IL BILANCIO DELLA DIOCESI, POLEMICHE INFONDATE E STRUMENTALI. I MUTUI NON SONO UN “BUCO” 4 MILIONI PER 3 CHIESE COSTRUITE


MAZARA DEL VALLO. Rammarico per il gesto di qualcuno che ha diffuso notizie destinate all’informazione interna della nostra Chiesa e notizie diffuse dalla stampa che non corrispondono al vero. A dieci giorni dalla pubblicazione di alcuni servizi giornalistici sulla situazione economica della Diocesi, è necessario fare chiarezza, per amore di verità e trasparenza.
A partire dal presunto “buco” che darebbe valore a uno scandalo. Nulla di tutto questo. Ed è giusto chiarire perchè. È prassi ormai consolidata quella di rendere noto il bilancio annuale della Diocesi al presbiterio diocesano, preventivamente esaminato dal Consiglio per gli affari economici e dal Collegio dei consultori secondo le disposizioni canoniche. Questo è avvenuto nello scorso mese di maggio per l’esercizio 2013. Il secondo punto di chiarimento è nei numeri del bilancio.
L’importo di 4.402.604 costituisce l’ammontare di due mutui, rispettivamente un mutuo chirografario di 3.692.360 euro presso Banca Prossima e di 728.144 euro per mutuo ipotecario presso Banca Unicredit, entrambe autorizzati dal competente dicastero della Santa Sede. Si tratta di un finanziamento erogato da istituti bancari e non di un “buco” finanziario.
Se così fosse si sarebbe dovuto registrare un equivalente ammanco di risorse. I due mutui contratti sono serviti a rinegoziare un precedente mutuo erogato da Banca Intesa tra il 2006 e il 2008 e per aggiornamenti dei prezzi nei cantieri di costruzione delle tre nuove chiese: Matrice di Pantelleria, San Lorenzo in Mazara del Vallo e San Giuseppe in Gibellina. A riguardo della costruzione delle tre nuove chiese la deliberazione relativa alla loro costruzione è stata adottata anteriormente all’inizio del ministero episcopale di monsignor Domenico Mogavero, il quale ha solo portato a compimento quanto già deciso localmente e finanziato dai competenti organi della Cei. Si puntualizza altresì che la Cei – coi fondi dell’8 per mille destinati in sede nazionale alla nuova edilizia di culto – ha finanziato anche i lavori d’abbattimento della vecchia chiesa.
L’intera costruzione della chiesa a Pantelleria è costata 5.195.900 euro, di cui a carico della Diocesi 1.946.290,39 euro. La Diocesi ha dato vita con la Provincia Regionale di Trapani all’associazione “Centro Mediterraneo di Studi Interculturali Cemsi – onlus”, istituita nel 2008 per svolgere attività di ricerca, formazione e dialogo tra i popoli e le religioni del Mediterraneo. I due partners hanno concorso al finanziamento delle attività con uno stanziamento annuale di 100 mila euro ciascuno, in contanti e/o attraverso fornitura di servizi. Quanto all’opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo”, la Diocesi ha trasferito nel 2013 la somma di 9.400 euro, motivata con l’espletamento di attività legale intesa a contestare il titolo di proprietà di immobili acquisiti per usucapione.
Per quanto riguarda il bilancio del Seminario vescovile registra ad oggi solo un debito di 17.067 euro. Un ulteriore elemento che non trova corrispondenza su quanto raccontato da alcuni organi di informazione è il presunto collegamento tra la pubblicazione del rendiconto economico della Diocesi e l’incontro del Papa con il Vescovo. Tale incontro è avvenuto dietro richiesta del Vescovo presentata al Santo Padre nel mese di febbraio e l’incontro è stato fissato per il 6 giugno nello scorso mese di marzo. Non sussiste, dunque, nessuna connessione tra i due fatti.

(Fonte Condividere - Don Francesco Fiorino)