Museo sotto le stelle 2015



Mazara del Vallo, Museo Diocesano. Da sabato 8 agosto ritorna l’atteso appuntamento ormai annuale con “Museo sotto le stelle”, le “notti bianche” estive del Museo Diocesano.
In quest’occasione, si spalancano le porte delle sale espositive per accogliere i numerosi visitatori: amanti dell’arte, turisti, appassionati, studenti, o semplicemente cittadini curiosi di affacciarsi alla soglia di uno scrigno di preziosi tesori. I percorsi sono resi più suggestivi dalle luci notturne, che creano un approccio luministico ed emotivo diverso e coinvolgente alle opere d’arte in mostra.
In particolare, quest’anno la manifestazione estiva è dedicata alla presentazione del nuovo allestimento della Sala Montaperto.
Il Monumento del sec. XV, commissionato dal vescovo umanista Giovanni Montaperto e capolavoro di Domenico Gagini, è composto dall’arca del vescovo e da un gruppo di preziose statue di delicata fattura. Collocate in una sala interamente dedicata, godono adesso di una nuova quinta cromatica, che fa risaltare il bianco del marmo e le variazioni chiaroscurali evocate dal contrasto tra luci ed ombre.

"Il Monumento Montaperto è un vero e proprio fiore all’occhiello del nostro patrimonio di arte sacra - dichiara Francesca Paola Massara, direttore del Museo –. Considerato una delle più significative espressioni del Rinascimento siciliano, mostra nelle movenze dei personaggi e nei delicati volti femminili una grazia ed una sensibilità alla luce che può rivaleggiare con le più celebrate Madonne toscane coeve. La realizzazione di un nuovo, più adeguato contesto espositivo ne fa risaltare i profili e le aggraziate silhouettes, consentendone sicuramente una migliore lettura e un rinnovato godimento dello sguardo".
Dalle ore 21.30 alle 24.00 sarà offerta la possibilità di visite gratuite, guidate dal qualificato staff del Museo; non mancherà, come di consueto, il generoso supporto dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Il Direttore
Prof. Francesca Paola Massara

Il 112 numero unico per le emergenze: addio 113, 115 e 118



La decisione contenuta all'interno della riforma della Pubblica amministrazione. Il numero unico entrarà in vigore solo quando il Governo predisporrà il decreto specifico

ROMA - Con un emendamento presentato durante la discussione al Senato dellariforma della Pubblica amministrazionesi prevede "l’istituzione del numero unico europeo 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative da realizzare in ambito regionale".

ADDIO AI "VECCHI" NUMERI -Scompariranno gli attuali 113, 115 e 118 ed in caso di emergenza i cittadini dovranno chiamare unicamente il 112. La misura entrerà in vigore solo quando il Governo predisporrà il decreto specifico, che porterà anche alla creazione di centrali operative regionali.

Fonte Todat.it

Approvata la riforma della Pubblica Amministrazione



Via libera definitivo al ddl di riforma della Pubblica Amministrazione. L`Aula del Senato ha infatti approvato la delega sulla P.A, con 145 voti a favore. I contrari sono invece stati 97 e nessun astenuto.

A favore della delega hanno votato Ap e Pd. Si sono detti contrari al ddl M5s, Fi, Ln, Cri, Sel, Gal ed Ala. La riforma della P.A. diventa così legge, le prossime tappe sono, dopo la firma del Capo dello Stato, la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma soprattutto si apre la fase di attuazione. Essendo una legge delega la messa a punto dei decreti legislativi rappresenta un capitolo cardine. Ci sono oltre 15 deleghe a cui seguiranno altrettanti, e forse più, provvedimenti: si va dalla razionalizzazione delle partecipate pubbliche al riordino della dirigenza, dalla digitalizzazione dei servizi al processo contabile, dal taglio delle prefetture a quello delle camere di commercio. Ma ci sono delle misure che si possono definire auto-applicative, come la definizione di un meccanismo per il silenzio assenso tra amministrazioni con tempi certi, per cui dopo 30 giorni, massimo 90, in caso di mancata risposta, si intende ottenuto il via libera. Risultano di immediata attuazione anche i limiti all`autotutela, per cui si mettono dei paletti ai poteri dello Stato di intervenire a sua difesa. Tuttavia anche per le deleghe il Governo ha fatto subito sapere di voler procedere in tempi brevi. E se la pubblicazione in Gazzetta avverrà presto, si punta a presentare il primo pacchetto di decreti attuativi già al primo Cdm dopo la pausa estiva.

La riforma della Pubblica Amministrazione è stata «salvata» dalle opposizioni che hanno garantito il numero legale al Senato, che era di 150 voti. I sì infatti sono stati 145 e sono stati i 97 «no» a consentire che il provvedimento venisse approvato. Se i contrari non avessero votato, infatti, la riforma oggi non sarebbe passata.

Ecco i principali capitoli della riforma della P.A, dopo il via libera definitivo al Senato.

- STRETTA SU DIRIGENZA. Anche i capi diventano licenziabili se valutati negativamente. Ma pur di non essere mandati potranno optare per il dimensionamento. Gli incarichi non saranno più a vita (4+2 anni) e scatta la revoca in caso di condanna della Corte dei Conti. A proposito è stato aggiunto un intero articolo dedicato al processo contabile.

- TUTTI I DIRIGENTI IN UN UNICO BACINO. E` previsto un solo ruolo (seppure diviso su tre livelli: statale, regionale, locale) senza più distinzione tra prima e seconda fascia. Si va verso una quota unica (intorno al 10%) per l`accesso di esterni. La figura del segretario comunale è superata.

- CONCORSI, SUPERATO VOTO MINIMO LAUREA. Non ci sarà più una soglia sotto la quale si è fuori dalle selezioni pubbliche. L`obiettivo è dare più importanza alla valutazione in sede di concorso. Nelle prove non mancherà mai un test sull`inglese.

- LICENZIAMENTI FACILI. Quando scatta un`azione disciplinare non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, la pratica dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba sull`articolo 18, la reintegra resterebbe.

- SU ASSENZE CON POTERI A INPS. Niente più finti malati. Per centrare l`obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse passano dalle Asl all`Inps. Vengono poi posti dei paletti per il precariato. C`è anche un passaggio per favorire la staffetta generazionale, ma a costo zero. Nasce la Consulta per l`integrazione dei lavoratori disabili.

- MAGLIE PIU` LARGHE PER PENSIONATI P.A. Il tetto di un anno vale solo per i ruoli direttivi. Le altre cariche sono comunque consentite, ma resta il vincolo della gratuità.

- SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per l`assorbimento della Forestale in un`altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri), così da portare i corpi da 5 a 4. Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze.

- SCURE SU PARTECIPATE. Verranno ridotte e si prevede un numero massimo di `rossi` dopo cui c`è la liquidazione, possibile anche il al commissariamento. Si prevede il dimezzamento delle camere di commercio.

- SFORBICIATA SU PREFETTURE. Si va verso un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell`Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. si tratta di interventi di Spending Review che si ritrovano anche nella riduzione alla spesa per intercettazioni.

- PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE. Un `taglia burocrazia`, al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale. Scatta la possibilità di attribuire poteri sostitutivi al premier.

- SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI. In caso di contese tra amministrazioni centrali su nulla osta e altri concerti sarà il premier a decidere, dopo un passaggio in Cdm. E` fissato anche un tetto per ottenere il sì: massimo 30 giorni, che diventano 90 in materia di ambiente, cultura e sanità. Sulla stessa linea le misure per sbloccare la conferenza dei servizi.

- GHIGLIOTTINA SUI DECRETI. Una forbice che mira a sbrogliare la matassa di rinvii a provvedimenti attuativi. Tutto passa per una delega al Governo, chiamato a fare una cernita sugli ultimi tre anni (esclusi i dlgs).

- POTERI A PALAZZO CHIGI. Verranno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell`unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm. La delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate).

- UNO STATUTO E UN NUOVO CAPO PER P.A. DIGITALE. Arriva la `carta della cittadinanza digitale`, con il Governo delegato a definire il livello minimo di qualità dei servizi online. A guidare la svolta digitale ci penserà un dirigente ad hoc.

- BOLLETTE ELETTRONICHE DA PAGARE CON SMS. I pagamenti verso la P.A, come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente sotto 50euro). Il versamento potrà quindi essere eseguito con un semplice sms.

- FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Si spalancano gli archivi pubblici, ma restano dei limiti.

- NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L`idea è quella di realizzare centrali in ambito regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al servizio interessato.

- UN SOLO LIBRETTO PER AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall`Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un`unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.

(Fonte; Gds)

Immigrazione: superstiti, c'è stato un naufragio con decine di morti. Tragico racconto di alcuni migranti giunti superstiti ad Augusta (Siracusa)

(Foto archivio) © ANSA

24 luglio 2015, 08:46 - Alcune decine di migranti - una quarantina secondo le testimonianze dei superstiti - sarebbero annegati in seguito al naufragio di un gommone avvenuto ieri mattina davanti alle coste libiche. Lo hanno riferito alcuni dei sopravvissuti sbarcati nel pomeriggio ad Augusta dalla nave militare tedesca Holstein che ha soccorso complessivamente 283 profughi.

I superstiti del naufragio, una ottantina in tutto, sono stati raccolti da una nave mercantile prima di essere affidati alla nave militare tedesca Holstein, che ha soccorso diverse imbarcazioni nel canale di Sicilia. Agli operatori dell'organizzazione umanitaria Save the children hanno raccontato che erano circa 120 su un gommone fatiscente partito dalla Libia che a un certo punto avrebbe cominciato a imbarcare acqua. Una quarantina di migranti, tra i quali donne e bambini, sarebbero annegati dopo essere finiti in mare. Le testimonianze dei sopravvissuti vengono ritenute attendibili dall'organizzazione umanitaria. "Abbiamo parlato con diversi di loro - spiega Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the children - e le versioni sono concordi. Ho davanti a me un ragazzo in lacrime perchè ha perduto il fratello. Le vittime sarebbero tutte originarie di paesi dell'area sub sahariana". Tra i 283 migranti sbarcati ad Augusta vi sono profughi provenienti da Somalia, Eritrea, ma anche Benin e Mali. Le operazioni di identificazione sulla banchina sono in corso. Non è stato ancora deciso dove saranno trasferiti.

