domande degli investigatori, che stanno mettendo a posto tutti i tasselli del giro di prostituzione che oltre al capoluogo ha coinvolto anche Marsala, Alcamo e Castellammare del Golfo. I clienti non rischiano niente sotto il profilo penale. Le prostitute sono tutte maggiorenni. Ma l’imbarazzo di varcare gli uffici della Forestale è forte. Soprattutto se devono parlare di rapporti intrattenuti con trans, quelli più richiesti come è emerso dall’indagine coordinata dal sostituto procuratore Andrea Tarondo.
Il business era da capogiro. Gli sfruttatori che secondo l’accusa avevano messo su un vasto giro di prostituzione a Trapani e in provincia in un mese riuscivano a guadagnare dai sette agli ottomila euro. A fare i conti in tasca al gruppo smantellato - agli arresti sono finiti quattro donne (in carcere) e tre uomini (ai domiciliari) - sono gli agenti del Corpo forestale coordinati dalla Procura di Trapani.
[fonte: GdS - Luigi Todaro]


                     
                    ANA MARIA VALDEZ           BERMUDEZ GIUSEPPE PIACENTINO

                          
       GIUSEPPA VALENTI                   GIOVAMBATTISTA SANSICA

                       
        DIANA PILLINA                            GAETANO LAMPASONA

ROSA DI TANTO


Dall'interazione fra proteine nuove scoperte sul cancro

La mappatura sistematica delle interazioni fra le proteine, che formano il cosiddetto interattoma, permette di identificare geni e varianti geniche legate allo sviluppo e alla progressione del cancro. L'analisi di 14.000 di queste interazioni ha già portato all'individuazione di 60 geni potenzialmente oncogeni
Sessanta nuovi geni potenzialmente coinvolti nello sviluppo e nella progressione dei tumori sono stati individuati da un gruppo di ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute e della Harvard Medical School grazie all'adozione di una nuova metodologia. Frederick P. Roth e colleghi – che firmano un articolo sulla rivista “Cell” - hanno messo a punto la più ampia mappa finora realizzata di una parte del cosiddetto "interattoma” umano, per poi analizzarlo e trarre le loro conclusioni. L'interattoma è l'insieme delle interazioni molecolari che avvengono in un organismo vivente, e in particolare di quelle che coinvolgono le proteine e ne determinano il ruolo nel metabolismo e nei cammini biologici.
Lo sviluppo delle tecniche di analisi genetica sta portando a una descrizione sempre più accurata di tutte le variazioni dei geni che hanno una rilevanza per lo sviluppo di malattie. Da solo, tuttavia, il sequenziamento del genoma, lascia irrisolte domande fondamentali sul rapporto fra la particolare variante di un gene (genotipo) che ha una persona e le caratteristiche osservabili (per esempio lo sviluppo di una certa patologia) che manifesta.
Così, molto spesso – e soprattutto nel caso dei geni associati allo sviluppo di un cancro - non è affatto chiaro come una variante o una mutazione casuale in un gene alteri la funzione della proteina prodotta da quel gene, anche se è chiaro che essa interagisce in modo anomalo con altre proteine.
Roth paragona la posizione di un medico in questa situazione a quella di un meccanico: "Come possiamo chiedere a qualcuno di riparare una macchina con un elenco incompleto delle sue parti e senza un'indicazione di come si adattano le une alle altre?"
Per questo Rolland e colleghi hanno deciso di non concentrarsi su proteine già note per il loro legame a qualche malattia o comunque interessanti per qualche altro motivo, ma di intraprendere un'analisi sistematica di tutte le interazioni fra proteine. Nell'articolo ora pubblicato riportano i primi risultati di questo enorme programma, relativi all'analisi dettagliata di 14.000 interazioni binarie fra proteine.
Il risultato più significativo della ricerca, spiega Roth, è stata la scoperta che “le proteine associate a una stessa malattia hanno una più elevata propensione a connettersi e interagire fra loro, e quindi è possibile utilizzare questa rete di interazioni come strumento di previsione per trovare nuove proteine tumorali, e i geni che le codificano".

