Norman Atlantic, una tragedia nel nome del profitto


Comunicato congiunto del sindacato greco Pame e dell'Usb italiana.

Ancora una volta è stato provato che la ricerca del profitto, da parte degli armatori, è incompatibile con la sicurezza in mare, è incompatibile con le misure necessarie per proteggere la vita in mare.

E’ evidente, che i naufragi, gli incendi, ecc, sono causati dalle gravi omissioni sulla sicurezza della navigabilità che producono gravi conseguenze per passeggeri e equipaggi.

L’incendio scoppiato all'alba di Domenica 28 dicembre 2014, nel garage della nave «NORMAN ATLANTIC» - battente bandiera italiana, di proprietà di «Visemar DI NAVIGAZIONE SRL», che è stata noleggiata dalla società greca ANEK- ha messo a rischio la vita dei 478 passeggeri e uomini dell’equipaggio.

Questo ulteriore disastro impone seri interrogativi, a cui rispondere con precisione e la necessità di verificare rigorosamente se vi sia stato il rispetto delle norme di sicurezza della navigazione e di tutela della vita umana in mare.

In primo luogo, quali sono le vere cause dell'incendio, se i mezzi antincendio erano efficienti, se erano presenti le paratie antincendio della nave e perché non è stato possibile contrastare l’incendio dall’inizio?

In secondo luogo, dato che qualsiasi ritardo in caso di incendio comporta enormi rischi per la vita delle persone a bordo, perché, anche se l'incendio è scoppiato circa alle 4:00 di Domenica 28 dicembre, sono stati portati sulle scialuppe solo 150 passeggeri? Lasciando a bordo un gran numero di passeggeri pur essendo in una zona (al largo di Corfù), dove, nonostante le specifiche condizioni meteorologiche avverse (senza esagerazioni), sarebbero potute intervenire con tempestività, nelle operazioni di salvataggio, velieri, navi da guerra, rimorchiatori e elicotteri off-shore?

In terzo luogo, qual è la storia della nave? Se è stata riconvertita in un traghetto, è giustificata la presenza di un numero così grande di passeggeri e veicoli? La struttura della nave era adeguata? Gli strumenti di salvataggio erano sufficienti? E hanno funzionato?

In quarto luogo, cosa c’è dietro le ispezioni della nave, come sono state affrontate le osservazioni fatte durante l’ispezione del 19 dicembre 2014 dall'Autorità Portuale di Patrasso? Osservazioni che erano molto gravi per quanto riguarda la navigabilità della «NORMAN ATLANTIC» e che sono disponibili sul sistema "EQUASIS" www.equasis.org) .

In ogni caso, l'incendio scoppiato sulla nave «NORMAN ATLANTIC», il rischio per la vita di 478 persone a bordo e le omissioni del rispetto delle norme di sicurezza, impongono che vengano stabiliti urgentemente controlli sistematici sulle navi passeggeri per verificare il rispetto degli standard di tutela della vita in mare.

La prima priorità è l'uso di tutti i mezzi e modi per salvare le persone a bordo del traghetto «NORMAN ATLANTIC», senza ulteriori ritardi. Le responsabilità sono grandi.

http://contropiano.org/lavoro-conflitto/item/28333-norman-atlantic-una-tragedia-nel-nome-del-profitto

Meteo Italia: freddo e neve fino a San Silvestro. Anticiclone a Capodanno


Aria gelida in discesa dalla Russia investirà gran parte della Penisola, determinando nevicate sparse sulle regioni adriatiche e su parte del Sud Italia fino a Mercoledì 31 Dicembre. Rischio neve per molte città, anche a quote di bassa collina o fin sulla costa. Sarà il sole a prevalere altrove, seppur con freddo pungente. Per ulteriori dettagli clicca qui.

Il freddo si farà sentire su tutto il Paese, con estese gelate notturne al Centro-Nord e giornate di ghiaccio sulle Alpi e la dorsale appenninica in genere. Isoterme in quota fino a -10/-12°C a 850hPa(1500m sulla libera atmosfera) al Sud.Clicca qui per tutti i dettagli.

Da Capodanno l'alta pressione tenderà ad avanzare da Ovest, favorendo un generale miglioramento anche al Meridione. Resisterà ancora il freddo, specie al Centro-Sud e nei bassi strati al Nord, mentre sull'arco alpino aria più mite tenderà a far innalzare la temperature a partire dalle alte quote. Tutti qui i dettagli.

http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo-italia--freddo-e-neve-fino-a-san-silvestro--anticiclone-a-capodanno-68057

2014, Italia a picco: sparite 260 imprese al giorno


"Sono sempre più numerose le imprese del terziario di mercato che cessano l'attività rispetto alle nuove iscrizioni. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (-76.489). Saldi negativi e in peggioramento si rilevano anche nei singoli comparti: commercio al dettaglio alimentare e non alimentare (-25.600), Alloggio e ristorazione (-13.759), Altre attività di servizi (-26.272). Alla base di queste dinamiche negative, il protrarsi della recessione e la crisi dei consumi delle famiglie i cui effetti si sono esplicati indistintamente sull'intero territorio nazionale con saldi negativi in tutte le regioni e una riduzione particolarmente consistente al sud. La persistente debolezza della spesa per consumi continua non solo a rendere difficile lo svolgimento dell'attività aziendale per molte imprese del settore, ma tende anche a frenare e ridurre le nuove iniziative imprenditoriali. Particolarmente consistente è stato il saldo negativo del mezzogiorno (-26.287 Imprese) e del nord-ovest (-20.980 Imprese)." Confcommercio - leggi lo studio integrale

