VENTUN ANNI FA L`ASSASSINIO DI PADRE PUGLISI

Me l`aspettavo". Furono queste le ultime parole di Don Pino Puglisi, il "prete buono di Brancaccio" ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, il giorno del suo 56° compleanno. I sicari lo aspettarono davanti al portone della sua casa, al numero 5 di piazzale Anita Garibaldi, nel quartiere di Brancaccio. Un solo colpo alla nuca per chiudere la bocca per sempre a quel prete che, dopo essere stato per dieci anni parroco di Godrano (piccolo paese del palermitano), nel 1990 era tornato a Palermo, nel suo quartiere d`origine, e aveva cominciato a svolgere il suo lavoro senza tenere conto delle regole di Cosa Nostra. A raccontare gli ultimi istanti della vita di Padre Puglisi è stato proprio il suo assassino, Salvatore Grigoli, oggi collaboratore di giustizia.

Oggi ricorre l`anniversario della morte di padre Puglisi, proclamato Beato, e in cattedrale è pellegrinaggio di fedeli per rendergli omaggio, attraverso l`iniziativa del Centro Padre Nostro e della parrocchia San Gaetano "Un fiore per padre Puglisi". E proprio oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi inaugurerà l`anno scolastico proprio nel quartiere di Brancaccio, nella scuola di padre Pino."per me il 15 settembre significa padre Puglisi - dice Renzi - cioé dedicare lo sforzo educativo a un gigante del nostro tempo".

"Palermo vive il ricordo dell`uccisione di don Pino Puglisi come richiamo ai valori di rispetto della persona umana, di quella legalità dei diritti che si fonda a Brancaccio sulla costruzione di una scuola per i ragazzi e di una chiesa per i fedeli - dice il sindaco Leoluca Orlando - Oggi all`impegno religioso e civile del Beato Pino Puglisi si deve la costruzione realizzata e la realtà viva di una scuola comunale che porta il suo nome e una chiesa con un centro che sorgerà significativamente su un terreno confiscato alla mafia e assegnato dal Comune alla Parrocchia. Resta ancora tanto da fare, ma il martirio del Beato Puglisi ha prodotto il frutto di una presa di consapevolezza dei diritti di cittadinanza, che costituisce ostacolo e contrasto a logiche mafiose".
Secondo Orlando "Brancaccio, nonostante tutto e nonostante tanti, è un riferimento per l`intera città e per la comunità nazionale; perché ricorda a tutti che cambiare èe possibile".

Quella sera d`estate di 21 anni fa, Padre Puglisi non fu colto di sorpresa. Quello che probabilmente invece non si sarebbe immaginato è che quasi venti anni dopo, il 25 maggio 2013, una folla di fedeli avrebbe assistito al Foro Italico Umbero I di Palermo alla sua beatificazione. La sua morte era stata d`esempio, ma non nel modo sperato da Cosa Nostra. nel frattemo su padre Pino sono stati scritti libri, sono stati girati due film e Mario Luzi ha scritto un testo teatrale messo in scena dal Teatro Biondo.

Le inchieste giudiziarie hanno fatto luce sia sui mandanti che sugli esecutori del suo omicidio. Ad ordinarne la morte furono i capimafia di Brancaccio, Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati a Milano il 26 gennaio 1994. Giuseppe Graviano venne condannato all`ergastolo il 5 ottobre 1999. Il fratello Filippo, dopo l`assoluzione in primo grado, venne condannato alla stessa pena al termine del processo di appello, il 19 febbraio 2001.

Salvatore Grigoli, colui che materialmente sparò il colpo di pistola che uccise Padre Puglisi, venne arrestato a Palermo il 19 giugno 1997. Poco dopo l`arresto, Grigoli cominciò a collaborare con la giustizia confessando 46 omicidi tra cui quello del parroco. Del commando fecero parte anche Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, condannati all`ergastolo dalla Corte d`Assise di Palermo.