Fonte Le Scienze

M5S Mazara. Propone la modifica del regolamento cimiteriale e propone la valorizzazione dell'artiginato e delle manovalanze mazaresi


La Grutta Nicola Consigliere Comunale M5S Mazara

MAZARA DEL VALLO - Nella giornata di ieri, giovedì 20 novembre, il portavoce al Consiglio comunale del Movimento 5 stelle Nicolò La Grutta, ha depositato una proposta di modifica al Regolamento cimiteriale, su proposta di diversi operatori mazaresi del settore marmifero e fornitori di materiale lapideo che hanno manifestato la volontà di migliorare il Regolamento Cimiteriale vigente al fine di venire incontro alle molteplici lamentele che i cittadini hanno loro rivolto per via del fatto che, a causa del nostro clima e delle caratteristiche precipue del bronzo, le lettere e i vari inserti in bronzo (es. portafoto, vasi, cornici) sulle lapidi allocate anche di recente nel cimitero, in linea con le disposizioni del Regolamento vigente, si sono deteriorate e ossidate.
Il malcontento di molti, nasce anche e soprattutto dal fatto, che gli operatori del settore sono obbligati dallo stesso Regolamento, ad usare solo il bronzo, materiale che comporta una spesa maggiore per le tasche dei cittadini. Pertanto, per non alterare l'armonia dei colori già esistente nella zona del cimitero di nuova costruzione, per i nuovi reparti da ultimare, gli stessi operatori suggeriscono di utilizzare previa modifica del Regolamento per le lapidi di nuova collocazion:



"1. marmo denominato "Daino fiocco di neve", di colore simile al Travertino ma di consistenza più compatta;
2. vasi e accessori di porcellana color bronzo;
3. lettere e immagini scolpite nello stesso marmo. "

Dalla dichiarazione fornita da numerosi marmisti mazaresi si evince che i costi, rispetto agli attuali, sarebbero di gran lunga minori (quasi il 30% in meno) e la qualità, di contro, sarebbe maggiore in quanto i materiali suggeriti risultano altrettanto gradevoli e di certo meno soggetti a deterioramento.

"Troppo spesso norme e regolamenti vari vengono "calati dall'alto" non tenendo conto del punto di vista di chi poi concretamente deve rispettare (e subisce) le regole imposte. In questo caso sia gli operatori locali del settore marmifero, sia gli utenti in quest'ultimo periodo hanno riscontrato non poche difficoltà dovute alle disposizioni regolamentari stabilite rispetto all'uso obbligatorio per le lapidi di determinati materiali che sono risultati non soddisfacenti per molteplici ragioni. Gli stessi operatori di settore, così come si evince da una nota allegata alla proposta di deliberazione, hanno cercato e proposto una soluzione che non solo fa risparmiare i cittadini, ma, nello stesso tempo, valorizza il lavoro delle maestranze locali e assicura una lunga e duratura conservazione delle opere realizzate.
Si è realizzato un tipico esempio di cittadinanza attiva che decide collaborando e confrontandosi sulla ricerca delle soluzioni migliori da mettere in campo".

L'augurio è che questo esempio di partecipazioneattiva, questa collaborazione fra cittadini venga valorizzata ed apprezzata da tutto il Consiglio comunale. Infatti, l'auspicio è che la proposta venga al più presto calendarizzata e votata favorevolmente da tutti i Consiglieri comunali per venire incontro sia alle esigenze delle maestranze locali, sia dei cittadini tutti.

Ecco il testo della proposta:

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: "Modifica alRegolamento cimiteriale attualmente in vigore (deliberazione di Consiglio comunale n. 132 del 30.11.2009 ss.mm.ii.)"