Home Care Premium 2014: il nuovo programma di assistenza domiciliare dell'imps


Progetto di assistenza e supporto rivolto a persone non autosufficienti, familiari di dipendenti/pensionati pubblici. Il progetto, promosso dalla sezione Inps di gestione dei dipendenti pubblici (ex-Inpdap), si colloca nell'ambito delle Attività Sociali rivolte alla famiglia qui il collegamento alla pagina Inps con la spiegazione del progetto: Assistenza domiciliare HCP informazioni utili: - le domande potrenno essere presentate verso maggio (controllare sul sito dell'Inps nella sezione nuovi bandi); - la modalità di presentazione della domanda può essere diretta, on-line, se si ha il PIN dell'Inps, o contattando gli enti che hanno aderito al progetto; - occorre avere l'ISEE valida al momento della domanda; - la persona non autosufficiente (disabile o anziano) deve chiedere di essere iscritto come familiare nella banca dati del dipendente pubblico o del pensionato INPDAP. Il modulo di iscrizione alla banca dati si trova qui: Modulo Banca Dati (in fondo alla pagina nell'area Sezioni di riferimento; (per le modalità di invio della richiesta di iscrizione in banca dati vedere anche Servizi in linea>familiari e altri soggetti); - nella sezione Concorsi welfare>nuovi bandi è possibile verificare l'inserimento del nuovo bando Home care premium 2015; nella sezione Concorsi welfare>bandi scaduti - procedura in corso>Home Care Premium 2014 è possibile trovare l'elenco degli enti (Comuni, Asl, Municipi) che hanno aderito al progetto (attenzione:guardare anche gli aggiornamenti); si può presentare domanda solo se la persona non autosufficiente è residente in uno di essi. 

Nicasio Anzelmo Direttore Artistico del Segesta Festival 2015



Ci complimentiamo con l’amico, regista ed attore Nicasio Anzelmo per l’importante incarico conferitogli da Vito Sciortino, Sindaco di Calatafimi Segesta. L’incarico riguarda la Direzione Artistica del “Segesta Festiva 2015” affidata proprio a Nicasio Anzelmo con Determinazione Sindacale del 23 dicembre 2014, per la “valorizzazione dei luoghi della storia e della tradizione della Città”.
La storia di questa Terra è ricca di eventi, cultura. La nostra storia nasce nel Mediterraneo e da esso si nutre, si alimenta con intensa vivacità di colori, sapori e ritmi che appartengono tanto al Mondo quanto alle nostre anime, le anime del popolo del Mediterraneo. Il Se gesta Festival è uno dei momenti importanti che servono a ricordarci quale sia l’humus in cui le nostre radici affondano per ridarci quella forza e quella tenacia che sono propri del popolo Mediterraneo.
Ernesto Certa
Direttore Editoriale di Voci Libere

Un monito per l'Italia. Il diritto al lavoro non si tocca. 150mila assunzioni: i fondi non ci sono


Per quanto riguarda le 150 mila assunzioni, sono disponibili solo 500 milioni sul miliardo previsto. Pare che il piano di assunzioni non sia a rischio, eppure, questa è la denunzia che arriva dall’On Elena Centemero.

Lo scorso 23 dicembre è stata approvata la Legge di Stabilità, con cui sono stati stanziati i fondi da destinare all’assunzione a tempo indeterminato di 150 mila insegnanti. La cifra prevista ammonta ad un miliardo per il 2015 e a 3 miliardi dal 2016.Gli investimenti previsti non comprendono solo le assunzioni, ma anche la formazione dei docenti e l’alternanza scuola-lavoro, in ottemperanza a quelli che sono i principi contenuti nell’opuscolo de “La Buona Scuola“, dove sono contemplati anche diversi tagli, che riguarderanno, in particolare, le supplenze ATA, il personale delle segreterie, gli esoneri e i semiesoneri e le supplenze brevi. L’On. Centemero, durante una sua recente intervista, ha affermato che la “manovra prevede solo un aumento di tasse, clausole di salvaguardia rischiosissime e nessuna spending review”, aggiungendo anche che “l’assunzione dei precari nella scuola, ad esempio, costerà un miliardo di euro, ma nelle tabelle ufficiali sono disponibili solo 500 milioni di euro. Il resto, chiaramente, lo dovranno pagare i cittadini con ulteriori tasse“.

L’attuazione del piano di assunzione, dunque, dovrebbe essere certa, ma ad essere criticabili sembrano essere le modalità di reperimento dei fondi.

Noi riteniamo che il principio comunque vada applicato anche a tutti gli altri precari italiani sia nel pubblico che nel privato.

A tal riguardo riportiamo integralmente l'art. 4 della Costituzione della Repubblica Italiana che recità così:

"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."

Quindi, a nostro modesto avviso, i precari di tutta Italia, in funzione di quanto sancito dall'art. 4 della Costituzione italiana, non avrebbero neanche bisogno di arrivare ad appellarsi alla Corte di Giustizia Europea per vedersi riconosciuti i loro legittimi diritti, ma i tribunali italiani, se non le leggi ordinarie di questo Paese, dovrebbero sentenziare in tal senso cosa che invece non è ancora avvenuta o quando accade l'avvocatura dello stato si appella alla Consulta su ordine del Governo.

Quindi una situazione di estrema vergogna istutuzionale, morale e civile. Quando la politica non assolve ai propri compiti i cittadini hanno il diritto ed il dovere di provvedere a nuove e più durature garanzie e per fortuna oggi ciò si può attuare anche grazie agli organismi sovrannazionali.

Ernesto Certa
Direttore Editoriale di Voci Libere

"Custodi delle città". Nel 2015 un nuovo movimento socio-formativo

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“Vorrei chiedere, per favore a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo ‘custodi’ della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di 
distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo!"

 (Papa Francesco)

"Tra il dire e il fare: c'è il cominciare".

Sono da anni che sto pensando - con l'incoraggiamento di diverse persone -  di formare UN MOVIMENTO PER MIGLIORARE LA NOSTRA SICILIA E L'ITALIA A PARTIRE DALLE CITTA' IN CUI VIVIAMO.

Appena raccoglieremo le prime 25 adesioni formalizzeremo lo statuto che avrà come primo ambito di responsabilità le diverse comunità cittadine a cominciare da quelle della Sicilia occidentale. 

Il movimento socio-formativo"Custodi delle città" avrà  4 piste di azione e riflessione sistematica: SALUTE, SOLIDARIETA', SICUREZZA, SCIENZE SOCIALI. Donne e uomini di ogni città d'Italia che s'impegnano,  in maniera organizzata e sinergica,   a condividere concretamente (almeno 10 euro al mese!), a studiare le questioni e problematiche sociali, ad agire consapevolmente e costantemente per la giustizia e per prepararsi ad essere presenti con efficacia, serietà e onestà nelle istituzioni pubbliche .

