VERSO IL PATTO DEI DEMOCRATICI PER LE RIFORME (PDR)

Il 25 Giugno si è tenuto a Palermo, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, un convegno, organizzato dal Deputato Regionale Pippo Gianni sui temi delle norme dello Statuto Autonomistico che regolano la complessa materia del reperimento delle risorse necessarie al soddisfacimento del fabbisogno economico della Regione.
Si tratta, principalmente degli articoli 36, 37 e 38 dello Statuto, che, ricordiamolo, ha valenza costituzionale, essendo stato recepito dalla Carta fondamentale della Repubblica Italiana con la legge costituzionale n. 2 del 1948. Al convegno hanno preso parte, in qualità di relatori, autorevoli economisti ed esperti di materie giuridiche, oltre, ovviamente, a numerosi deputati regionali, sia del Gruppo dei Democratici Riformisti, che di altri Gruppi Politici. Tutti i relatori, hanno messo in evidenza il paradosso secondo il quale, la Sicilia, additata spesso come "palla al piede" della Nazione, abbia, in realtà, potenzialità economiche straordinarie, se solo potesse contare sulle risorse derivanti dalle imposte generate dalle attività economiche svolte in Sicilia dai grandi gruppi del settore petrolchimico, bancario, assicurativo e della grande distribuzione, che hanno sede legale al di fuori dell'Isola. Imposte che, secondo la previsione dell'art. 37 dello Statuto, competono alla Regione Sicilia e, dai suoi organi debbono essere riscosse. Norma sin qui disattesa, sebbene di rango costituzionale e, che, se applicata durante gli oltre sessanta anni di vigenza dello Statuto, avrebbe consentito alla Regione Sicilia di disporre di ingenti risorse economiche da destinare allo sviluppo del suo territorio e della sua popolazione.
Si tratta di temi di grande rilevanza, sui quali ritorneremo in seguito, approfonditamente, in quanto punti programmatici irrinunciabili del nostro movimento.
A margine del convegno, si è svolta una conferenza stampa di presentazione del nuovo soggetto politico che nasce dall'esperienza dei Democratici Riformisti per la Sicilia e si evolve nel Patto dei Democratici per le Riforme ( PDR ). Presenti il coordinatore e fondatore, On. Salvatore Cardinale; l'On. Giuseppe Fioroni, autorevole esponente del PD e, membro della Comissione Difesa della Camera; i Deputati all'Assemblea Regionale Siciliana Giuseppe Picciolo, Edmondo Tamajo, Salvo Lo Giudice, Marcello Greco, Michele Cimino, Pippo Gianni, che andranno a costituire il nucleo del PDR all'interno dell'Assemblea stessa.
Alla Conferenza Stampa ( ed al convegno ), era presente una folta delegazione dei Democratici Riformisti della Provincia di Trapani, con il segretario provinciale On. Vincenzino Culicchia, ed il responsabile enti locali Giovanni Cuttone. Della delegazione trapanese, facevano parte, anche, tutti coloro che si sono attivamente impegnati, con i DR, nella recente competizione elettorale amministrativa a Mazara del Vallo, tra cui, il Dott. Giovanni Palermo.
Il Patto dei Democratici per le Riforme ( PDR ), nasce con l'ambizione di riunire, sotto lo stesso tetto, tutte quelle espressioni della società civile di cultura e tradizione cattolico popolare, liberale, laico repubblicana, socialista riformista, che avvertono la fine di un ciclo politico di centro destra che ha prodotto, in Sicilia, come in tutto il resto del Paese, immobilismo sociale e stagnazione economica, e vogliono impegnarsi in un percorso di riforme che cambi il corso degli eventi, favorendo il rilancio economico e contribuendo a liberare il tessuto sociale dalle incrostazioni che ne appesantiscono il dinamismo: la cultura del privilegio, le rendite di posizione, le inefficienze.
Vuole farlo a fianco del Partito Democratico di Matteo Renzi, al quale riconosce, a livello nazionale, il ruolo di guida del cambiamento. Per questo motivo, il PDR, non intende strutturarsi come partito politico tradizionale, con una presenza ramificata in tutte le regioni; pur avendone, potenzialmente, le forze e la possibilità di farlo. Riteniamo, però, che non avrebbe alcun senso, anzi, andrebbe in senso contrario al cambiamento. Tanto per essere espliciti, alle elezioni politiche nazionali, così come alle consultazioni europee, noi votiamo le liste del Partito Democratico. La nostra missione si esplica e si esaurisce in Sicilia, dove, storicamente, per una serie di motivazioni, le forze sociali moderate hanno sempre diffidato dei partiti della sinistra tradizionale, precludendo loro la guida della Regione e della maggior parte delle amministrazioni locali, se non sporadicamente e per brevi periodi. E' in Sicilia, dunque, che si gioca la nostra partita e consiste nell'intercettare quel consenso dei cittadini che, sin qui, si è riversato a destra, per convogliarlo all'interno del grande progetto riformista che mira a cambiare il corso della storia, politico ed economico, dell'Isola. Così come sta già avvenendo, con il sostegno, forte e leale, che garantisce, alla giunta regionale del presidente Crocetta, il gruppo dei deputati Democratici Riformisti all'ARS.
Al Partito Democratico, proponiamo, dunque, un patto federativo per le riforme, convinti che il nostro movimento politico rappresenti, in tal senso, uno straordinario valore aggiunto. Lo proporremo, in maniera ufficiale, in una grande assemblea dei dirigenti e dei militanti del PDR, che si terrà il 14 luglio in provincia di Palermo ed alla quale parteciperanno i rappresentanti nazionali e regionali del Partito Democratico: il segretario nazionale vicario, On. Lorenzo Guerini; l'On. Faraone, componente della segreteria nazionale; il segretario regionale Raciti; il presidente della direzione regionale, Lupo; il capogruppo all'ARS Baldo Gucciardi.

Il coordinatore cittadino del Movimento Democratici Riformisti per la Sicilia: Giuseppe Pizzo
Comunicato stampa