Deliberazione di iniziativa del Consiglio comunale
PREMESSO
• Che diversi operatori mazaresi del settore marmifero e fornitori di materiale lapideo hanno manifestato la volontà di migliorare il Regolamento Cimiteriale vigente al fine di venire incontro alle molteplici lamentele che i cittadini hanno loro rivolto per via del fatto che, a causa del nostro clima e delle caratteristiche precipue del bronzo, le lettere e i vari inserti in bronzo (es. portafoto, vasi, cornici) sulle lapidi allocate anche di recente nel cimitero, in linea con le disposizioni del Regolamento vigente, si sono deteriorate e ossidate;
CONSIDERATO
• Che per non alterare l'armonia dei colori già esistente nella zona del cimitero di nuova costruzione, per i nuovi reparti da ultimare, gli stessi operatori suggeriscono di modificare il regolamento cimiteriale vigente al fine di rendere possibile per le lapidi di nuova collocazione l'utilizzo di:
1. marmo denominato "Daino fiocco di neve", di colore simile al Travertino ma di consistenza più compatta;
2. vasi e accessori di porcellana color bronzo;
3. lettere e immagini scolpite nello stesso marmo.
CONSIDERATA
• La dichiarazione in allegato fornita da numerosi marmisti mazaresi da cui si evince che i costi, rispetto agli attuali, sarebbero di gran lunga minori (quasi il 30% in meno) e la qualità, di contro, sarebbe maggiore in quanto i materiali suggeriti risultano altrettanto gradevoli e di certo meno soggetti a deterioramento;
CONSIDERATO
• che l'utilizzo del pantografo per le incisioni e i bassorilievi darebbe più lustro alle abilità degli artigiani e, dunque, alle maestranze locali;

RILEVATO
• quanto disposto dal Capitolo V dell'art. 24 del Regolamento cimiteriale vigente, che obbliga e costringe unicamente all'utilizzo del bronzo e del marmo travertino;
RITENUTO
• che è opportuno venire incontro sia alle esigenze dei clienti dei marmisti, che troppo spesso hanno esposto le loro rimostranze a causa del deterioramento e dell'ossidazione dei materiali bronzei utilizzati per le iscrizioni, per i vasi e per le decorazioni delle lapidi;
• di voler considerare l'opportunità di offrire ai cittadini la possibilità di usufruire di materiali più versatili ed idonei ad essere artigianalmente lavorati dalle maestranze locali, in maniera da poter rendere l'offerta migliore e con costi persino più accessibili;

Per quanto sopra si propone
La modifica dell'art. 24 del vigente Regolamento cimiteriale così come segue:

"Articolo 24
ESAME E CARATTERISTICHE DELLE EPIGRAFI
E LAPIDI DI COPERTURA

Sulle sepolture il Concessionario è tenuto ad iscrivere il nome, il cognome e la data di morte della persona a cui la salma, o i resti mortali, si riferiscono.
I nomi dovranno essere scritti nella forma risultante dagli atti di stato civile.
Per le nuove concessioni, a decorrere dall'efficacia del presente Regolamento, è fatto obbligo a tutti i concessionari provvedere, a proprie spese, al collocamento delle lapidi di copertura in marmo "Daino fiocco di neve", con apposite epigrafi ed eventualmente anche immagini scolpite sullo stesso con carattere classico e sobrio le cui dimensioni non dovranno superare:

• Cognome e nome caratteri cm 5 di altezza;
• Caratteri alfanumerici cm 3 di altezza;
• Croci di dimensioni non superiori a cm 4 – 4,5 x cm 12 – 12,5;
• Cornice foto ovale o rettangolare cm 11 x cm 15;
• Effigi sacre scolpite nel marmo con diametro non superiore a cm 12,5;
• Accessori e portafiori in porcellana color bronzo le cui dimensioni dovranno essere non superiori a cm 13 x cm 20 – portacandele cm 8 x cm 20;
• L'iscrizione scolpita, in aggiunta alle generalità del deceduto, di frasi commemorative o di cordoglio dovrà essere al massimo di cm 15 x cm 20.

Il Servizio Cimiteriale vigilerà sul contenuto delle epigrafi ed avrà facoltà di emendare, sentiti gli interessati, quelle espressioni suscettibili di offesa alla comune sensibilità; in difetto di accordo, procederà all'emanazione del provvedimento di divieto o, in presenza di iscrizione abusivamente eseguita, all'applicazione della rimozione.

E' fatto obbligo, tra l'altro, a tutte le Agenzie funebri e a tutti gli operatori marmisti del territorio assicurare l'osservanza del presente Regolamento."