Dobbiamo dire BASTA ai lamenti sterili, agli sfoghi "amari" e solo distruttivi, ai discorsi da salotto, "alle mani in mano", ai diversi politicanti arroganti e incompetenti, al "fuoco amico" di chi ci appare vicino e compagno di viaggio, ma che che in realtà "sparla" e agisce solo per "remare contro".

Sono persuaso che i'imminente anno 2015 sarà quello giusto per ripartire con fiducia e impegno personale e creativo!

Chi è interessato a partecipare e collaborare si faccia sentire.... (tel. 393.9114018 - francesco.std@gmail.com)

don Francesco Fiorino (cittadino e prete d'Italia)


In mostra a Palermo una teca vuota


E’ in mostra a Palermo una teca vuota al Palazzo trecentesco Barlotta Principi di San Giuseppe. E’ un’opera dell’artista Mr. Richichi che pare voglia essere un monito per il mondo dell’arte palermitano per l’anno appena in arrivo. Richichi infatti ha dichiarato: “Le persone sono troppo impegnate a star dietro alle dinamiche del sistema dell’arte, ma chi si interessa davvero di arte?”, affermando poi: “Penso che le persone dovrebbero esporre nelle loro case delle teche vuote.” Sembra sia questa la ragione alla
base del lavoro dell’artista che poco tempo prima si era presentato dal suo curatore con la teca del chiodo sull’aereo e, dopo aver aperto la teca, aveva estratto il chiodo affermando: “il chiodo è l’arte, la teca è il sistema dell’arte, vendi il sistema”. E così alla mostra-mercato di Palazzo Barlotta è stata posta in vendita la teca vuota ma al solo costo di produzione della teca perché come ha spiegato Mr. Richichi: “La teca è inutile, è l’arte che da valore alla teca non il contrario”. Tuttavia, Richichi ha precisato di non essere contro al sistema dell’arte ma per un’evoluzione di questo, chiarificando così la discussione che intende sollevare: “Ogni giorno nella realtà nasce e muore un’opera d’arte, una performance e nessuno se ne accorge. In questo Paese ci sono degli artisti che hanno raggiunto i massimi vertici della società eppure pochissimi se ne accorgono, soggetti la cui attività è del tutto ignorata dal sistema dell’arte perché attivi in altri settori ma il cui valore artistico è indiscutibile. Ebbene, io penso che oggi si debba puntare il dito verso quelle realtà e mostrare alla società le forme occulte dell’arte.”

Detenuto appicca incendio in cella, 3 agenti intossicati


Tre agenti di polizia penitenziaria, in servizio nelle carceri "San Giuliano" di Trapani, sono rimasti intossicati per il fumo sprigionatosi da un incendio appiccato, all'interno di una 
cella, da un detenuto. Il recluso è rimasto illeso, grazie all'intervento degli agenti.

I tre, in via precauzionale, sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani. La Uilpa penitenziari regionale ha espresso soddisfazione per la "professionalità" mostrata dagli operatori.

Nella stessa struttura, un mese fa, l'intervento di un agente della polizia penitenziaria salvò la vita di un detenuto di 32 anni che nel corso della notte aveva tentato il suicidio impiccandosi nella propria cella. Anche in quel caso la denuncia era arrivata da Gioacchino Veneziano, segretario generale Uil-pa Trapani e coordinatore regionale Uil-pa Penitenziari.

Il detenuto si trovava nella sezione Isolamento. Dopo essere stato soccorso è stato ricoverato nell'infermeria del carcere per valutare le sue condizioni fisiche.

[fonte: GdS]

Pubblicata all’albo pretorio online del Comune, la procedura aperta per l’affidamento del servizio di “Cattura dei cani randagi, trasferimento presso un rifugio autorizzato, ricovero, mantenimento e cure sanitarie/veterinarie per l’anno 2015"



Pubblicata all’albo pretorio online del Comune, la procedura aperta per l’affidamento del servizio di “Cattura dei cani randagi, trasferimento presso un rifugio autorizzato, ricovero, mantenimento e cure sanitarie/veterinarie per l’anno 2015".

Il servizio riguarda 95 interventi. L’importo a base d’asta soggetto a ribasso è di € 191.114,00 escluso Iva. Le offerte vanno presentate entro e non oltre le ore 13 del 21 gennaio 2015. Possono concorrere all’aggiudicazione del servizio le imprese iscritte alla Camera di Commercio per l’attività corrispondente al servizio da espletare, nonché l’abilitazione al servizio ed iscrizione all’albo regionale di cui all’articolo 19 della legge regionale 15/2000 relativo alla gestione rifugi privati per cani.

Mazara. Dall’esempio dei “giusti di Sicilia” alla progettualità effettiva per la legalità e lo sviluppo

MAZARA DEL VALLO. E’ trascorso già un anno da quando nel Seminario vescovile di Mazara del Vallo è stato inaugurato il Centro socio-educativo “I giusti di Sicilia”. Un “ambiente” in cui il visitatore (studente, turista o cittadino locale) viene condotto alla scoperta di alcuni personaggi (ad oggi 34), noti e meno noti, della storia di Sicilia dall’Unità d’Italia ai giorni nostri. Un viaggio in cui si intersecano elementi tradizionali e multimediali, organizzato in un ambiente molto suggestivo dal punto di vista artistico, quale i locali del piano terra del Seminario vescovile. L’obiettivo fondamentale è non perdere la memoria e la testimonianza civile e cristiana, anzi tramandarla e così far conoscere ai giovani d’oggi – e non solo a loro – chi erano e chi sono persone quali don Luigi Sturzo, Giorgio La Pira, Leonardo Sciascia, Pio La Torre, Paolo Borsellino, don Pino Puglisi, Rosario Livatino, il cardinale Salvatore Pappalardo, mons. Cataldo Naro, padre Giovanni Salerno, i giovani di Addiopizzo, Margherita Asta e Calogero Germana e tanti altri. Un “traguardo” del Centro è di arrivare a presentare e attualizzare l’impegno culturale e solidale di ben 100 “giusti di Sicilia”. Dalla conoscenza di siciliani e siciliane che hanno dedicato e dedicano la loro vita ad essere “utili” per la “salvezza” e il progresso morale e materiale degli altri, è sorto il progetto attuale “I giusti di Sicilia” per i talenti e delizie siciliane che è stato presentato ieri (lunedì 21 dicembre 2014) e che ha avuto il sostegno della Fondazione Vodafone Italia e della Fondazione Con il Sud e di qualche altro privato.