(Fonte ANSA)

Nasa, scoperto pianeta 'gemello' della Terra. Grazie al telescopio Keplero

Nasa, rappresentazione grafica del pianeta 'gemello' della Terra

24 luglio, 09:13 - Scoperto un pianeta simile alla terra: "è il pianeta 'gemello' piu' vicino alla terra, una sorta di cugino piu' anziano, osservato dal telescopio Keplero". A fare lo storico annuncio,John Grunsfeld della Nasa, in un briefing in corso con altri esperti. La possibile 'nuova Terra' e' stata chiamata "Kepler 452B". "Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra - ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa - ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona 'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora" "Kepler 452B - hanno spiegato ancora gli esperti - ha un'eta' di 6 miliardi di anni e riceve il 10% in piu' di energia dalla sua stella rispetto alla Terra". La sua dimensione e' compatibile con quella della Terra - ossia una volta e mezza il nostro globo - ed il suo sistema solare anche.

Nasa: la 'nuova terra' non è sola, possibili altri 12 pianeti simili
Un'altra dozzina di pianeti simili al 'cugino' più vicino al nostro globo annunciato oggi - il 'Kepler 452 B' - sono stati scoperti dal telescopio Kepler insieme all'analisi dei laboratori a terra della Nasa. "Sono pianeti candidati simili", hanno spiegato gli esperti della Nasa. Dodici - specifica una nota - hanno diametri più grandi di una-due volte la Terra e orbitano attorno alle loro stelle, simili al sole, nella zona abitabile. Nove di questi hanno hanno stelle simili in dimensione e temperatura al nostro sole. L'habitat potrebbe in teoria ospitare acqua e quindi la vita. Un nuovo telescopio che seguirà le orme del lavoro fatto da Kepler - ora in pensione - verrà lanciato nel 2017. Suo scopo sarà cercare "i pianeti più vicini" simili alla terra.

(Fonte ANSA)

Occhio bionico a anziano con maculopatia, prima volta a mondo. Paziente vede dopo anni

Operazione occhi

24 luglio, 09:52 - Per la prima volta al mondo un occhio bionico è stato impiantato su un uomo di 80 anni affetto da Degenerazione maculare senile secca, una patologia degenerativa che colpisce 20-25 milioni di persone a livello mondiale. L' annuncio,oggi a Manchester, e' del chirurgo Paulo Stanga del Manchester Royal Eye Hospital e dall'azienda Second sight medical products. Per la prima volta da anni, il paziente, Ray Flynn, riesce a vedere contorni di persone e oggetti. CR/ L'intervento chirurgico è stato effettuato il 16 giugno e l'impianto di retina artificiale è stato attivato nel paziente per la prima volta il primo luglio.
Secondo gli esperti, grazie alla riabilitazione, la vista del paziente continuerà a migliorare. Ray Flynn, ha spiegato Stanga, chirurgo al Manchester Royal Eye Hospital e professore di Oftalmologia all'Università di Manchester, ''è il primo paziente a ricevere un impianto di occhio bionico nell'ambito della nostra sperimentazione, che ha l'obiettivo di verificare se pazienti ciechi con totale perdita della visione centrale a causa della Degenerazione maculare senile possano trarre benefici da una retina artificiale. Attualmente - precisa l'esperto - le indicazioni per l'uso di protesi retiniche oggi disponibili sono limitate a pazienti affetti da retinite pigmentosa, una malattia rara. Al momento - ha commentato il chirurgo - i primi risultato ottenuti con l'intervento su Ray Flynn rappresentano un totale successo''.

(Fonte ANSA)

Borsellino, Crocetta: sono un combattente, non mi dimetto

"Pd mi sfiduci e sarà complice dei golpisti"


Nel giorno della commemorazione per lamorte di Paolo Borsellino nella strage di Via D'Amelio, Crocetta va all'attacco e dopo le polemiche degli ultimi giorni è deciso a non lasciare la poltrona da governatore della Sicilia, per non darla vinta ai "golpisti", dice. "Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti". Lo dice alll'ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche", spiega Crocetta. "Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della Sicilia".

"Non dimentichiamo mai l'eroismo di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel giorno dell'anniversario della strage di Via d'Amelio.

Non dimentichiamo mai l’eroismo di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina

— Matteo Renzi (@matteorenzi) 19 Luglio 2015

Il figlio Manfredi visita Giardino della memoria - Il figlio di Paolo Borsellino, Manfredi, ha visitato in forma strettamente privata nelle prime ore del mattino il Giardino della Memoria di Ciaculli e ha reso omaggio alle vittime della strage di Palermo del 19 luglio 1992 in cui caddero il padre e cinque agenti della polizia di Stato. Erano presenti il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, e i vertici dell'Unione nazionale cronisti che ha promosso la realizzazione del giardino insieme all'Anm. "Il Giardino della Memoria - ha detto Manfredi Borsellino - è ormai uno dei simboli della legalità e della vera lotta alla mafia dove i cronisti e i magistrati spendono energie sane e saldi valori per allontanare da questa terra il cancro della mafia. Questo luogo è importante perché teatro al pari di via D'Amelio di visite di scolaresche che imparano a non disperdere la memoria". "Ricordo - ha proseguito - che il primo albero piantato in questo Giardino è stato proprio quello dedicato a mio padre e agli agenti trucidati quel terribile giorno. In questo momento vorrei spendere parole di elogio e di apprezzamento per quella gente comune e quei bambini che anche quest'anno, sfidando il caldo e rinunciando ad una domenica al mare, si daranno appuntamento nel luogo della strage e lì dove mio padre è nato, in piazza Magione". L'albero dedicato alle vittime della strage di via D'Amelio è l'unico, nel Giardino di Ciaculli, che reca una frase: "Nell' anniversario dell'eccidio di via D'Amelio, un albero per radicare nei nostri cuori la memoria del sacrificio di tutte le vittime di 'Cosa nostra'".

Ieri il duro intervento di Manfredi Borsellino- "Da oltre un anno mia sorella Lucia era consapevole del clima di ostilità e delle offese subite solo per adempiere il suo dovere, in corsi e ricorsi drammatici che ricordano la storia di mio padre". Così, a sorpresa, Manfredi Borsellino ha parlato della sorella, ex assessore alla Sanità, durante le commemorazioni della strage di via D'Amelio. "Lucia ha portato una croce, e tanti lo possono testimoniare, fino al 30 giugno: voleva una sanità libera in Sicilia" - ha aggiunto Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso, rivolgendosi a Sergio Mattarella durante la cerimonia in ricordo delle vittime della Strage di via D'Amelio, in corso nel palazzo di Giustizia di Palermo. "La lettera di dimissioni con cui mia sorella Lucia ha lasciato l'assessorato - ha aggiunto - ha prodotto il silenzio sordo delle istituzioni, soprattutto regionali. Ma quella lettera dice tutto e andrebbe riletta".

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si è alzato e ha abbracciato Manfredi Borsellino, figlio del magistrato, quando il commissario di polizia, commosso, ha finito il suo discorso a Palazzo di giustizia.

l governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, non partecipa alla cerimonia per l'anniversario della strage di via D'Amelio, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in programma nel pomeriggio al Palazzo di Giustizia. Lo si apprende da fonti della regione. Per la cerimonia odierna, Crocetta ha deciso di delegare il suo vice, Baldo Gucciardi in rappresentanza della Regione, rimanendo chiuso nel suo silenzio dopo le polemiche sulla presunta intercettazione telefonica col suo medico Matteo Tutino, pubblicata da l'Espresso.

"Non ho mai lasciato sola Lucia Borsellino, la sua sofferenza e il suo calvario sono stati anche miei", ha detto all'ANSA il governatore Crocetta, che replica a Manfredi Borsellino.

L'invito a non farsi vedere alle commemorazioni del 23esimoo anniversario dell'assassinio di Paolo Borsellino gli era stato mandato per sms. Poche righe, l'essenziale perché capisse che non era ospite gradito, "firmate" da Rita, la sorella del magistrato ucciso da Cosa nostra. Non si sa se e cosa abbia risposto Rosario Crocetta, governatore siciliano arrivato a un passo dalle dimissioni per la pubblicazione sull'Espresso di una presunta intercettazione choc in cui il suo interlocutore, il medico Matteo Tutino, augurava all'ex assessore Lucia Borsellino di fare "la fine del padre". Di certo, nonostante la smentita dei pm del capoluogo, tornati a ribadire che della conversazione nelle inchieste della Procura non c'è traccia - ma il direttore dell'Espresso ha di nuovo confermato che la telefonata c'è -, si è chiuso in un silenzio che lui stesso definisce "totale".

Se ci sono altri magistrati che sono in possesso dell'intercettazione tra Crocetta e Tutino, la cui esistenza è stata smentita dalla Procura di Palermo, che lo dicano". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano a Palermo per la commemorazione della strage di via D'Amelio. "L'incertezza crea - ha aggiunto - un clima insopportabile".

In preda alle disperazione, dopo le roventi polemiche, politiche e non, scatenate dalla pubblicazione dell'intercettazione, il presidente della Regione si è rifugiato nella sua casa di Castel di Tusa, sul litorale tra Palermo e Messina. Né ha fatto sapere se domani parteciperà alle cerimonie organizzate per ricordare il magistrato ucciso, alle quali saranno presenti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e i ministri Orlando e Alfano. Meno duro di Rita Borsellino il fratello Salvatore che parla il giorno dopo la clamorosa smentita dei magistrati. "Rita gli ha scritto - puntualizza - dopo che si sono diffuse le prime notizie che davano per certa l'intercettazione che riguarda Crocetta. Lo stesso pensavo io. Ora però sospendo il giudizio. Se le intercettazioni fossero in realtà una macchina del fango sarebbe un atto di sciacallaggio, aspetto che lo dica la magistratura. Ma in questo momento di incertezza Crocetta farebbe bene a evitare di presentarsi".