Giro di squillo a Trapani, Pantelleria e Favignana: sette arresti

Trapani -Scoperto a Trapani un giro di prostituzione. Sette gli arrestati: quattro donne, una delle quali viene indicata come l'organizzatrice, e tre uomini che avrebbero avuto compiti di sostegno e per questo sono stati assegnati agli arresti domiciliari.
L'operazione, ordinata dal gip Antonio Cavasino, è stata organizzata dalla sezione di polizia giudiziaria del corpo forestale. L'indagine, in corso da tempo, è stata coordinata dal pm Andrea Tarondo. A capo della rete sarebbe stata Anna Maria Bermudez Valdes, conosciuta come la "cubana" per le origini sudamericane. Della rete facevano parte Rosa Di Tanto, Diana Pollina, Giuseppa Valenti. Sono state tutte arrestate con i loro compagni che invece sono ai domiciliari: Giovan Battista Sansica, Gaetano Lampasona, e Giuseppe Piacentino.
L'inchiesta si è avvalsa di una serie di intercettazioni dalle quali emerge il profilo di un'organizzazione che reclutava e sfruttava ragazze non solo a Trapani ma anche nelle isole di Pantelleria e di Favignana. Nel giro di prostituzione sarebbero state coinvolte anche figlie e familiari di alcuni degli arrestati.
[fonte: GdS]

STRAGE DI USTICA: IL SEGRETO DI ITALIA, ISRAELE, FRANCIA & UNITED STATES OF AMERICA



Gianni Lannes -

A volte le parole documentate sono assicurazioni sulla vita, soprattutto quando un ricercatore non ha alcun desiderio di suicidarsi, ma non teme di morire. Insomma, il sapere va condiviso. L’informazione indipendente è il sale della democrazia. Ho trovato finalmente l’editore: il libro USTICA: LE DUE STRAGI (ben al sicuro: non si sa mai!) sarà pubblicato nella primavera del 2015. Mistero risolto. Se qualcuno parla ancora di Libia, Gheddafi, Mig 23 e di sbriciolamento del Dc 9 Itavia a 25 mila piedi, sappiate che mente, oppure, in buona fede ripete la versione ufficiale inventata dal Sismi di Santovito.



Repetita iuvant. Un atto di terrorismo internazionale posto in essere dal governo di Israele, o meglio, all’epoca dal premier Menachem Begin, ha annientato 81 vite (inclusi due neonati) ed in seguito, oltre una ventina di testimoni scomodi. L’ordine fu impartito dal primo ministro Begin, per arrestare la cooperazione nucleare di Francia e Italia verso l’Iraq. In realtà, era previsto l’abbattimento di un velivolo francese, ma il governo Cossiga sacrificò un aereo civile italiano, per coprire il volo decollato da Marsiglia in rotta verso Bagdad, con un carico di uranio arricchito.






Anche la casta politica italiana in prima battuta è responsabile della strage di 81 persone a bordo del Dc 9 Itavia, soprattutto per aver depistato la vicenda e negato la verità nota sin dal primo istante. Ma anche per aver usato il DC9 Itavia, facendo credere ai sionisti che si trattasse dell’aereo francese che trasferiva in Iraq l’uranio arricchito al 93 per cento. La partita è a tre: Israele, Francia e Italia, mentre Washington ha sempre coperto Tel Aviv.
La magistratura – compreso il giudice istruttore Rosario Priore – s’è guardata bene dal toccare i politicanti al vertice per conto terzi del Belpaese, accontentandosi di sfiorare il potere militare, uscito comunque indenne. Quando Romano Prodi (che studia per fare l’inquilino del Quirinale e non ha mai vuotato il sacco sulla prigionia di Aldo Moro, ben nota all’entourage democristiano) ha opposto il segreto di Stato relativo alla strage di Ustica e ad Israele, il giudice Priore non ha fiatato, o meglio non si è rivolto alla Corte costituzionale. Perché, di grazia?



Di peggio: il governo Cossiga si profila dietro alla strage di Bologna, realizzata – sotto regia del servizio segreto militare tricolore – per oscurare sul piano mediatico e sociale, l’eccidio di Ustica.