Obiettivi del progetto sono – in estrema sintesi – di promuovere la cultura della legalità e lo sviluppo del territorio secondo modelli sostenibili. Questo in particolare significa aiutare i nostri giovani a far fruttare i propri “talenti” nella nostra terra di Sicilia, sostenendo un sistema e una cultura meritocratica e solidale che sappia opporsi a logiche clientelari ed individualistiche. La nostra Sicilia, ancora “ferita” da sprechi, corruzione e mentalità mafiosa, ha le risorse umane e le potenzialità ambientali per riprendere un cammino di sviluppo serio e coinvolgente. Due sono quindi le prospettive di questa iniziativa: una educativa e una di progettualità effettiva. La seconda prevede l’allestimento di uno “spazio” permanente per raccogliere e valorizzare le idee, i progetti e le tesi di laurea dei giovani siciliani riguardanti tematiche innovative e sostenibili (per es. agricoltura biologica e trasformazione dei prodotti agricoli, energie rinnovabili, gestione rinnovata dei beni confiscati alla mafia, turismo responsabile) e un vero “negozio di delizie siciliane” che diffonda e promuova anche i prodotti culturali della gente di Sicilia (libri, musica, opere teatrali, realizzazioni pittoriche e multimediali). Altro scopo sarà quello di favorire l’immissione nel mercato locale dei prodotti coltivati nei terreni sequestrati e confiscati alla mafia e di organizzare periodicamente, con il contributo della Fondazione San Vito Onlus, il “tour della legalità” che prevede la visita dei beni confiscati alla mafia gestiti dalla Fondazione San Vito e da altri Enti.

Si auspica che in questo “percorso” socio-educativo-economico concreto e visibile (si assumeranno presto due giovani donne per almeno un anno) ci vengano incontro la politica e le istituzioni locali e regionali, ma pure cittadini attivi ed Enti privati che – non solo a parole – credono nella pratica della solidarietà e nella fede cristiana vissuta nella condivisione e nella responsabile e creativa ricerca del bene comune.

Don Francesco Fiorino, rettore del Seminario vescovile di Mazara del Vallo tel. 393.9114018

L'allarme dei pescatori di Mazara: "I relitti degli scafisti tagliano le reti"

I natanti utilizzati dagli scafisti vanno alla deriva e affondano facendo rimanere impigliate le reti.




Mazara - Sicurezza in mare e la protesta corre via radio. I barconi utilizzati dagli scafisti, dopo lo sbarco degli immigrati, spesso vanno alla deriva ed affondano facendo rimanere impigliate le reti e le attrezzature da pesca. Vittime i pescherecci di Mazara 
che solcano il Canale di Sicilia in lungo e il largo, zone di mare in cui si inoltrano i barconi pieni di migranti. "Protestiamo perché non c'è vigilanza, siamo abbandonati - dice Matteo Gancitano. Così non si può andare avanti. Si spendono molti soldi per comprare nuove reti ed attrezzature. Ma chi ci paga questi danni?" I danni, per l'equipaggio del peschereccio e dell'armatore, sono enormi. Secondo il tipo e la grandezza dell' imbarcazione rinnovare le reti costa dalle 5 mila alle 20 mila euro. E poi c'è un altro problema, forse anche più serio.

La sicurezza in mare che diventa così per gli equipaggi dei pescherecci mazaresi, che si inoltrano nel Canale da Lampedusa a Capo Bon, uno dei punti fondamentali della protesta attraverso il passa parola via radio per affrontare i temi della grave crisi che investe il comparto ittico, acuiti proprio dai problemi della sicurezza in navigazione che derivano spesso dalla drammatica vicenda dei 'barconi della speranza' che attraversano quelle zone di mare dove transitano i pescherecci mazaresi i cui equipaggi continuano ad essere protagonisti nelle operazioni di salvataggio. La flotta peschereccia di Mazara del Vallo ha sempre dimostrato, e vuole continuare a dimostrare, grande spirito solidaristico nei confronti degli immigrati che sfuggono da fame, guerre e disperazione, ma chiedono alle Autorità di affrontare e risolvere il problema e chiedono assistenza e maggiore vigilanza.

[fonte: GdS - Salvatore Giacalone]

Mazara del Vallo, la pesca del gambero rosso non conosce crisi

 
Mazara - Il ricavo complessivo si aggira intorno a 40 milioni di euro, oltre il 60% dei ricavi dei pescherecci di Mazara. I calcoli li fanno i marittimi, gli armatori e i commercianti e sono calcoli semplici e approssimativi ma dentro vi sono delle verità
incontestabili. "Inutile pescare qualità di pesci che danno poco reddito o non ne danno - spiega Luigi Giacalone, marittimo di 42 anni, sposato con figli, che è a bordo dei pescherecci quando di anni ne aveva 18. Triglie, merluzzi, polipi, etc. - dice - hanno un buon mercato ma bisognerebbe pescarne in quantità industriale, invece con il gambero rosso la storia è diversa. Per noi è l'oro del mare".