(Fonte: Repubblica)

MAZARA DEL VALLO, PAOLO AYED, ITALO-TUNISINO. LA PRIMA GUIDA TURISTICA UFFICIALE DELLA CITTÀ

In tutta la provincia di Trapani hano vinto il concorso per l'iscrizione all'Albo regionale delle Guide Turistiche autorizzate solo in 8. A Mazara del Vallo il concorso è stato superato solamente dal dott. Paolo Ayed.
(n.d.r.).

(11 Settembre 2014) “Esprimo le mie più sincere congratulazioni a Paolo Ayed, la prima guida turistica ufficiale di Mazara del Vallo. Paolo non solo incarna lo spirito della nostra Città, ma rappresenta anche uno stimolo per quanti decidono di intraprendere un’attività lavorativa e mettono alla base la passione e l’amore per quello che fanno”.
Lo ha dichiarato il Sindaco della Città, on Nicola Cristaldi nel corso dell’incontro con il dott. Paolo Ayed, prima guida turistica ufficiale della Città di Mazara del Vallo, iscritto all’Albo Regionale delle Guide Turistiche della Regione Sicilia dal Giugno del 2014, lingua straniera francese, sebbene parli e comprenda anche inglese e spagnolo.
Paolo Ayed, di padre tunisino e madre campana, ha da sempre vissuto a Mazara del Vallo dove si è formato scolasticamente. Appassionato di Storia e Letteratura, ha conseguito la Laurea in Storia e Geografia presso l’Università degli Studi di Palermo.
Da anni accompagna turisti per le vie cittadine.
“E’ per me motivo di orgoglio – ha dichiarato Paolo Ayed – essere stato il primo mazarese ad ottenere il patentino di guida turistica per la Sicilia. La nostra è una terra magnifica, ricca di storia e cultura e mi auguro che molti altri vogliano intraprendere questa professione, che consente di incontrare persone provenienti da ogni parte del mondo”.

(Fonte comunicato Comune di Mazara)

MAZARA DEL VALLO. IL MOVI INTERVIENE SULL'IMPOSTA UNICA COMUNALE


IN RELAZIONE ALLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO SULL'IMPOSTA UNICA COMUNALE OCCORRE FAR RILEVARE CHE LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, PER LORO NATURA E MISSION, NON SONO PROPRIO IN CONDIZIONE DI PAGARE TASSE, IMPOSTE E TARIFFE VARIE. A NOSTRO MODESTO PARERE OCCORREREBBE UN PO' PIU' DI ATTENZIONE A TALE QUESTIONE IN QUANTO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SI TROVERANNO NEL PROSSIMO FUTURO A SCEGLIERE TRA L'EROGAZIONE DEI SERVIZI VOLONTARI ALLA COMUNITA' LOCALE ED IL PAGAMENTO DELLA CATASTA DI TASSE E BALZELLI CHE SI STANNO RIVERSANDO NEL TEMPO ANCHE SULLE REALTA' DEL TERZO SETTORE IN GENERE. INDUBBIAMENTE A QUALCUNO POTREBBE SEMBRARE ANCHE ESAGERATO, MA A CHI VIVE NEL MONDO DEL VOLONTARIATO E SPENDE IL PROPRIO TEMPO LIBERE PER GLI ALTRI NON SEMBRA AFFATTO PEREGRINA LA PROPOSTA DI UN ABBATTIMENTO TOTALE DELL'IMPOSTA UNICA COMUNALE. DEL RESTO SIA LA LEGGE 266/91 SULLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO CHE LA LEGGE 383/2000 SULLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE CONTENGONO E CONTEMPLANO TALE EVENIENZA E POSSIBILITA'. ADDIRITTURA LA LEGGE SUL VOLONTARIATO ESONERA QUASI DEL TUTTO LE ODV DA IMPOSTE E CONCESSIONI GOVERNATIVE.
ERNESTO CERTA
PRESIDENTE DEL MOVI FEDERAZIONE PROVINCIALE DI TRAPANI