A parte gli attentati in Francia e in Italia nel 1979, per mano del Mossad (responsabile della strage in Italia di Argo 16, come ha accertato il giudice Mastelloni), e poco prima del 27 giugno 1980 e le intimidazioni, a livello ufficiale c’è anche una lettera di mister Shamir al signor Colombo del governo italiano che invita le autorità del nostro Paese ad arrestare immediatamente la fornitura di tecnologia e materiale nucleare all’Iraq. Palazzo Chigi, o meglio Cossiga, non ci sentiva. Tanto da scatenare la reazione militare di Israele che aveva nel mirino anche la Francia. Basta dare un’occhiata alle relazioni parlamentari delle legislature X e XI sul caso Bnl. Dentro c’è anche l’Agip Nucleare oltre alla Snia Techint, all’Ansaldo Nucleare, all’Enea (già Cnen).

anno dopo, l’eccidio sul Tirreno, esattamente il 7 giugno 1981 l’aviazione israeliana bombarda - con un’operazione militare impensabile, proprio come quella realizzata ad Ustica con velivoli confusi per quelli a stelle e strisce – il centro nucleare Osirak, allestito grazie alla coooperazione tecnologica nucleare di Parigi e Roma. Il velivolo di linea italiano non è esploso in volo, bensì ammarato. I soccorsi sono stati ritardati perché non dovevano esserci sopravvissuti.

Scavando viene fuori che nell’imminenza della tragedia (estate 1980) a ridosso dell’area di affondamento nel Tirreno dell’aereo Itavia, una società che operava per conto dell’Eni, scandaglia i fondali a tremila metri di profondità. Ecco la sorpresa: a capo della Mediterranean Survey Services spa, infatti, figurava il banchiere Francesco Pacini Battaglia: il secondo consigliere di amministrazione era l’ammiraglio Giovanni Torrisi (iscritto alla P2), già capo di Stato maggiore della Difesa. Dopo la tragedia, la MSS dragò per mesi, indisturbata, gli abissi di Ustica, mentre il Governo italidiota e la Marina tricolore sostenevano che non era possibile alcun recupero del relitto a quella profondità. La ditta di Pacini Battaglia e Torrisi – costituita a Roma il 17 luglio 1980, dinanzi al notaio Luigi Napoleone – aveva sede in via Fauro numero 62. Per la cronaca, proprio dove il 14 maggio 1993 esplose un’autobomba. Uno dei soci della MSS era un certo Mario Stevenin, azionista di società gestite da Mario Collodel, specializzate nella vendita e nel traffico di armi, come l’Efim, di proprietà dello Stato italiano.



Secondo Jane’s Defense Weekly Israele è l’unica potenza nucleare in Medio Oriente che possiede da 100 a 300 testate e relativi vettori (missili balistici e da crociera e cacciabombardieri). Secondo stime Sipri, Israele ha prodotto quasi mille chilogrammi di plutonio, e continua a produrne tanto da fabbricare ogni anno 10-15 bombe nucleari. Produce anche trizio, gas radioattivo con cui si assemblano testate neutroniche, che provocano minore contaminazione radioattiva, ma più elevata letalità umana.




Fonte: http://www.informarexresistere.fr

Cervello plastico fino a 80 anni, grazie alla materia bianca

Nei test di apprendimento visivo, i soggetti anziani non si comportano peggio dei più giovani: lo dimostra un nuovo studio sperimentale, che evidenzia anche che mentre nei giovani la plasticità riguarda la materia grigia, costituita da neuroni, nei più anziani riguarda la materia bianca, formata dagli assoni deputati alla trasmissione dei segnali nervosi(red)La plasticità del cervello non si perde con l'età: semplicemente si sposta in aree cerebrali differenti. Le scansioni di imaging cerebrale condotte in un nuovo studio apparso sulla rivista “Nature Communications” a prima firma di Yuko Yotsumoto dell'Università di Tokyo mostrano infatti che l'apprendimento stimolato da una serie di test visivi nei soggetti giovani è associato a cambiamenti nella materia grigia, costituita da neuroni, mentre nei soggetti più anziani a cambiamenti nella sostanza bianca, costituita da assoni, i lunghi prolungamenti dei neuroni che trasportano il segnali nervosi.
Lo studio ha coinvolto 18 soggetti tra 65 e 80 anni e 21 di età compresa tra 19 e 32 anni. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a test di percezione visiva astratta per una settimana. Uno schermo mostrava uno schema di linee di sfondo orientate in una particolare direzione; talvolta, una piccola porzione dello schermo mostrava linee che puntavano in una direzione differente rispetto allo sfondo: ai soggetti era richiesto di premere un pulsante quando vedevano apparire le linee in direzione diversa. 