Ed è questo crostaceo che ancora tiene in piedi la marineria. Quella dei pescherecci di grosso tonnellaggio è diventata ormai una pesca 'monospecifica', come dicono gli esperti, orientata, cioè, solo sulla cattura di questo crostaceo, anzi, di 'Sua Maestà', il gambero rosso, piatto ricercato, prelibato e consumato in tanti modi. Ovviamente, anche crudo. E' una specie cosmopolita, che vive in tante aree marine del mondo. Anche se sembra essere presente in abbondanza nell'oceano Atlantico occidentale e nel Mediterraneo. Viene pescato in fondali fangosi tra i 300 e gli 800 metri. La marineria che si è specializzata in questo tipo di pesca è, appunto, quella di Mazara del Vallo. E’ l’unico caso di pesca industriale italiana. Il gambero rosso si pesca con le reti a strascico. La cattura di questo crostaceo per l’economia ittica, è centrale. La pesca viene praticata quasi tutto l’anno, anche se le catture più rilevanti, sotto il profilo quantitativo, si hanno nella tarda primavera e in estate. “Sono cresciuti - come per quasi tutte le altre tipologie di pesca - i costi di produzione, osserva Luigi Giacalone. Un effetto legato al costo sempre più proibitivo dei carburanti ma il gambero rosso c’è anche se le zone di mare dove pescarlo si restringono sempre più. Forse potrebbe essere arrivato il momento per una riflessione sulle energie alternative. Secondo me, uno studio sulle possibili energie diverse dal classico consumo di idrocarburi, andrebbe fatto”. Potrebbe rappresentare una bella scoperta. Gli ultimi dati ci dicono che la quantità di questo crostaceo pescata in un anno ammonta a circa 1.800 tonnellate. Oggi, la quasi totalità del gambero rosso pescato dai pescherecci del Compartimento marittimo di Mazara, viene congelato direttamente e bordo. Il ghiaccio ha sempre accompagnato la pesca di questo crostaceo. Ma oggi la tecnica di surgelamento del gambero rosso si è particolarmente affinata. Questo garantisce ai consumatori un prodotto che mantiene intatte le proprie caratteristiche organolettiche. Prima di essere congelato a bordo in cassette da 2 kg, il gambero rosso viene suddiviso per taglia o “scelta”. A seconda delle dimensioni del crostaceo, si hanno cassette di I, II, III e IV “scelta”. Come molti altri crostacei il gambero rosso (ma anche il gambero bianco) subisce un annerimento di alcune parti. Per evitare questo fenomeno un tempo veniva usato l`E223 (metabisolfito di sodio): un prodotto che, quando usato in eccesso (cosa che avveniva spesso), conferiva un caratteristico odore non esattamente gradevole. Oggi il metabisolfito di sodio viene sostituito da prodotti inodori che rispettano di più la nostra salute.

[fonte: GdS - Salvatore Giacalone]

Il Vescovo ai politici: «Questo Natale? Sia potenzialmente “illimitato”….aprite il vostro cuore all’altro»

Mazara - La sapienza, il riconoscimento dei propri limiti e, immancabilmente, la responsabilità del proprio ruolo sulla strada del bene comune. Questi i temi toccati dal Vescovo monsignor Domenico Mogavero nel consueto ritiro di Natale con gli amministratori locali, tenutosi presso la parrocchia Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù di Mazara del Vallo, su iniziativa 
dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del Creato, guidato da don Edoardo Bonacasa. A partecipare sindaci, vice sindaci, assessori, presidenti dei consigli comunali e consiglieri, in rappresentanza dei tredici comuni della Diocesi. Alla riflessione del Vescovo sono seguiti gli interventi di alcuni politici.

«Bisogna porre più attenzione alle persone – ha detto il sindaco di Salemi, Domenico Venuti – più umanizzazione nei rapporti per così recuperare valori dispersi in questo momento di crisi non soltanto economica ma anche di valori». Di difficoltà nel far fronte ai sempre più crescenti bisogni della gente ha parlato il sindaco di Castelvetrano Felice Errante che ha spiegato come «ci sono momenti in cui cerco la solitudine, evitando, paradossalmente, il confronto con la gente che chiede e che, spesso, il pubblico, quindi l’amministrazione comunale con le leggi e le regole in vigore, non riesce a dare risposte concrete».

Alle riflessioni conclusive è intervenuto anche l’onorevole Baldo Gucciardi: «È necessario per la politica recuperare l’etica – ha detto il parlamentare siciliano, capogruppo Pd all’Ars – la politica vuota di contenuti esprime mediocrità. È necessario che almeno, si recuperi l’idealità dell’impegno civile e sociale da tradurre in impegno politico. Ritornare a rieducarci e a fare della politica uno strumento di educazione».

A conclusione del ritiro la riflessione del Vescovo: «Il limite di ognuno di noi è autoconsapevolezza, ha detto monsignor Mogavero. Il limite non è una considerazione di freno ma deve essere una molla affinché ci dia la forza di superarlo» ha detto ancora il Vescovo prendendo come esempi diversamente abili che sono riusciti brillantemente a superare l’handicap e dandoci esempi di vita vera. «Quello che vi auguro – ha detto ancora il Vescovo alla platea di amministratori locali – è un Natale che sia potenzialmente illimitato, cioè dove il vostro cuore si possa aprire all’altro. Dobbiamo mettere in gioco la nostra umanità affinché sia luogo divino attraverso l’amore».

(nella foto: Il Vescovo con gli amministratori locali che hanno partecipato al Ritiro di Natale.)

[fonte: Diocesi di Mazara]