Sicuramente non ci saranno i figli di Borsellino: Manfredi andrà, per dovere d'ufficio, solo alla cerimonia con il questore ma non a quella con le autorità; Lucia e Fiammetta sono invece a Pantelleria, dove ricorderanno il padre in forma privata. Se i politici continuano a discutere della presunta telefonata tra Tutino, ai domiciliari per truffa, e il governatore, la Procura torna a negarne l'esistenza. E lo fa con più forza di ieri. A parlare è ancora una volta il capo dei pm Francesco Lo Voi che, dopo la pubblicazione della notizia, aveva fatto controllare capillarmente tutti gli atti d'indagine. "Ribadisco quanto contenuto nel comunicato stampa di ieri. - dice - L'intercettazione tra il dottor Tutino e il presidente Crocetta, di cui riferisce la stampa, non è agli atti di alcun procedimento di questo ufficio e neanche tra quelle registrate dal Nas". Il che significa che la telefonata choc non solo non è nell'inchiesta sulla truffa per cui il medico si trova ai domiciliari, ma neppure nelle altre indagini che i magistrati stanno conducendo a carico di Tutino e della sua gestione del reparto di chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale Villa Sofia.

L'intervento del procuratore è stato apprezzato dall'ex pm Antonio Ingroia, arrivato a dire che la smentita della Procura per lui è Vangelo. Fermo, invece, il settimanale L'Espresso che, fino ad oggi, ha ribadito l'esistenza della telefonata sostenendo che i giornalisti autori dell'articolo hanno ascoltato l'intercettazione. Il direttore, Luigi Vicinanza, ha scritto sul sito del settimanale che "quella telefonata - orrenda, imbarazzante - esiste. Purtroppo. 'L'Espresso' non ha inventato nulla, non ha aggiunto nulla e non ha nascosto nulla. Ha avuto una notizia, l'ha verificata e l'ha pubblicata". Una presa di posizione che al legale di Crocetta, l'avvocato Vincenzo Lo Re, proprio non va giù. "Stiamo valutando tutte le azioni legali opportune e necessarie a tutelare l'onorabilità del presidente Crocetta e a risarcirlo del danno morale subito", commenta il difensore facendo trapelare l'intenzione di citare per danni il giornale.

Intanto il governo guidata da Rosario Crocetta, che si era autosospeso, resta appeso a un filo. La direzione regionale del Pd ha deciso, per il momento, di fare quadrato attorno al Governatore e di andare avanti. Anche se il segretario Fausto Raciti non nasconde le difficoltà e ammette: "Siamo aperti a tutti gli scenari".

(Fonte ANSA)

The Sun, la regina Elisabetta bambina faceva saluto nazista

Spunta filmato anni '30. "Lo zio Edoardo le insegnava"


Un filmato sgranato in bianco e nero, di pochi secondi. La futura regina Elisabetta nel 1933 è ripresa insieme a sua madre e sua sorella Margaret nella tenuta di Balmoral. Con loro lo zio Edoardo, quello che tre anni dopo salirà al trono per poi abdicare per sposare Wallis Simpson. E tra i giochi e le risate sul prato tutti cominciano ad alzare il braccio destro come nel saluto nazista. Come se Edoardo volesse insegnare come si fa. La clip viene pubblicata dal Sun sul suo sito e presentata come un'esclusiva mondiale, un filmato rimasto nascosto per 80 anni e riemerso oggi per la prima volta. Il giornale precisa che il filmato risale al 1933-34 quando Hitler ha da poco conquistato il potere e che i legami di Edoardo con Hitler e il fascismo sono ben documentati. Il quotidiano aggiunge che esperti hanno definito il nuovo filmato di grande interesse pubblico e che potrebbe gettare nuova luce sull'atteggiamento della famiglia reale nei confronti della Germania negli anni '30.


(Fonte ANSA)

Borsellino, 23 anni fa la strage. Crocetta non va alla manifestazione ricordo

Procura ribadisce, nessuna telefonata


"Da oltre un anno mia sorella Lucia era consapevole del clima di ostilità e delle offese subite solo per adempiere il suo dovere, in corsi e ricorsi drammatici che ricordano la storia di mio padre". Così, a sorpresa, Manfredi Borsellino ha parlato della sorella, ex assessore alla Sanità, durante le commemorazioni della strage di via D'Amelio. "Lucia ha portato una croce, e tanti lo possono testimoniare, fino al 30 giugno: voleva una sanità libera in Sicilia" - ha aggiunto Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso, rivolgendosi a Sergio Mattarella durante la cerimonia in ricordo delle vittime della Strage di via D'Amelio, in corso nel palazzo di Giustizia di Palermo. "La lettera di dimissioni con cui mia sorella Lucia ha lasciato l'assessorato - ha aggiunto - ha prodotto il silenzio sordo delle istituzioni, soprattutto regionali. Ma quella lettera dice tutto e andrebbe riletta".
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si è alzato e ha abbracciato Manfredi Borsellino, figlio del magistrato, quando il commissario di polizia, commosso, ha finito il suo discorso a Palazzo di giustizia.
l governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, non partecipa alla cerimonia per l'anniversario della strage di via D'Amelio, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in programma nel pomeriggio al Palazzo di Giustizia. Lo si apprende da fonti della regione. Per la cerimonia odierna, Crocetta ha deciso di delegare il suo vice, Baldo Gucciardi in rappresentanza della Regione, rimanendo chiuso nel suo silenzio dopo le polemiche sulla presunta intercettazione telefonica col suo medico Matteo Tutino, pubblicata da l'Espresso.
"Non ho mai lasciato sola Lucia Borsellino, la sua sofferenza e il suo calvario sono stati anche miei", ha detto all'ANSA il governatore Crocetta, che replica a Manfredi Borsellino.
L'invito a non farsi vedere alle commemorazioni del 23esimoo anniversario dell'assassinio di Paolo Borsellino gli era stato mandato per sms. Poche righe, l'essenziale perché capisse che non era ospite gradito, "firmate" da Rita, la sorella del magistrato ucciso da Cosa nostra. Non si sa se e cosa abbia risposto Rosario Crocetta, governatore siciliano arrivato a un passo dalle dimissioni per la pubblicazione sull'Espresso di una presunta intercettazione choc in cui il suo interlocutore, il medico Matteo Tutino, augurava all'ex assessore Lucia Borsellino di fare "la fine del padre". Di certo, nonostante la smentita dei pm del capoluogo, tornati a ribadire che della conversazione nelle inchieste della Procura non c'è traccia - ma il direttore dell'Espresso ha di nuovo confermato che la telefonata c'è -, si è chiuso in un silenzio che lui stesso definisce "totale".
Se ci sono altri magistrati che sono in possesso dell'intercettazione tra Crocetta e Tutino, la cui esistenza è stata smentita dalla Procura di Palermo, che lo dicano". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano a Palermo per la commemorazione della strage di via D'Amelio. "L'incertezza crea - ha aggiunto - un clima insopportabile".
In preda alle disperazione, dopo le roventi polemiche, politiche e non, scatenate dalla pubblicazione dell'intercettazione, il presidente della Regione si è rifugiato nella sua casa di Castel di Tusa, sul litorale tra Palermo e Messina. Né ha fatto sapere se domani parteciperà alle cerimonie organizzate per ricordare il magistrato ucciso, alle quali saranno presenti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e i ministri Orlando e Alfano. Meno duro di Rita Borsellino il fratello Salvatore che parla il giorno dopo la clamorosa smentita dei magistrati. "Rita gli ha scritto - puntualizza - dopo che si sono diffuse le prime notizie che davano per certa l'intercettazione che riguarda Crocetta. Lo stesso pensavo io. Ora però sospendo il giudizio. Se le intercettazioni fossero in realtà una macchina del fango sarebbe un atto di sciacallaggio, aspetto che lo dica la magistratura. Ma in questo momento di incertezza Crocetta farebbe bene a evitare di presentarsi".
Sicuramente non ci saranno i figli di Borsellino: Manfredi andrà, per dovere d'ufficio, solo alla cerimonia con il questore ma non a quella con le autorità; Lucia e Fiammetta sono invece a Pantelleria, dove ricorderanno il padre in forma privata. Se i politici continuano a discutere della presunta telefonata tra Tutino, ai domiciliari per truffa, e il governatore, la Procura torna a negarne l'esistenza. E lo fa con più forza di ieri. A parlare è ancora una volta il capo dei pm Francesco Lo Voi che, dopo la pubblicazione della notizia, aveva fatto controllare capillarmente tutti gli atti d'indagine. "Ribadisco quanto contenuto nel comunicato stampa di ieri. - dice - L'intercettazione tra il dottor Tutino e il presidente Crocetta, di cui riferisce la stampa, non è agli atti di alcun procedimento di questo ufficio e neanche tra quelle registrate dal Nas". Il che significa che la telefonata choc non solo non è nell'inchiesta sulla truffa per cui il medico si trova ai domiciliari, ma neppure nelle altre indagini che i magistrati stanno conducendo a carico di Tutino e della sua gestione del reparto di chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale Villa Sofia.
L'intervento del procuratore è stato apprezzato dall'ex pm Antonio Ingroia, arrivato a dire che la smentita della Procura per lui è Vangelo. Fermo, invece, il settimanale L'Espresso che, fino ad oggi, ha ribadito l'esistenza della telefonata sostenendo che i giornalisti autori dell'articolo hanno ascoltato l'intercettazione. Il direttore, Luigi Vicinanza, ha scritto sul sito del settimanale che "quella telefonata - orrenda, imbarazzante - esiste. Purtroppo. 'L'Espresso' non ha inventato nulla, non ha aggiunto nulla e non ha nascosto nulla. Ha avuto una notizia, l'ha verificata e l'ha pubblicata". Una presa di posizione che al legale di Crocetta, l'avvocato Vincenzo Lo Re, proprio non va giù. "Stiamo valutando tutte le azioni legali opportune e necessarie a tutelare l'onorabilità del presidente Crocetta e a risarcirlo del danno morale subito", commenta il difensore facendo trapelare l'intenzione di citare per danni il giornale.
Intanto il governo guidata da Rosario Crocetta, che si era autosospeso, resta appeso a un filo. La direzione regionale del Pd ha deciso, per il momento, di fare quadrato attorno al Governatore e di andare avanti. Anche se il segretario Fausto Raciti non nasconde le difficoltà e ammette: "Siamo aperti a tutti gli scenari".