Anche nella terza età il cervello conserva una notevole capacità di apprendimento (© Anna Peisl/Corbis)

All'inizio e alla fine della settimana di test, i volontari sono stati sottoposti a scansioni di risonanza magnetica cerebrale, al fine di evidenziare la plasticità della materia grigia, in particolare della corteccia, e di imaging con tensore di diffusione, in grado di mostrare eventuali variazioni nella materia bianca.

Al di là della variabilità individuale nelle prestazioni del test, i dati hanno mostrato che, in media, i soggetti più anziani facevano gli stessi progressi dei giovani nella capacità di discriminare schemi di linee differenti.

L'analisi delle immagini ha mostrato che i cambiamenti nella corteccia erano più significativi nei soggetti giovani che in quelli anziani, mentre nel caso della materia bianca, le proporzioni erano invertite: i cambiamenti più rilevanti erano nel cervello degli anziani.

Un'analisi più approfondita ha rivelato anche una peculiare correlazione tra i cambiamenti della materia bianca e i risultati dell'apprendimento nei soggetti più anziani. Nel sottogruppo dei volontari che avevano ottenuto miglioramenti superiori al 20 per cento nella capacità di discriminare gli schemi di linee, i cambiamenti nella materia bianca erano proporzionali al miglioramento. Nel caso invece dei soggetti con miglioramenti inferiori al 20 per cento, i cambiamenti della materia bianca erano inversamente proporzionali al miglioramento. 

Le ragioni di queste due correlazioni di segno opposto non è chiara, anche se, secondo i ricercatori, l'ipotesi più probabile è che sia in qualche modo coinvolta una variazione nell'efficienza della trasmissione dei segnali nervosi.

“I risultati mostrano che il grado di plasticità della corteccia diminuisce con l'avanzare dell'età”, ha spiegato Takeo Watanabe, coautore dello studio. “Tuttavia, si preserva in una certa misura la capacità di apprendimento, almeno per quanto riguarda i testi visivi, con dei cambiamenti nella struttura della materia bianca”.
Fonte La Scienza.it

MAZARA, MERCOLEDI 19 NOVEMBRE LA PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO SU ROSARIO LIVATINO

"Nell`ambito del progetto "I giusti di Sicilia per i talenti e le delizie siciliane", il Circolo di cultura cinematografica "Mediterranei" (aderente all`Associazione Nazionale Circoli Cinematografi Italiani) e il Centro socio-educativo "I giusti di Sicilia" del Seminario vescovile di Mazara del Vallo, organizzano la Rassegna cinematografica "I giusti ed i talenti di Sicilia" che si terrà a Mazara del Vallo dal 19 novembre p.v. al 31 gennaio 2015.
Il primo appuntamento, mercoledì 19 novembre, alle ore 21, presso la Multisala Teatro Rivoli (via Nicolò Tortorici, 6-10 - Mazara del Vallo), prevede la proiezione del film-documentario “Luce verticale. Rosario Livatino. Il martirio” del regista Salvatore Presti, che sarà presente alla manifestazione. Un`altra proiezione (con ingresso gratuito), alle ore 16.30, è dedicata agli studenti ed ai giovani. Il film di Salvatore Presti - per 10 anni regista presso RAI Educational - racconta l`ultimo giorno della vita terrena di Rosario Livatino, giovane giudice siciliano, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, mentre percorreva a bordo della sua fiesta bordeaux, la strada statale 640 che da Canicattì lo portava al Tribunale di Agrigento. Scavando nell`esistenza "normale" di Rosario Livatino vi si scorge la sua profonda fede e il suo impegno quotidiano per la giustizia. Non un "eroe" quindi, ma un uomo credibile, coerente che resta un esempio ancora attuale per i giovani e per chi esercita la funzione giudiziaria con generosità a servizio dello Stato e di tutti i cittadini".