L'AGONIA DI CORSO UMBERTO A MAZARA DEL VALLO

Sono ormai circa 5 o 6 anni che corso Umberto a Mazara del Vallo è zona a traffico limitato, praticamente è aperta solo in orario di apertura e chiusura delle scuole del centro cittadino. Chi scrive è sempre vissuto in corso Umberto e certamente non ama la frenesia ed il caos del traffico, ma bisogna pure dire che il centro poco a poco sta rassomigliando sempre più ad una di quelle città morte del lontano ovest statunitense.
Sarà la pesante crisi economica, sarà l'elevata imposizione fiscale nazionale e del comune di Mazara del Vallo, ma la realtà sta nei fatti, la città lentamente ed inesorabilmente sta muorendo come se fosse vittima di uno spietato medico che pratica l'eutanasia morale, civile ed economica del territorio, dei cittadini e del territorio.
Le responsabilità di chi sono? La domanda la rivolgiamo ai cittadini e non pretendiamo di dare risposte perchè non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo. Le risposte se le devono dare i cittadini sovrani che di volta in volta scelgono e decidono quale sia il bene ed il male per se, per i loro figli e per il futuro di tutta la città.
Ecco, siamo alle porte del 2015, a Milano si svolgerà finalmente l'Expo, mentre in altri posti d'Italia imperversa il sottobosco culturale, sociale, morale, civile e politico; il resto del Paese Italia è investito dal nulla più assoluto, da qualche parte vengono fuori le pesanti sacche che vedono l'intreccio perverso tra mafia, politica ed economia, da altre parti di questa Italietta raffazzonata invece questo circolo vizioso tarda a venir fuori e di questo sicuramente ci dobbiamo chiedere il perché?
Ma ritorniamo alla nostra corso Umberto per dire che qui siamo cresciuti e qui certamente vogliamo rimanere, impegandoci per un domani migliore, per una città aperta e moderna, per un luogo dove i nostri figli possano trovare lavoro e faniglia, dove in una frase moderna ed attuale insomma la persona umana riesca ad ottenere il raggiungimento di ciò che oggi viene in modo sintetico e risolutivo definito come "il diritto alla felicità". Un diritto che deve essere scevro da condizionamenti perchè tutti per costituzione abbiamo diritto alla salute, diritto all'istruzione ed alla formazione professionale, diritto al lavoro, ma soprattutto abbiamo il dovere di contribuire secondo le proprie attitudini e possibilità allo sviluppo del Paese, alla ricerca morale, scientifica, economica e culturale. Questo è il luogo do voglio che mio figlio Rolando Certa cresca e si formi e per questo spero che tutti abbiano la voglia di contribuire, ognuno per il proprio ruolo, funzione e competenza, partendo innanzitutto dalla condizione di persona umana e di cittdino sovrano e libero di scegliere il proprio "destino".
A noi che ancora un po' di dignità è rimasta, a chi crede ancora nel futuro, a chi pensa che domani il sole sorgerà ancora, non resta altro che rimanere sulla riva del fiume, di questo quasi morto ed inquinato fiume, aspettando che tutto ciò che è effimero ci passi innanzi trascinato via dalla corrente di quel fiume che se pur morto per sua natura è inesorabile come la corrente che ne determina il suo corso.
Ernesto Certa
Direttore Editoriale Voci Libere

MAZARA, IN UN ANNO DEMOLITI 28 PESCHERECCI, IL CNR, COSÌ LA PESCA PUO` FRONTEGGIARE LA CRISI

“Nella marineria di Mazara del Vallo negli ultimi 5 anni si sono persi circa 1500 posti di lavoro a causa dei natanti demoliti e, conseguentemente, dell’ indotto”. Lo afferma il sindacalista della Uila Uil Tomaso Macaddino che annuncia per il prossimo 20 dicembre un convegno, organizzato dal sindacato, che affronterà le tematiche relative alla crisi e alla sicurezza a bordo dei pescherecci. La crisi della pesca coinvolge la città, si riflette sul tessuto economico e paralizza molte attività, come il commercio e le attività artigianali in primo luogo. In città chiudono negozi e botteghe, la disoccupazione nel terziario è a vista d’occhio. Basta fare una passeggiata in corso Umberto, il salotto della citta, per notare le decine di saracinesche abbassate. Anche le commesse dei negozi che sopravvivono, con stipendi part time, vengono licenziate. Eppure, di fronte a questo quadro disarmante, i pescatori di Mazara ogni giorno garantiscono l`approvvigionamento di pesce fresco di qualità, sono pescatori di professione, che oggi vivono un presente pieno di incertezze e contraddizioni, bisognoso di un profondo ripensamento, per la stessa sopravvivenza dell`attività. A far soffrire il settore, il caro gasolio, le nuove tabelle d`armamento per i pescherecci e, non ultimo, la diminuzione del pescato. Sono problemi assillanti che vivono ogni giorno i marittimi che non sanno più a quale santo votarsi per uscire dalla crisi. Alcuni hanno già valicato i confini italiani e nordafricani, da marinai o armatori con i loro pescherecci e si sono inoltrati nel mare della Grecia, di Cipro ed anche più giù, alla ricerca di pesce pregiato per restare nel mercato. Come uscire dalla crisi? "Nel Mediterraneo - spiega Sergio Vitale dell`Istituto per l`ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr di Mazara del Vallo – molto complesso da tempo immemorabile la pesca costituisce uno degli elementi". La sfida che si è aperta da qualche anno è tra il mondo scientifico e quello dei pescatori, che devono convivere se vogliono sopravvivere. Sembra che dopo un`iniziale diffidenza, tra i pescatori e i ricercatori si sia sviluppata una fase di collaborazione. Questo scambio di esperienze e conoscenze consente di assicurare le giuste risposte agli obiettivi di crescita, nel rispetto della conservazione degli ecosistemi marini e della sostenibilità, anche economica, dell`attività di pesca. Nuovi strumenti e metodologie sono in fase di sviluppo per migliorare le capacità di osservazione e di modellizzazione del sistema. “Nonostante le aumentate conoscenze sullo stato e la dinamica degli stock ittici, il livello di sfruttamento nei mari italiani risulta ancora eccessivo rispetto alle capacità produttive", aggiunge Fabio Fiorentino dell`Iamc-Cnr di Mazara del Vallo. "In particolare, il grande sviluppo tecnologico degli ultimi decenni (Global positioningsystem-Gps, ecoscandagli e apparecchiature per la stima della biomassa in mare) se da un lato ha fornito ai ricercatori nuovi mezzi utili ed efficaci sulla sostenibilità delle attività di pesca, dall`altro ha favorito un incremento delle potenzialità di cattura da parte degli operatori". Nel campo dell`innovazione tecnologica, l`Istituto di Mazara e di Capo Granitola è impegnato in diverse attività tra cui: il programma nazionale di raccolta dati alieutici, il progetto “Bandiera Ritmare”, quello per il Mezzogiorno “Ssd Pesca” e “Teseo”. La sfida consiste, quindi, nell`indirizzare la tecnologia verso l`intera filiera `dal mare alla tavola`.