(Fonte ANSA)

Messaggio del Vescovo alla Comunità Musulmana del territorio di Mazara


A conclusione del Ramadan il Vesvovo di Mazara ha inviato alla Comunità musulmana del territorio il seguente messaggio:

"Nella ricorrenza della festa di Aid Al-Fitr, a conclusione del sacro Ramadan, desidero far giungere ai fedeli musulmani la mia partecipazione alla loro festosa gioia. Il digiuno e la preghiera che hanno accompagnato questi giorni hanno purificato il vostro spirito e vi hanno reso più disponibili all’ascolto di Dio e, rafforzati nella fede, a servire la causa della fraternità e della pace fra i credenti e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Il momento storico che stiamo vivendo – ha scritto il Vescovo – rende più arduo l’impegno di chi crede nel dialogo quale strumento di relazioni costruttive per far convivere popoli, fedi e culture diverse. I fondamentalismi sanguinari e violenti, infatti, offendono Dio clemente e misericordioso e calpestano la dignità dell’uomo. Il male va vinto con il bene; la violenza con la mitezza; il radicalismo con il rispetto e il dialogo. Dio, l’amabile che veglia e che tutto ascolta, vi conceda giorni di pace serena e di prosperità."

Comunicato stampaDiocesi di Mazara del Vallo

Seviziato a Enna da 5 compagni di cella





ENNA, 17 LUG - Torturato per oltre un mese con l'acqua bollente della pasta, che gli gettavano sui piedi; e sulle ustioni spalmavano detersivi, sale, aceto. L'hanno stuprato, spento cicche nell'ano. E' accaduto a un trentenne, in carcere a Enna per il furto di un motorino, seviziato dai cinque compagni di cella. La vittima ha taciuto per paura di ritorsioni verso i suoi familiari. I cinque gli impedivano di uscire dalla cella nel timore che altri notassero le ferite. La procura ha aperto un'inchiesta.

(Fonte ANSA)

Grecia: Tsipras vara rimpasto governo








ATENE, 17 LUG - Il premier greco Alexis Tsipras ha varato il rimpasto di governo annunciato ieri. In tutto nove sostituzioni fra ministri e vice ministri dell'ala radicale di Syriza. Olga Gerovasili ha preso il posto di Gavriil Sakellaridis nell'incarico di portavoce del governo. Ministro della produzione e dell' energia è stato nominato Panagiotis Skourletis al posto di Panagiotis Lafazanis. Viceministro delle Finanze diventa Tryfon Alexiadis, al posto di Nantas Valavani che si era dimessa.

(Fonte ANSA)

Morta Bracciano, 18 anni a ex fidanzato


ROMA, 17 LUG - Diciotto anni di reclusione per omicidio volontario aggravato. E' la condanna inflitta dal gup di Civitavecchia a Marco Di Muro, 21 anni, accusato dell'omicidio della fidanzata 16enne Federica Mangiapelo, trovata morta sulla riva del lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012. La sentenza del gup di Civitavecchia va oltre i 16 anni chiesti da pm. Il giovane avrebbe ucciso la fidanzata al culmine di una lite, forse per gelosia, tenendole la testa sott'acqua.

(Fonte ANSA)

REGIONE SICILIANA, ON. SERGIO TANCREDI, DODICIMILA NUOVI POSTI DI LAVORO. LI GARANTIRA`LA LEGGE REGIONALE SUGLI APPALTI


REGIONE SICILIANA - Dodicimila nuovi posti per l’edilizia entro un anno. Il Cinquestelle Sergio Tancredi prova a tradurre in numeri la legge sugli appalti a sua firma che punta a riaccendere i motori di un settore ormai alla canna del gas. La norma che ha appena lasciato sala d’Ercole con il voto positivo dell’assemblea e gli applausi scroscianti dei tantissimi imprenditori presenti al voto finale, schiaccia l’occhio al settore e promette di portare in dote l’apertura di tanti nuovi cantieri e l’assunzione di migliaia di operai.

“Ci sono – dice Sergio Tancredi – almeno 3000 aziende che lavorano con la pubblica amministrazione e che danno mediamente lavoro a 4 operai ciascuna. Le associazioni di categoria calcolano che con appalti vantaggiosi e sostenibili possono anche raddoppiare la forza lavoro, cosa che in soldoni significa dieci-dodicimila nuovi posti di lavoro in un anno. E si tratta di conti fatti con approssimazione per difetto. Senza questa legge ci sarebbe stata un’ulteriore contrazione del mercato. Tantissimi imprenditori mi hanno confidato che entro l’anno avrebbero chiuso i battenti”.

Il fulcro principale della legge è l’introduzione di una soglia che mette la parola fine agli eccessivi ribassi, che di fatto, finora, hanno paralizzato l’edilizia e portato al fallimento di un’infinità di imprese e bloccato numerosissime opere pubbliche.

“Fino a ieri – afferma Tancredi - le imprese edili erano costrette a ribassi insopportabili che arrivavano a toccare anche punte del 70 per cento per aggiudicarsi un lavoro che poi non riuscivano a portare a termine, con la conseguenza di fallimenti a catena e opere pubbliche che rimanevano a metà. Con questa norma il ribasso non dovrebbe superare il 18-26 per cento, consentendo al settore di tirare una grossissima boccata d’ossigeno. La riprova di ciò è data dal fatto che il 95 per cento degli operatori del settore è favorevole, cosa testimoniata anche dagli applausi degli imprenditori che hanno assistito al voto finale a sala d’Ercole”.

La nuova normativa è nata in seno alla commissione Ambiente (presieduta dal Cinquestelle Giampiero Trizzino) a seguito di un vero ed ampio un dibattito, frutto dell’incontro di numerose categorie professionali, dirigenti regionali ed esperti del settore.

La nuova legge dovrebbe inoltre rendere molto più difficili le infiltrazioni della criminalità organizzata nel meccanismo delle aggiudicazioni degli appalti perché si affida ad un meccanismo di computo che dovrebbe disinnescare i calcoli statistici e, quindi, rendere impossibile la previsione della percentuale di ribasso da formulare.

A mettere a rischio l’approvazione della legge fino all’ultimo è stato lo spauracchio dell’incostituzionalità, che secondo qualche parlamentare potrebbe fare naufragare la normativa.

Non se ne preoccupa assolutamente Tancredi, che ostenta grande sicurezza.

“Una sentenza della Corte costituzionale – afferma il deputato – dice che essendo Regione siciliana a statuto speciale può operare modifiche alla norma nazionale per contrastare meglio l’infiltrazione mafiosa, purché sia mantenuto integro il rispetto e l’interesse della concorrenza. Cosa che la legge approvata dall’Ars fa espressamente”.

’ In Valle d’ Aosta – gli fa eco Trizzino – è in vigore una legge di analogo contenuto da più di 10 anni, senza mai avere subito alcuna impugnativa”

“Stiamo scaldano i motori per quando saremo al governo – dicono i deputati Cinquestelle – e parecchi elementi ci dicono che non ci vorrà molto”.

(Fonte: Blogsicilia.it)

TAPPA A BAGHERIA DEL ROAD SHOW FILIERA ITTICA SICILIANA, UNA RETE DELLE RETI ATTRAVERSO LA RICERCA E LE INNOVAZIONI DELLA BLUE ECONOMY

Bagheria è stata la seconda III tappa del Road Show Filiera Ittica Siciliana: “Nuove rotte: blue economy”. L’incontro organizzato dal Distretto Produttivo della Pesca in collaborazione con il Comune di Bagheria e la Regione Sicilia si è tenuto ieri pomeriggio nella Sala Borremans di Villa Butera.

A dare il benvenuto ai partecipanti è stato il Sindaco Patrizio Cinque: “Ringrazio –ha detto- l’interesse del Distretto della Pesca per la nostra Città. Oggi Bagheria ospita per la prima volta un convegno sulla pesca perché è il baricentro di un territorio dove oltre all’attività agricola si pratica anche la pesca. Vogliamo far ripartire il dibattito regionale sulla pesca, abbiamo una frazione come Aspra che vive di pesca ma negli ultimi anni la crisi ha creato una perdita occupazionale; vi è molta preoccupazione ed incertezza. Bisogna ripartire ascoltando dal basso, cioè i veri protagonisti, i pescatori. Dobbiamo fare rete e programmare il futuro, che è già presente, per ridare una prospettiva a quanti vivono di questo lavoro. Non possiamo più temporeggiare, siamo però fiduciosi”.

Nel suo intervento il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ringraziando il Comune di Bagheria nella persona del sindaco dott. Patrizio Cinque per l’accoglienza e disponibilità, ha sottolineato: “Un Distretto serve a collegare il mondo della produzione, le imprese, ed il mondo scientifico, fanno parte del Distretto ben 16 istituzioni scientifiche di cui 6 del Paesi del Mediterraneo. Per far fronte alla crisi ed a competere fra sistemi produttivi, il sistema pesca siciliano (il 30% del sistema pesca italiano) deve operare attraverso l’armonia fra i diversi attori sociali, istituzionali ed il comparto produttivo”. Tumbiolo ha riportato alcuni dati significativi del “Rapporto Annuale sulla Pesca e sull’Acquacoltura in Sicilia”, previsto dalla Legge Regionale n° 16 del 2008, è redatto dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, presieduto dall’Ing. Giuseppe Pernice. “La politica comunitaria, compresa la procedura delle demolizioni, negli ultimi 10 anni ha prodotto in Sicilia la perdita nel settore di 7.000 posti di lavoro; la demolizione ha avuto effetti anche sull’occupazione, pertanto vi è stata anche una rottamazione delle “braccia”, è incentivata l’uscita dal mondo del lavoro. Serve –ha spiegato il presidente del Distretto- un diverso approccio culturale attraverso il modello del cluster, la cooperazione, a diversi livelli, internazionale, fra i territori e nel campo delle innovazioni. La nostra proposta è quella di creare una Blue Economic Zone nel Mediterraneo basata sui principi della Blue Economy, modello di sviluppo proposto in questi anni dal Distretto, che guarda alla responsabilità individuale e multilaterale per la salvaguardia e rigenerazione delle risorse, e garantisce contemporaneamente la sostenibilità economica, ambientale ed occupazionale dell’intera filiera ittica”.

Tumbiolo ha così ringraziato per la loro presenza il Console Generale di Tunisia a Palermo, Farhat Ben Soussi, ed il Console del Ghana a Palermo, Avv. Francesco Campagna; Tunisia e Ghana saranno i Paesi main partner della IV edizione (8-11 ottobre) di Blue Sea Land-Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente.

Il Deputato regionale Giancarlo Cancelleri, componente della III Commissione Attività Produttive dell’ARS ha definito “ottimo il lavoro svolto dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo nella sua prospettiva inclusiva della risorsa mare come patrimonio in comune con i Paesi rivieraschi. La Regione –ha sottolineato- deve sostenere l’attività dell’Osservatorio. Dobbiamo recuperare il tempo perso”.