Don Francesco Fiorino

MAZARA, OGGI LA GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE, SCREENING GRATUITO PER LA POPOLAZIONE

Anche quest’anno si sta svolgendo a Mazara del Vallo, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Diabete, la campagna territoriale per la prevenzione e la diffusione delle informazioni sul diabete, curata da medici e infermieri dell’Ambulatorio Diabetologico del distretto socio-sanitario di Mazara del Vallo - ASP di Trapani e dai volontari dell’ADIM – Associazione Diabetici Mazara.
Tale iniziativa, si sta effettuando nelle giornate di sabato 15 (ore 16-18) e domenica 16 novembre (ore 9-13) p.v., consiste in un presidio diabetologico allestito, per l’occasione, presso la Sala Ottagonale della Cattedrale di Mazara del Vallo, in via S. Giuseppe (di fronte al cinema Grillo).
I cittadini potranno ricevere materiale informativo per la cura e la prevenzione della malattia diabetica, consulenza medica qualificata e potranno effettuare:
• determinazione della glicemia
• misurazione della pressione arteriosa
• Calcolo del BMI
• Consulenza medica preventiva
• Consulenza dietologica preventiva
• Calcolo del rischio di malattia diabetica
• Sportello ADIM di ascolto e di orientamento
• Promozione delle attività e proselitismo dell’ADIM
Vera e propria epidemia a livello globale, il Diabete nei prossimi anni è destinato a crescere in modo esponenziale soprattutto fra la popolazione con oltre 40 anni. In Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da diabete e almeno altrettante ne soffrono o stanno per soffrirne senza saperlo.
L’informazione e la sensibilizzazione costituiscono l’impegno dell’ASP di Trapani e dell’ADIM – Associazione Diabetici di Mazara del Vallo.
Con semplici ed economici mezzi è possibile diagnosticare la presenza o il rischio di diabete e con pochi cambiamenti dello stile di vita, senza farmaci, è possibile prevenirlo o curarlo, almeno nella forma a maggiore prevalenza.
I cittadini sono invitati a sottoporsi allo screening gratuito o a chiedere informazioni presso il presidio temporaneo di via S. Giuseppe nei giorni dedicati alla prevenzione del Diabete.
Alle ore 16,00 del 16-10-2014 - Convegno su “Diabete mellito e nuove modalità di monitoraggio glicemico”.
Relazioneranno:
Dr. Vittoriano Di Simone - Direttore del Distretto Socio-Sanitario di Mazara del Vallo
Sg. Luigi di Somma - Presidente ADIM
Dr. Giordano Giuseppe - Dirigente Medico Resp. Ambulatorio di diabetologia del distretto
Dr. Quinci Maria - Pediatra.
Info: adim.mazara@gmail.com
www.adim.altervista.org

Maltempo Italia: nuove forti piogge tra lunedì e martedì

La tregua domenicale viene subito interrotta dal passaggio di una nuova perturbazione nord Atlantica che tra lunedì e martedì porta con sè un altro carico di precipitazioni anche 'importanti'. Questo nonostante il fronte sia meno intenso. Segue lo stesso percorso del precedente per cui Nord e Tirreniche sono le zone ancora una volta più esposte.
Lunedì piogge anche intense sono previste interessare ancora una volta il Nord e l'alta Toscana. Altri 50-100mm di pioggia si sommano dunque alle precedenti precipitazioni; anche se punte localmente superiori sono possibili su Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli e prealpi in genere. Questo è un ulteriore problema per fiumi e laghi che a fatica cercano si smaltire gli effetti delle recenti alluvioni. Nuovi apporti di neve sono previsti sulle Alpi a partire dai 1000-1300m. Sulle Alpi centrali gli accumuli possono raggiungere un metro sopra i 2000m.
E'maltempo anche sulle Tirreniche. Con il movimento della perturbazione verso sud un fronte di temporali si rinvigorisce la sera sulle regioni centrali. In particolare temporali anche intensi, accompagnati da raffiche di vento e grandine, coinvolgono soprattutto Toscana, Lazio, Umbria poi anche la Campania. Il peggioramento, meno consistente entro martedì mattina raggiunge anche il resto del Sud, in particolare Ovest Calabria e Nord Sicilia mentre altrove il brutto tempo allenta la presa. Un evidente miglioramento solo da mercoledì.
Fonte 3bmeteo