(Fonte: Gds - Salvatore Giacalone)

Tempo Italia: weekend instabile. L'Immacolata porta freddo e neve

Tempo instabile fino al week-end ad opera di una circolazione di bassa pressione che si letteralmente fermata sul bacino del Mediterraneo. Le regioni più penalizzate saranno quelle del Centro Sud mentre al Nord le precipitazioni saranno più scarse mentre da domenica è previsto un miglioramento. Clicca qui per i dettagli.
meteo dell'Immacolata sarà influenzato dalla discesa di un nucleo di aria polare;lunedì sera si formerà una bassa pressione sul Tirreno in spostamento verso Sud Est. Porterà tra lunedì e mercoledì una nuova ondata di maltempo ma che sarà più incisiva al Centro Sud. La perturbazione invece avrà effetti modestia al Nord. Clicca qui per i dettagli
Tornerà la neve in appennino a quote interessanti, a tratti anche sotto gli 800-1000m sul medio versante adriatico.Clicca qui per i dettagli
Temperature in netto calo ma nessuna ondata di gelo in arrivo; sarà solo una irruzione di aria fredda che dovrebbe essere normale in questo periodo. Ci sarà di sicuro un sostanziale abbassamento delle temperature con queste che si riporteranno nelle medie o poco sotto.Clicca qui per i dettagli

INDIA: RAPPORTO CHOC, PSICOLABILI VITTIME DI STUPRI


5 dicembre 2014 By Viviana Pizzi

Donne con disturbi mentali in India sono vittime di abusi sessualie “trattate peggio degli animali”. Lo denuncia nuovo rapporto di Human Rights Watchpresentato a New Delhi e basato su circa 200 interviste nei manicomi di sei città. “Donne e ragazze – ha detto l’autrice dello studio di 106 pagine intitolato ‘Treated Worse than Animals (Trattate peggio degli animali) – sono abbandonate negli ospedali psichiatrici dalle famiglie o dalla polizia. Una volta rinchiuse, vivono in completo isolamento e spesso sottoposte a violenze sessuali senza la possibilità di fare valere i loro diritti”.

Fonte: www.unavoceperledonne.it

MAZARA, I CARABINIERI ARRESTANO QUATTRO RAPINATORI


Erano le ore ore 06:10 di domenica mattina quando un operatore di turno del consorzio SEA Ambiente di Mazara del Vallo si è recato a bordo di una macchina operatrice per la pulitura delle strade presso il deposito di Mazara Due per rifornirsi di acqua e proseguire con il suo lavoro di pulitura delle strade. Dopo aver effettuato le operazioni di carico l’operatore si è visto circondare da quattro individui, tutti a volto scoperto e giunti a bordo di un unico ciclomotore di colore nero. A quel punto gli eventi si sono susseguiti senza sosta. I malviventi, infatti, dapprima con fare minaccioso e successivamente con insensata violenza, dopo essere saliti a bordo del mezzo lo hanno costretto a percorrere un breve tratto di strada per poi sottrargli il mezzo da lavoro. Diversi pugni al volto e un referto medico attestante 10 giorni di prognosi. Nonostante le percosse subite e poco dopo essersi guadagnato la fuga dai suoi aggressori, l’operaore riusciva a richiedere aiuto al locale Comando Compagnia Carabinieri che prontamente inviava sul posto un equipaggio della dipendente Aliquota Radiomobile. Proprio dopo pochi minuti dalla richiesta di intervento, i militari operanti notavano la presenza di quattro giovani individui a bordo del medesimo ciclomotore nero indicato dalla vittima. I quattro venivano immediatamente fermati dai due militari dell’Arma a bordo dell’Autoradio. Gli immediati controlli sul posto hanno tra l’altro permesso di rinvenire in tasca di uno dei sospettati un coltello “a scatto”, rientrante tra le armi proprie di cui è vietato il porto. I quattro ragazzi fermati, accompagnati in caserma, venivano riconosciuti dall’operatore della SEA Ambiente. L’esposizione dei fatti in denuncia e l’esatta descrizione dei propri aggressori hanno, infine, fatto scattare le manette nei confronti di E.G. (24 anni), M.C. (18 anni), P.G. (20 anni) e A.I. (20 anni) con la pesante accusa di rapina aggravata in concorso, lesioni personali, danneggiamento e violenza privata. I successivi accertamenti hanno, infine, permesso di rinvenire il mezzo di lavoro oggetto della rapina, abbandonato in un campo e tra l’altro reso inservibile per i diversi danni riportati.

Le prove schiaccianti raccolte dagli inquirenti hanno portato due degli arrestati a confessare le proprie responsabilità nel corso dell’udienza di convalida. Al termine della stessa E.G. è stato condotto agli arresti domiciliari, mentre i restanti tre individui sono stati sottoposti all’obbligo di dimora.

L’Aliquota Radiomobile, che ha effettuato gli arresti dei quattro, è quel reparto preposto all’attività preventiva (e se del caso repressiva) di ogni Comando Compagnia dell’Arma dei Carabinieri, presente 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 al servizio del cittadino e della comunità.

(Fonte comunicato: Carabinieri di Mazara del Vallo)

Legambiente, ecco la mappa del rischi


ROMA - Centododici gravi fenomeni meteorologici dal 2010 ad oggi hanno provocato pesanti danni al territorio urbano italiano: 30 casi di allagamenti da piogge intense, 32 casi di danni alle infrastrutture con 29 giorni di stop a metropolitane e treni urbani, 8 casi di danni al patrimonio storico, 20 casi provocati da trombe d'aria, 25 eventi causati da esondazioni fluviali, numerosi feriti e ben 138 vittime". In concomitanza con la Cop 20, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima di Lima, in Perù, Legambiente presenta la mappa del rischio climatico nelle città italiane, con l'obiettivo di capire dove e come l'intensità e l'andamento delle piogge, gli episodi di trombe d'aria e delle ondate di calore, che stanno assumendo caratteri nuovi e andranno ad aumentare a causa dei cambiamenti climatici, hanno provocato impatti significativi nel paese focalizzando l'attenzione sulle città.