Il Prof. Vincenzo Fazio, Presidente del Centro di Competenza Distrettuale è intervenuto sottolineando l’importanza delle leve strategiche relative ad innovazioni, internazionalizzazione e trasferimento tecnologico. “Occorre avere –ha detto- una vera e propria strategia di fronte alle sfide della globalizzazione, pertanto bisogna puntare alla qualità e certificazione della produzione dei territori e sulle innovazioni”.


Sono state così illustrate le linee generali del Progetto Nuove Rotte: Blue Economy P.O. FESR Sicilia 2007/2013 con i Progetti di Ricerca (Linea di Intervento 5.1.1.2). a cura di ISA-CNR, IAMC-CNR ed Istituto Zooprofilattico della Sicilia.

Il Dott. Calogero di Bella (IZS) ha descritto i laboratori del Centro di Certificazione e Prove (Linea di intervento 5.1.1.1.) che hanno come referenti: IAMC-CNR, IZS, Bionat Italia Srl e K2 Innovazione Srl.

Il Dott. Vincenzo Di Marco (IZS) ha presentato 3 laboratori del Centro di Certificazione e Prova: certificazioni per mercati esteri, per produzioni di qualità, su tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare.

Sono stati poi presentati alcuni capitoli del Rapporto Annuale sulla Pesca ed Acquacoltura. L’agronoma Costanza Trizzino, ricercatrice presso l’IAMC-CNR di Capo Granitola, ha parlato dell’attività del Laboratorio 10 del Progetto “Nuove Rotte Blue Economy”: dall’efficienza energetica al recupero degli scarti di produzione delle aziende ittiche. Hanno mostrato come gli scarti dell’attività di pesca da problema possano divenire una risorsa. Hanno portato l’esempio del “chitosano” derivato dalla chitina, un polimero che si trova nell’esoscheletro del gambero e che può essere utilizzato nel trattamento delle acque, nell’ambito farmaceutico, nella cosmesi, nell’industria tessile e, perfino, alimentare al aumentare la shelf life dei prodotti. La dott.ssa Trizzino ha così ipotizzato la nascita, attraverso le innovazioni, di start up, nuove piccole imprese di giovani.

La Dott.ssa Giulia Buffa del Distretto Produttivo della Pesca ha illustrato il capitolo: “Blue economy: indirizzo europeo e linee strategiche del Distretto della Pesca”.

A concludere i lavori è stato il dott. Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea: “Il Distretto della Pesca –ha spiegato- da anni guarda all’innovazione tecnologica, al dialogo fra finanza occidentale ed islamica ed all’internazionalizzazione. La Sicilia con 1.200 di costa non può non avere una centralità nel Mediterraneo. Con il Feamp, al contrario del Fep il cui cavallo di battaglia era la demolizione, vi è un’inversione di tendenza perché viene rilanciata la cultura del mare, l’identità produttiva ed il marketing che valorizza anche la produzione del pesce cosiddetto “povero” che spesso i consumatori non conoscono. Il Mediterraneo è un brand che possiamo e dobbiamo esportare attraverso la blue economy e le tre “i”: innovazione, integrazione ed identità”.

Infine il Dott. Tumbiolo, appresa la notizia, ha espresso il proprio cordoglio ed a nome del Distretto della Pesca per il grave lutto familiare che ha colpito l’Assessore Regionale Rosaria Barresi che doveva partecipare ai lavori. L’assemblea ha così rispettato un minuto di raccoglimento.

Francesco Mezzapelle

UFFICIO COMUNICAZIONE

Cosvap Distretto Produttivo della Pesca

SINDACATI DAL PREFETTO PER I FATTI ACCADUTI ALL`INTERNO DELLA BELICE AMBIENTE


Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa delle segreterie dei sindacati  CGIL - CISL - UIL - USLI trasporti e servizi USB della provincia di Trapani.

Le scriventi segreterie questa mattina sono state ricevute da S.E. il Prefetto di Trapani in ordine ai fatti accaduti ieri all’interno della Belice Ambiente.
Hanno ancora una volta rappresentato, il continuo disagio in cui i lavoratori vivono per la mancata retribuzione, puntualizzando che non si è trattata di una protesta ma semplicemente una reazione alle continue provocazioni che ricevono da chi ha il compito di rappresentarli quali cittadini in seno ai vari consigli comunali e al contrario non perde occasione per aizzarli.

Reazione avvenuta anche per aver assistito allo svenimento di un autista alla guida, il cui malore è da attribuire non solo alle alte temperature di questi giorni ma anche a denutrizione e/o alimentazione disordinata a causa di mancanza di soldi , che uniti ai pensieri per la famiglia hanno comportato una miscela esplosiva che ha causato la reazione.

Hanno invocato ancora se mai fosse possibile un impegno maggiore da Parte di S.E. il Prefetto, il quale come ormai ci ha abituato da sempre al contrario di altri ha dato dimostrazioni tangibili dell’alto senso dello Stato e delle istituzione che sul territorio rappresenta e ha confermato, senza se e senza ma, il suo personale impegno a continuare a fare la propria parte, per contribuire e favorire soluzioni che possano restituire a questo territorio in generale e ai lavoratori della Belice Ambiente in particolare, a breve serenità ed equilibrio sociale, dimostrando grande consapevolezza del delicato compito che le oo.ss. gli hanno chiesto di svolgere anche presso altre istituzioni.

Sicuri di poter contare sul suo generoso sostegno nel farci portavoce sia presso S.E. il Prefetto sia presso il commissario della Belice Ambiente Sonia Alfano del dispiacere dei lavoratori per aver dato l’impressione di un’ attacco all’Istituzioni Territoriale del Governo e al commissario Sonia Alfano vogliamo fin d’ora ringraziare S.E. il Prefetto per il sostegno che ha dato, e che vorrà continuare a dare ai lavoratori e al loro commissario straordinario, mentre da parte nostra assicuriamo che continueremo a svolgere il nostro compito di rappresentanza sociale nell’alveo del percorso di legalità e rispetto delle istituzioni al contrario dei fomentatori di turno.

I segretari provinciali:

CGIL - CISL - UIL - USLI trasporti e servizi USB della provincia di Trapani

[Fonte: Vivi Mazara]

Mafia: condannato in appello Ciro Caravà


Campobello di Mazara - La Corte d'appello di Palermo ha condannato a nove anni di carcere l'ex sindaco di Campobello di Mazara in provincia di Trapani, Ciro Caravà, processato per concorso in associazione mafiosa. Accusa dalla quale l'ex primo cittadino era stato assolto
in primo grado, il 6 febbraio 2014, dal Tribunale di Marsala (collegio presieduto da Gioacchino Natoli). Caravà, 56 anni, arrestato il 16 dicembre 2011 (operazione della Dda e carabinieri "Campus Belli"), era alla guida di una giunta di centrosinistra. Il Comune venne stato sciolto per infiltrazioni mafiose il 27 luglio 2012. L'ex primo cittadino, secondo l'accusa, avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti della locale cosca capeggiata da Leonardo Bonafede, 82 anni, in passato condannato per mafia. Al centro delle indagini, avviate nel 2006, c'era uno dei sodalizi criminali considerato tra i più vicini al boss latitante Matteo Messina Denaro.

Secondo gli investigatori, la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara avrebbe mantenuto uno stretto collegamento con Messina Denaro e, "attraverso un pervasivo controllo del territorio", sarebbe riuscita a "infiltrare progressivamente le attività imprenditoriali ed economiche dell'area". Oltre a Caravà, la Corte d'appello ha condannato, sempre a 9 anni, anche Gaspare Lipari, 47 anni, anch'egli assolto in primo grado, che secondo l'accusa avrebbe svolto una funzione di "collegamento" tra l'ex primo cittadino e Bonafede. Per quest'ultimo è stata confermata l'assoluzione da intestazione fittizia di beni. Igiudici di secondo grado hanno, inoltre, confermato le assoluzioni da concorso esterno in associazione mafiosa degli imprenditori del settore olivicolo-oleario Antonino Moceri, di 63 anni, e Antonio Tancredi, di 54, e ridotto a 9 anni le pene inflitte in primo grado a Simone Mangiaracina, di 77 anni, e Cataldo La Rosa, di 49, considerati il "braccio operativo" del capomafia Leonardo Bonafede. Mangiaracina era stato condannato a 13 anni di carcere, mentre La Rosa a 12.

[fonte: repubblica.it]

Trapani, sequestrato il patrimonio dell'imprenditore Vito Marino


Trapani - False fatture per muovere i soldi della mafia in un giro milionario, rendere attive sulla carta aziende inesistenti e incassare contributi pubblici, provocando alle casse dello Stato un danno di 29 milioni di euro. Questa l’accusa per cui è stato congelato con un sequestro preventivo l’impero dell'imprenditore
agricolo Vito Marino - figlio del boss di Paceco Girolamo, assassinato nel 1986 – sorvegliato speciale, produttore accusato tra l’altro di essere insieme al cugino Salvatore l’autore della strage della famiglia Cottarelli, avvenuta a Brescia nel 2006. Strage con una complessa vicenda giudiziaria (i Marino sono stati assolti in primo grado ma condannati in secondo, e adesso la Cassazione ha annullato gli ergastoli rimandando nuovamente tutto in Corte d’appello), ma che secondo l’accusa sarebbe avvenuta proprio perché l’uomo ucciso insieme alla sua famiglia aveva deciso di uscire dal giro di false fatture.

Con l'operazione “Vigna d'oro”, da questa mattina, gli agenti della divisione anticrimine della questura e i finanzieri del nucleo di polizia tributaria stanno eseguendo tra Trapani e Paceco il sequestro di un patrimonio che tra beni immobili e mobili, imprese, complessi aziendali e conti correnti è valutato circa 13 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del procuratore capo Marcello Viola e del questore Maurizio Agricola, sta coinvolgendo anche la moglie di Marino Tiziana Sugamiele, il figlio Girolamo, il fratello Salvatore Marino, Maurizio Marino e i soci in affari e prestanome Mario Morello, Saveria Anna Maria Morello e Antonio Giliberto.

