TENSIONE ALL`ASSESSORATO REGIONALE ALL'AMBIENTE. L`EX DIRETTORE GENERALE PIETRO TOLOMEO PRENDE A CALCI LA PORTA DEL CAPO DI GABINETTO


REGIONE SICILIA. Momenti concitati oggi pomeriggio nella sede dell’assessorato all’Ambiente e Territorio di via Ugo La Malfa 87. Il dirigente generale della Regione Pietro Tolomeo ha fatto irruzione negli uffici del terzo piano chiedendo di essere ricevuto dal capo di gabinetto dell’assessore Mariarita Sgarlata. Attimi di paura quando Tolomeo, ex dirigente generale del comando copro Forestale e dell’Azienda foreste, ha preso a calci la porta con violenza e ha minacciato con toni imperiosi di prendere a pugni il capo di gabinetto Carmelo Frittitta, col quale chiedeva di parlare.
"Sono cose che succedono. Ognuno ha il suo stile di comportarsi e di rappresentare i fatti. Noi qui ogni giorno siamo sommersi dalle richieste, è come lavorare nelle stanze dei sindaci - dice Frittitta - Voleva evidentemente parlarmi e avrà avuto le sue ragioni: è un dirigente incardinato presso il comando del corpo forestale e rappresentava le sue problematiche. Ma io ero impegnato in stanza con un altro dirigente. Ho sentito le voci. Poi l’ho fatto entrare".
A quanto pare, Tolomeo, sarebbe poi entrato a forza nella stanza di Frittitta e subito dopo allontanato anche con l’intervento richiesto degli uomini del Nor, il nucleo operativo regionale. All’arrivo del Nor il diverbio era già scemato: Tolomeo stata già andando via ed è stato accompagnato lungo il corridoio e poi alla porta. Alla scena, raccontano dagli uffici, avrebbe assistito anche l’assessore Mariarita Sgarlata, intervenuta alzando più volte la voce. Tolomeo rischia la denuncia per interruzione di pubblico servizio e per minacce. Ma l’assessore getta acqua sul fuoco: "Io ho continuato a lavorare. Non l’ho neanche visto. E non abbiamo sporto nessuna denuncia". Tolomeo, ex dirigente di ferro di Raffaele Lombardo, era stato spostato dall’Azienda Foreste, in cui aveva l’interim, nel breve periodo in cui fu assessore all’Agricoltura il comunista Francesco Ajello, col governo Lombardo ormai agli sgoccioli. È stato tra i primi sette superburocrati revocati da Crocetta nel repulisti scattato il 22 novembre 2012, prima ancora di completare la sua prima giunta. Fa parte del ruolo unico della dirigenza, è in attesa di contratto da parte della Funzione pubblica. Abituati ai modi forti, in passato è stato segnalato per tempestose relazioni sindacali: la segreteria regionale della Fp-Cgil nel 2012 ha inviato un rapporto al ministero dell’Interno denunciando minacce e aggressioni, non solo verbali, di dirigenti sindacali anche alla presenza di sottufficiali del corpo forestale.

Fonte: Repubblica - Antonella Romano