"Non è, infatti, continuando a intubare o deviare i fiumi, ad alzare argini o asfaltare altre aree urbane che riusciremo a dare risposta a nuovi equilibri climatici e ecologici complessi, che hanno bisogno di approcci diversi e di strategie di adattamento capaci di ripensare le politiche urbanistiche e infrastrutturali. E' proprio in questa direzione- rileva Legambiente- che vanno le politiche comunitarie e i piani clima delle città europee, è ora che anche l'italia e le sue città si muovano in questa direzione". "Proprio le aree urbane devono diventare oggi la priorità di politiche che tengano assieme prevenzione del dissesto idrogeologico e adattamento ai cambiamenti climatici- dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini- politiche che attualmente viaggiano completamente separate e seppure il tema del dissesto è affrontato oggi da una task force presso la presidenza del consiglio, il cambiamento nella dimensione dei fenomeni climatici è tale da far apparire inadeguata anche questa impostazione. Ancora nulla si sta muovendo per arrivare all'approvazione del piano nazionale, ossia lo strumento che dovrebbe finalmente permettere di passare dagli obiettivi generali agli interventi concreti utilizzando anche la spesa dei fondi europei da parte delle regioni che, ricordiamolo, nella programmazione 2014-2020 sono rilevanti per questo tipo di interventi, ma che rischiano, in assenza di chiari obiettivi e di una attenta regia di rimanere inutilizzati".

La mappa del rischio climatico di Legambiente è nata proprio con l'obiettivo di raccogliere attraverso uno strumento interattivo e periodicamente aggiornato le informazioni sui danni provocati in italia dai fenomeni climatici dal 2010 ad oggi, con particolare attenzione alle città. Nella mappatura, ad ogni episodio sono associate informazioni che riguardano sia i danni che riferimenti e materiali riferiti a episodi precedenti già avvenuti nel comune, in modo di contribuire a chiarire i caratteri e l'entità degli impatti provocati, individuare le aree a maggior rischio, registrare dove e come i fenomeni si ripetono con maggiore frequenza e analizzare gli impatti provocati per cominciare ad evidenziare, laddove possibile, il rapporto tra accelerazione dei processi climatici e problematiche legate a fattori insediativi o infrastrutturali nel territorio italiano.

Fonte La Repubblica.

Meteo Italia: piogge fino al weekend. Più freddo per l'Immacolata

Il tempo rimarrà ancora instabile su gran parte d'Italia per alcuni giorni. Colpa di una circolazione di bassa pressione che porterà delle precipitazioni qua e là un po' ovunque. Giovedì avremo una recrudescenza delle precipitazioni soprattutto al Centro Nord. Qui i dettagli.
Nel week-end dell'Immacolata il maltempo si concentrerà al Centro Sudmentre al Nord e sull'Alto Tirreno andrà meglio con ampie schiarite. Lunedì dell'Immacolata situazione quasi simile con precipitazioni al Sud e sulle Adriatiche ed un clima più freddo per venti in rinforzo di Bora e Tramontana. Qui i dettagli.
La caratteristica saliente del mese di Dicembre sarà il graduale smorzamento del caldo degli ultimi tempi ad opera di impulsi freddi in arrivo dal Nord Atlantico. Qui i dettagli

Maltempo, Diramato Nuovo Allerta Meteo


PER LA GIORNATA DI DOMANI, MERCOLEDÌ 03 DICEMBRE 2014:

MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO LOCALIZZATO SU:
LAZIO: Bacini Costieri Nord, Bacini Costieri Sud, Roma, Bacino del Liri;
SARDEGNA: Iglesiente, Bacino del Tirso, Bacini Montevecchio-Pischilappiu, Gallura, Campidano, Bacini Flumendosa-Flumineddu, Logudoro;

ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO DIFFUSO SU:
EMILIA ROMAGNA: Pianura di Bologna e Ferrara, Pianura di Parma e Piacenza, Pianura di Modena e Reggio Emilia;
LOMBARDIA: Pianura Occidentale;
UMBRIA: Medio Tevere, Chiani Paglia, Trasimeno Nestore;
VENETO: Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige;

ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO LOCALIZZATO SU:
ABRUZZO: Marsica, Bacino Alto del Sangro, Bacino dell’Aterno;
BASILICATA: Bacini Agri-Sinni, Bacini Basento-Bradano, Bacino dell’Ofanto;
CAMPANIA: Basso Cilento, Piana Campana, Napoli e Isole, Area Vesuviana, Tusciano, Alto Sele, Penisola Sorrentino – Amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini, Alto Volturno, Matese, Piana del Sele, Alto Cilento;
LAZIO: Bacino Medio Tevere, Aniene, Appennino di Rieti;
LOMBARDIA: Garda – Valcamonica, Oltrepò Pavese, Nordovest, Prealpi Centrali;
MARCHE: Pianura Marchigiana Settentrionale, Appennino Marchigiano Settentrionale;
MOLISE: Frentani-Sannio Matese, Alto Volturno – Medio Sangro;
PUGLIA: Gargano, Salento, Puglia Centrale Adriatica, Subappennino Dauno, Bacini del Lato e del Lenne, Basso Fortore, Puglia Centrale Bradanica, Tavoliere, Basso ofanto;
TOSCANA: Cecina, Albegna, Cornia, Isole, Bruna, Fiora;
UMBRIA: Alto Tevere, Chiascio Topino Marroggia, Nera Corno;

LOMBARDIA: l’ordinaria criticità sulla zona di allerta Oltrepo’ Pavese è da intendersi anche per Temporali Forti.

Fonte: Dipartimento della Protezione Civile

Petrosino. E' morta Desirè. Aveva 13 mesi


Petrosino -Non ce l'ha fatta la piccola Desirè, la bambina di tredici mesi coinvolta la scorsa settimana in un terribile incidente stradale a Petrosino. in cui ha perso la vita la mamma Valentina Zerilli al sesto mese di gravidanza.
E' morta la piccola che era ricoverata in prognosi riservata all'ospedale dei Bambini Di Cristina di Palermo. Lì era arrivata subito dopo il tragico schianto in elisoccorso. Nell'impatto la bambina era andata in arresto cardiaco ed è stata rianimata sul posto. Le sue condizioni però sono rimaste gravi. E oggi si è spenta. A darne notizia è stato il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, che già nei giorni scorsi è andato a trovare la bambina all'ospedale di Palermo. Si spegne la piccola Desirè dopo una settimana dall'incidente in cui ha perso la vita la mamma, Valentina Zerilli, di 28 anni, che era incinta di sei mesi.

[fonte: www.tp24.it]