Il sequestro riguarda 40 beni immobili, 5 beni mobili, 13 tra società e imprese (capitali sociali e complessi aziendali) tra cui le aziende Vigna Verde, Olearia Pacheco, Cerealseed, Ma.Mo, Tenute Karushia e 33 tra conti correnti e rapporti bancari di altra natura. Secondo gli inquirenti il patrimonio accumulato sarebbe frutto di truffe e intestazioni fittizie di beni aziendali con un danno erariale complessivo di circa 29 milioni di euro.

Dalle indagini della guardia di finanza di Trapani, è emerso che le truffe venivano effettuate tramite l’interposizione di imprese “cartiere” il cui scopo era quello di inserirsi fatturando operazioni inesistenti nei passaggi della compravendita tra l’impresa produttrice o fornitrice effettiva dei beni e quella beneficiaria dei contributi pubblici, in modo da far lievitare in maniera esponenziale le fatturazioni nei confronti di quest’ultima. Secondo gli inquirenti ad avere beneficiato in maniera fraudolenta dei contributi pubblici sarebbero state le società Vigna Verde, l'Olearia Pacheco e la Ceralseed. Successivamente, le indagini della squadra mobile hanno dimostrato come i proventi di queste attività illecite sono stati reimpiegati attraverso la società di distribuzione di prodotti alimentari Ma.Mo., gestita di fatto da Vito Marino, ma intestata fittiziamente ad altri soggetti, tra cui inizialmente il figlio Girolamo e i prestanome Saveria e Mario Morello.

Quella di Vito Marino è stata una vera e propria ascesa imprenditoriale con un patrimonio cresciuto a dismisura nel corso degli anni. Figlio del capomafia “Mommo 'u nano”, assassinato nell'86 da una raffica di 40 proiettili ai margini della strada provinciale che collega Trapani con Salemi durante la guerra di mafia che vide imporsi i corleonesi, è nel settore agricolo che orienta i suoi affari, creando diverse aziende alcune delle quali risultate adesso essere vere e proprie scatole vuote. E con l'utilizzo dei finanziamenti pubblici Marino costruisce il suo impero, realizzando anche una catena di produzione vinicola con uno dei vini etichettati emblematicamente “Baciamo le mani”.

Per lui e per il cugino Salvatore, omonimo del fratello colpito dal sequestro, entrambi legati a Cosa Nostra, secondo le indagini il bresciano Angelo Cottarelli produceva fatture false per dimostrare spese in realtà mai avvenute ma utili a ottenere i finanziamenti pubblici. Ed è proprio con l'efferato omicidio della famiglia Cottarelli che il nome di Vito Marino spunta per la prima volta in un'inchiesta giudiziaria. Il 28 agosto del 2006 in una villetta di Brescia Angelo Cottarelli venne ucciso a colpi di pistola insieme alla compagna Marzena Topor e al loro unico figlio di sedici anni, Luca, che vennero entrambi sgozzati. Gli assassini inscenarono una rapina finita male, ma i sospetti degli investigatori caddero invece su Vito Marino e suo cugino Salvatore. Per l'accusa i due viticoltori avrebbero ucciso i Cottarelli per regolare i conti dopo una rottura dovuta probabilmente all'intenzione del socio di voler uscire dal giro delle false fatture.

Per i cugini Marino, assolti in primo grado per il triplice omicidio ma condannati negli appelli successivi, la Cassazione ha annullato per due volte l'ergastolo mettendo tutto in discussione. Ora per la terza volta sarà tutto da rifare, con un processo d'appello che sarà ripetuto a Milano.

[fonte: repubblica.it - MARIA EMANUELA INGOGLIA]

Calatafimi Segesta, Mediterraneo. Echi, Risonanze e Miti dal 24 luglio al 12 settembre 2015


Segesta - 42 rappresentazioni, 29 spettacoli, di cui 6 prime nazionali, 19 laboratori, 3 concerti, 1 premio per autori animeranno dal 24 luglio al 12 settembre 2015 il Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2015.

La Stagione teatrale del Comune di Calatafimi Segesta, creata dal direttore artistico Nicasio Anzelmo, riapre il Teatro di Segesta, aggiunge il Tempio Dorico ed il borgo cittadino tra i luoghi di esibizione, e tesse sinergie con produzioni e grandi Accademie di Teatro per rivitalizzare il territorio. Segesta è il luogo magico dove archetipi antichi hanno ancora il potere di determinare e influenzare la nostra vita dal profondo, nutrendosi della memoria delle sue pietre intrise di umanità.

tutte le informazioni e contatti su: http://www.calatafimisegestafestival.it

[Comunicato stampa]

Mazara, chiuso al traffico il tratto di lungomare Mazzini compreso tra la Via SS Salvatore e la Via Mario Rapisardi



Mazara - Per consentire lo svolgimento dello spettacolo Fit & Show 2015 previsto per domani 18 Luglio, il tratto di lungomare Mazzini compreso tra la Via SS Salvatore e la Via Mario Rapisardi sarà interdetto alla circolazione e alla sosta veicolare, cosi come stabilito dall’Ordinanza 113 del 15 luglio 2015 della
Polizia Municipale, dalle 13,00 di Sabato 18 Luglio e fino alle 01,00 di domenica 19 luglio.

Il servizio del Trenino Turistico sarà comunque garantito per il circuito previsto ad esclusione del tratto dei lungomare Mazzini – Hopps - San Vito.

[fonte: Comune di Mazara]

Mazara, al Lido Malibu’ assistenza per la balneazione ai diversamente abili


Mazara - “Anche per l’estate 2015, grazie ad un apposito protocollo d’intesa stipulato fra l’Amministrazione Comunale e lo stabilimento balneare ‘Malibù’, è possibile consentire ai diversamente abili di accedere in spiaggia e di essere assistiti nella balneazione da volontari”.

Lo ha dichiarato l’Assessore alla Solidarietà Sociale, Anna Monteleone, al termine della riunione di Giunta nel corso della quale è stato approvato il progetto “Spiaggia senza Barriere”.

Il servizio consente ai diversamente abili un comodo accesso in spiaggia, grazie ad una speciale passerella, e dà la possibilità di effettuare il bagno con l’ausilio di due particolari sedie a rotelle.

Dal lunedì al sabato i disabili che raggiungeranno il lido Malibù, nel Lungomare Fata Morgana, saranno assistiti, dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00, da volontari dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) ed avranno a disposizione ombrelloni e sdraio gratuitamente forniti dallo stabilimento balneare.

[fonte: Comune di Mazara]

Pace lascia la cabina di regia dell’accordo di comarketing per l’aeroporto. Tumbarello (Uil): “Trovare subito soluzioni per tutelare e potenziare il funzionamento di Birgi”


Trapani - “Non possiamo permetterci di tornare indietro perdendo i vantaggi economici e in termini di occupazione prodotti nel nostro territorio dalla presenza e dal buon funzionamento dell’aeroporto di Trapani Birgi. Bisogna piuttosto trovare il modo di potenziare le attività connesse alla struttura aeroportuale per il bene di questa provincia”.

Lo afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello, in seguito alle dimissioni del presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace dal ruolo di “cabina di regia” dell’accordo di co-marketing sottoscritto tra lo stesso ente camerale, i comuni del Trapanese e la società che gestisce il marketing della compagnia aerea Ryanair a sostegno dei flussi di viaggiatori nell’aeroporto trapanese.

“Capisco le ragioni di Pace – afferma Tumbarello – e devo riconoscere il merito per il lavoro non facile svolto finora. Auspichiamo che l’incontro previsto tra una settimana per la nomina del nuovo soggetto rappresentante possa andare a buon fine ed essere l’occasione per un nuovo confronto circa il sostegno che è possibile e necessario dare per il funzionamento ottimale dei collegamenti aerei nella nostra provincia che non può essere privata di questa misura di base per il suo sviluppo”.

Dott.ssa Chiara Damiano

Ufficio stampa Uil Trapani

Abusò di una nipotina di sei anni, condannato un marsalese

I fatti contestati risalgono a sei - sette anni fa. L'indagine era stata avviata dopo alcune confidenze che la piccola, orfana di madre, aveva fatto ad una sua insegnante.


Marsala - Un ex negoziante di 74 anni è stato condannato a sette anni di carcere dal gup di Marsala Francesco Parrinello per abusi sessuali aggravati e continuati su una bambina di sei anni della quale era zio acquisito. Con questa accusa lo scorso novembre era stato posto agli arresti domiciliari dalla Polizia di Stato.

I fatti contestati risalgono a sei - sette anni fa. L'indagine era stata avviata dopo alcune confidenze che la piccola, orfana di madre, aveva fatto ad una sua insegnante. Teatro degli abusi sarebbe stato un appartamento di un quartiere popolare di Marsala quando il padre - che si è costituito parte civile - affidava la piccola all'uomo affinchè badasse a lei quando lui andava a lavorare. La pena inflitta all'imputato, condannato anche al pagamento di risarcimento danni provvisionale di 30 mila euro in favore della parte civile, è stata più severa di quella invocata dal pm, che aveva chiesto una condanna 5 anni e 4 mesi di carcere.

[fonte: GdS]

Aeroporto di Birgi, accordo di co-marketing a rischio


Pace aveva invitato i Comuni a rispettare gli impegni finanziari assunti con Ryanair. Ora va via.

Trapani - Il presidente della Camera di commercio, Pino Pace, si è dimesso dal ruolo di «cabina di regia» dell’accordo di co-marketing tra lo stesso Ente Camerali ed i Comuni del territorio a supporto dei flussi per l’aeroporto «Vincenzo Florio» che aveva sottoscritto a suo tempo con la società «Airport Marketing Service Limited» che gestisce il marketing di Ryanair.

Un accordo finalizzato al mantenimento dell’operatività della compagnia area irlandese all’aeroporto di Trapani-Birgi. Pace aveva minacciato le dimissioni alla fine dello scorso mese di giugno, invitando i Comuni a rispettare gli impegni finanziari assunti, dopo che Ryanair era tornata a battere cassa, lasciando intendere che altrimenti potrebbe scegliere aeroporti diversi per la sua intensa attività low cost. Già allora Pino Pace aveva preso sul serio le «minacce» della compagnia aerea irlandese ma il suo invito ai sindaci perché provvedessero a pagare le quote di loro spettanza dell’accordo non pare che sia stato preso nella stessa considerazione.

[fonte: GdS - Giacomo di Girolamo]

Bando regionale borse di studio. Prorogata la scadenza al 30 settembre 2015


REGIONE SICILIANA - la Regione Siciliana - Assessorato dell'Istruzione e della Formazione Professionale con circolare del dirigente generale ha prorogato al 30 settembre 2015 il termine ultimo per la presentazione delle istanze per l'ottenimento di borse di studio 2014/2015, riservate ad alunni di scuole statali e paritarie appartenenti a famiglie che versano in condizioni disagio economico con Isee non superiore a € 10.632,94. Le istanze, anche se già presentate direttamente presso le Istituzioni scolastiche frequentate dagli alunni con allegata documentazione Isee rilasciata antecedentemente al primo gennaio 2015, vanno ripresentate presso le stesse Istituzioni scolastiche entro il 30 settembre, in quanto dal primo gennaio 2015 è stata modificata la documentazione di rilascio dell’Isee e sono considerate nulle le attestazioni Isee rilasciate fino al 31 dicembre 2014.

Si ribadisce, pertanto, che la scadenza per la presentazione delle istanze di Borse di Studio è il 30 settembre 2015. Le istanze vanno presentate direttamente presso le Istituzioni scolastiche frequentate dagli alunni delle famiglie richiedenti. Le scuole primarie e secondarie provvederanno ad inviare le istanze presso i Comuni, mentre le scuole superiori provvederanno ad inviare le istanze alle ex Province.

Nell'ambito del territorio di Mazara del Vallo, per informazioni ci si può rivolgere all'Ufficio comunale preposto al numero 0923366866.

Trapani. Pass disabili falsificati per parcheggiare: scoperti dieci «furbetti»


Trapani - La Polizia municipale di Trapani dà la caccia agli automoblisti «furbetti» ed effettua controlli a tappeto per la verifica dei contrassegni per disabili sistemati sul parabrezza dell’auto, i cosiddetti pass «H» che danno diritto al
parcheggio gratuito in appositi spazi. Per i contravventori scattano multe e denunce all’autorità giudiziaria competente. Gli accertamenti effettuati dalla Polizia municipale sulle strade cittadine hanno dato i primi frutti: sono stati infatti scoperti dieci contrassegni falsificati.

L’ultima frontiera della caccia ai furbi del pass non punta il dito solo contro chi ne ha uno falso (e rischia una denuncia per falso ideologico e ricettazione) ma anche contro chi ne ha uno regolare sulla carta ma ormai scaduto perché intestato a persone decedute (e che rischia una denuncia per truffa) e contro quelli che esibiscono il permesso senza il disabile a bordo (che rischiano una multa per uso improprio del permesso).

[fonte: GdS - Antonino Donato]

Caso Tutino, il procuratore Lo Voi: "Non risulta la telefonata con Crocetta"


Palermo - "Agli atti dell'ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino". Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. «I
carabinieri del Nas - ha aggiunto Lo Voi - hanno escluso che conversazioni simili siano contenute tra quelle registrate nel corso delle operazioni di intercettazione nei confronti di Tutino».

La Procura ha specificato di avere fatto ricontrollare tutte le registrazioni relative all'inchiesta su Tutino, il medico agli arresti domiciliari per truffa, sia dai Pm titolari dell'inchiesta che dai carabinieri del Nas. Lo Voi ed il procuratore aggiunto Leonardo Agueci, che ha coordinato l'indagine, hanno sottolineato che nelle carte e negli atti della Procura di Palermo non esiste alcuna telefonata in cui Tutino avrebbe detto a Crocetta riferendosi all'ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino: «Questa va fatta fuori come il padre».

CROCETTA: "METODO BOFFO? NO, METODO CROCETTA" - È vero che la Procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato...». Rosario Crocetta non riesce a

trattenersi al telefono con l'ANSA. Piange. Singhiozza. «Perchè... perchè», ripete. «Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori?», continua. «Avrei potuto anche farla finita oggi...».«Metodo Boffo? Peggio, d'ora in poi si può parlare di 'metodo Crocetta. Volevano farmi fuori».

L'ESPRESSO CONFERMA: "LA TELEFONATA C'E'" - A proposito della vicenda Crocetta, L'Espresso, in una nota, "ribadisce quanto pubblicato. La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli segretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull'ospedale Villa Sofia di Palermo".

[fonte: GdS]

Papa: basta conflitti, pace per mondo

Pace per mondo sottomesso a trafficanti di armi



(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 5 APR - Basta conflitti. Il Papa - nel suo messaggio pasquale Urbi et Orbi - ha chiesto "pace per la amata Siria e per l'Iraq, perché cessi il fragore delle armi e si ristabilisca la buona convivenza tra i diversi gruppi che compongono questi Paesi" ma anche per le altre zone di conflitto, dalla Libia al Sud-Sudan. Con il pensiero ai giovani uccisi a Garissa, il Pontefice ha invocato pace "per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi, che guadagnano con il sangue degli uomini".

«Majorana morì nel ’39 in Sicilia, non andò mai in Venezuela»


Stefano Roncoroni, discendente del fisico siciliano: «La famiglia ha sempre saputo tutto, si rifugiò in un convento. Era malato. Si disse che era omosessuale»

La vicenda della scomparsa di Ettore Majorana ha sviluppi ciclici che si candidano a illuminarne i tanti lati oscuri col sorprendente risultato di non riuscire a farla uscire dal buio. Adesso salta fuori un testimone che assicura che nel 1981 il genio
catanese era a Roma dove viveva da clochard. «Ettore Majorana è morto nel 1939, probabilmente in Sicilia, ucciso da una malattia. Questo lo sa la famiglia, lo sapevano gli investigatori del tempo, l'una e gli altri impegnati a stendere un velo su tutta la storia». Stefano Roncoroni, 73 anni, regista e autore televisivo ma, soprattutto, quarto cugino dello scienziato per parte di madre, legge la vicenda con un taglio originale: Majorana era una figura imbarazzante. Lo era per la famiglia, lo era per il regime, lo era anche, in parte, per la comunità scientifica.

Majorana era uno scienziato di successo già da giovane. Perchè poteva essere considerato «imbarazzante»?

«Bisogna innanzitutto considerare che la grande famiglia dei Majorana apparteneva a un'altissima sfera di notabilato istituzionale e accademico. Zii di Ettore erano stati ministri, alti burocrati, docenti universitari, rettori. Una famiglia attraversata da una cultura benpensante e conformista. Ettore era tutto il contrario. Aveva uno stile di vita che non era molto compatibile con le relazioni sociali. E meno che mai con la cultura del regime fascista. Per una famiglia come la sua era certamente una figura ingombrante e, il suo successo in campo scientifico evitò che il figlio ”strano” venisse quasi nascosto, non venisse cooptato nelle paludate attività pubbliche di cotanta geniade».

Majorana era certamente un genio. Ma perché “strano”?

«Lo studio dei suoi comportamenti sociali ha portato a una diagnosi, seppur postuma e quindi da prendere con la dovuta prudenza, di sindrome di Asperger. Si tratta di una patologia del comportamento che, per semplificare, potremmo avvicinare all'autismo. Questi comportamenti “pesavano” sia all'interno della famiglia che nell'ambiente di lavoro. Ettore era tanto impacciato nelle relazioni sociali e nella cura fisica di se stesso, quanto fortemente convinto di possedere una sorta di certezza della verità scientifica. Tutto questo quasi “costringeva” il mondo in cui viveva a non poterlo né ignorare né nasconderlo. Ecco perché dopo la sua scomparsa si innescò una sorta di congiura del silenzio».

[fonte: GdS - Daniele Billitteri]

Chiesta la revoca del contributo concesso alla figlia di Lima quale vittima della mafia

A richiederla il Presidente dell'Associazione antimafie e antirachet Paolo Borsellino onlus, Francesco Fiordaliso.


L’Associazione antimafie e antiracket Paolo Borsellino onlus chiede alle LL-SS. di revocare il provvedimento del ministro degli Interni on. Giuliano Amato che ha concesso a Susanna Lima, figlia dell'eurodeputato assassinato nel ‘92
a Palermo, la somma di un milione e 815 mila euro del Fondo di rotazione che la legge 512 del ‘99 ha creato per i familiari delle vittime di mafia e terrorismo.

Tale erogazione suona come una beffa alla luce della sentenza della Corte d’Assise di Palermo che chiarisce in modo inequivocabile come l’eurodeputato (già nel ‘76 riconosciuto dalla relazione di minoranza della Commissione Antimafia come "contiguo ad ambienti mafiosi'') sia stato “vicino” ai poteri mafiosi e che viene assassinato solo quando Cosa Nostra lo ritiene responsabile di non essersi speso abbastanza per l’assoluzione degli imputati del maxi-processo.

Per questo motivo la richiesta di Giulia Maria Lo Valvo e di Marcello Lima, rispettivamente vedova e figlio dell’eurodeputato, di accedere ai benefici della legge per le vittime di mafia e terrorismo, viene respinta, dopo una rapida istruttoria dal ministro degli Interni Roberto Maroni, sulla base della norma che prevede come requisito fondamentale “la totale estraneità del soggetto leso ad ambienti e rapporti delinquenziali".

Quindi, a Susanna Lima, che non ha mai percepito quell'indennità mensile di 1.800 euro che aveva suscitato la reazione indignata del centro Pio La Torre e dell'associazione Libera, è stato concesso dallo Stato di Amato e di Andreotti un tesoro ben più prezioso, quasi due milioni di euro, forse la somma più alta concessa fino a oggi a vedove, figli e parenti degli assassinati per mano mafiosa.

La revoca del contributo, ammesso dalla figlia del referente politico dei cugini Salvo e degli altri boss mafiosi pubblicamente nell'ultima udienza del processo sulla trattativa, crea, oltre al danno economico, un vulnus etico in quanto pone Lima sullo stesso piano di Falcone, Borsellino e di tutti gli altri servitori dello Stato caduti per mano mafiosa.

Per questo si chiede di revocare il vergognoso provvedimento, al fine di fare chiarezza sulla reale volontà di questo Stato, dello Stato di Mattarella, di stare, sempre e comunque, dalla parte di coloro che combattono le mafie.

IL PRESIDENTE
Comm. Dr. Francesco Fiordaliso

MAZARA, PORTICCIOLO DI SAN VITO, L`A.S.D. STELLA POLARE STRINGE I TEMPI PER L`INIZIO DEI LAVORI


C`è un porticciolo a Mazara del Vallo, situato sul lungomare Mazzini, che prende il nome della vecchia chiesa che costeggia le banchine oramai fatiscenti e degradate.

Quel porto, da circa 2 anni senza natanti, è stato chiuso nel Marzo 2012 con un ordinanza della locale capitaneria di porto che prevedeva lo sgombero immediato di tutte le imbarcazioni ormeggiate a causa di uno stato pericoloso delle banchine, per la loro costruzione in modo abusivo e per il degrado della struttura stessa.

Pochi mesi più tardi l`Associazione Stella Polare A.S.D. che vede nel suoi interno circa 150 soci uniti dalla passione per la nautica e dall`amore per quel approdo naturale, ottenne la concessione temporanea e parziale da parte dell`Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per la riqualificazione e messa in sicurezza della banchina centrale, degli ormeggi e di un tratto di accesso al porto.

Ma scaduta la concessione temporanea il porto fu nuovamente chiuso in attesa della gara pubblica per la concessione demaniale sessennale e rinnovabile dell`intera area.

La Gara per la concessione demaniale venne indetta nel Marzo 2014, fu vinta dall`Associazione Stella Polare A.S.D., presieduta dal consigliere comunale di opposizione Giacomo Cangemi, che dopo qualche mese, precisamente nell`estate 2014, dopo un sopralluogo dei tecnici che certificasse l`agibilità del braccio centrale del porticciolo e i pareri favorevoli del genio civile di Trapani e dell`ufficio locale del Demanio marittimo, è riuscita a far ormeggiare circa 40 natanti provvisoriamente.

Il 16 settembre il consiglio direttivo dell`Associazione ha dato incarico di direzione dei lavori all`Arch. Giuseppe Giacalone e all`Arch. Giuseppe Buscarino che avranno il compito di fare la relazione Geologica e Geofisica, coordinare i lavori, progetto e coordinamento della sicurezza volti all`inizio dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell`area che preveda l`approdo e l`ormeggio di circa 150 natanti di dimensione non superiori ai 7 metri, la sistemazione dei frangiflutti, il consolidamento delle banchine esistenti e l`arredo urbano dell`area adiacente il porticciolo con la creazione di prati verdi, gazebi in legno per attività culturali volti alla promozione dello sport nautico.

Il progetto tra le altre cose, prevede la realizzazione di colonnette per acqua e luce, l`ormeggio con pali in legno di castagno che di certo si assimila meglio con l`ambiente circostante rispetto ai vecchi ormeggi con catenarie.

Domenica 8 Febbraio, a tal proposito e per fare un po` il punto della situazione, è stata riunita l` assemblea dei soci presso i locali dell`Associazione Anteas dove hanno preso la parola oltre che il Presidente Giacomo Cangemi, l`Arch. Giuseppe Giacalone e il Socio Mario Serra.

Naturalmente l`intero importo del progetto sarà a carico dell`associazione che attraverso la collaborazione dei propri 150 soci vuole che quell`approdo naturale nato circa 80 anni fa, non muoia, anzi, si rinnovi, si abbellisca e diventi un punto di riferimento per tutti i diportisti e gli appassionati di nautica.

“Cercheremo in tutti i modi di far partire i lavori già nel mese di Febbraio- afferma il presidente Giacomo Cangemi- e arrivare già in estate con una parte del porticciolo già completata e collaudata in modo da permettere ai soci di poter ormeggiare il proprio natante e sfruttarlo fino ad Ottobre, quando verrà riaperto il cantiere e allestito completamente il nuovo Porticciolo di San Vito”

Il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza del porticciolo- continua Giacomo Cangemi- sarà realizzato grazie al contributo dei soci che hanno deciso di finanziare l`opera per dare alla città di Mazara del Vallo un approdo completo di tutti i servizi e che si conformi con l`ambiente circostante. Questa è la dimostrazione che ci sono ancora persone che si spendono per compiere atti volti a raggiungere un obbiettivo comune.

Cipriano Agate

Fonte Vivi Mazara

RAGAZZA DI 21 ANNI CONFESSA OGGI VIOLENZA SESSUALE SUBITA 8 ANNI FA DA UN SACERDOTE


(1 Febbraio 2015) Ha raccontato tutto a sua madre, una storia di violenza subita in silenzio quando aveva 13 anni; ora ne ha 21 e solo da poco è finalmente riuscita a parlare con i genitori, che l`hanno sostenuta e aiutata a denunciare tutto ai carabinieri: l`"orco" sarebbe un sacerdote, protagonista di una brutta storia di pedofilia in provincia di Palermo. Il religioso, don Paolino Marchese, che in passato ha guidato due parrocchie in altrettanti comuni delle Madonie, l`ultima volta a Pollina, è stato arrestato e posto ai domiciliari dagli uomini dell`Arma che conducono le indagini, coordinate dalla procura di Termini Imerese, guidata dal cognato di Giovanni Falcone, Alfredo Morvillo. I militari hanno verificato passo passo il racconto della giovane, che otto anni fa sarebbe stata avvicinata e abusata più volte dal prete durante gli abituali incontri organizzati in parrocchia e ai quali partecipavano altri ragazzi. Una vicenda che aveva dolorosamente segnato l`adolescenza della vittima, incapace da quel momento in poi ad avvicinarsi a un coetaneo senza provare un forte senso di colpa e vergogna. Chiusa in se stessa, ha vissuto enormi difficoltà relazionali, negandosi la possibilità di intrattenere amicizie, anche le più disinteressate. Un disagio che i genitori non comprendevano, fino a quando la giovane, ormai maggiorenne, ha trovato la forza di denunciare tutto, parlando della sua sudditanza psicologica nei confronti di un uomo che per lei avrebbe dovuto rappresentare una guida.

Era convinta che nessuno le avrebbe creduto ed è così rimasta in silenzio per un tempo fin troppo lungo. Stamattina i carabinieri hanno bussato alla porta di casa del sacerdote per notificargli l`ordine di custodia cautelare. Dopo aver condotto indagini nel più stretto riserbo, i militari ora parlano di "un solido quadro indiziario a carico del religioso". Non è il primo caso che si verifica nella Madonie: pochi mesi fa i giudici della terza sezione d`appello di Palermo, presieduta da Raimondo Loforti, hanno confermato la condanna a 5 anni e mezzo nei confronti di padre Calcedonio Di Maggio, 65 anni, originario di Collesano, per abusi su un giovane affetto da lievi disturbi psichici; violenze che sarebbero avvenute a Campofelice di Roccella nell`estate del 2003 e del 2006, quando il ragazzo aveva 16 e 19 anni. Lo stesso prete aveva subito due condanne definitive per violenza sessuale prima di prendere gli ordini religiosi e aveva scontato a Torino una condanna per molestie su minori avvenute nel 1986.

(Fonte: Ansa)

Papa: non vendere la nostra madre terra


"Non facciamo come quelle persone senza sentimenti che finiscono per vendere la madre, non cediamo alla tentazione di vendere la nostra madre terra". Lo ha detto il Papa, a braccio, nella udienza alla Coldiretti. Il Papa invita a lavorare per "continuare a produrre buon cibo per la vita di tutti" anche "quando la stabilità climatica è a rischio, quando l'aria, l'acqua e il suolo stesso perdono purezza a causa dell'inquinamento". Lo ha detto in un forte discorso alla Coldiretti.

Ripensare produzione e distribuzione del cibo - "Va ripensato a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo". Lo ha detto il Papa nella udienza alla Coldiretti, denunciando come "la assolutizzazione delle regole del mercato, una cultura dello scarto e dello spreco nel caso del cibo ha proporzioni inaccettabili" e determina "miseria e sofferenza di tante famiglie".

Fonte Ansa.it

Mattarella è presidente della Repubblica. Renzi: 'Buon lavoro, viva l'Italia'

Oltre quattro minuti di applausi. Napolitano: 'Mattarella è una figura imparziale'



La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha proclamato Sergio Mattarella presidente della Repubblica, con 665 voti, e in Aula è partita una nuova standing ovation di tutti tranne M5S. Mattarella ha sfiorato il quorum dei due terzi, quello che era necessario nelle prime tre votazioni. Il nuovo presidente ha avuto 664 voti, solo nove sotto il quorum dei 673.

"Tra ieri e oggi c'è stato un salto di qualità politico" dice l'ex presidente Giorgio Napolitano, commentando la larga maggioranza di voti ricevuta da Sergio Mattarella. A chi gli domanda se cambia qualcosa nel quadro politico, risponde: "E' molto difficile dire che c'è di nuovo in una situazione così complessa e articolata".

Anche il Papa ha appena inviato un telegramma a Sergio Mattarella,rivolgendogli "deferenti espressioni augurali per la sua elezione" e auspicando che "Ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità". "Mi è gradito rivolgerle - si legge nel telegramma di papa Francesco a Sergio Mattarella - deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio della unità e della concordia del Paese, invoca sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano. Con questi voti - conclude il Papa - invio a lei e all'intera nazione la benedizione apostolica".

Mentre erano in corso le operazioni di voto, Sergio Mattarella, è uscito dal palazzo a bordo di una Panda grigia guidata da un'altra persona, dirigendosi verso Montecitorio. Nei giorni precedenti, Mattarella era rimasto quasi sempre chiuso nel suo appartamento nella foresteria della Corte Costituzionale.

Intanto il premier Matteo Renzi è arrivato alla Camera.
Saltamartini si dimette da portavoce Ncd -  "Ritengo di non poter fare scelta diversa da quella di votare scheda bianca e di dimettermi da portavoce del partito". Lo afferma Barbara Saltamartini, deputato Ncd, dopo la decisione di votare per Mattarella. Una scelta non contro il candidato al Colle, spiega, ma dovuta al metodo utilizzato e al mutamento della maggioranza.
Sacconi si dimette da capogruppo Ap - Il capogruppo di Ap (Ncd-Udc) al Senato Maurizio Sacconi, secondo quanto si apprende, si è dimesso. La scelta è irrevocabile e ad effetto immediato.
"Conosco Sergio Mattarella - ha detto l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - sul piano dell'assoluta lealtà, correttezza, sensibilità, competenza istituzionale e certamente dell'imparzialità. Tutte caratteristiche importantissime per disegnare la figura del Capo dello Stato. E' sempre importante avere grandi numeri" e gli esponenti di Ap avevano "ragioni per essere polemici e assai più ragioni per la scelta che si realizzerà stamattina".

Fonte Ansa.it