Le città siciliane fanalino di coda del business culturale italiano


SICILIA. In Sicilia l’industria della cultura vale 2,4 miliardi, pari al 3,4% del totale della ricchezza regionale prodotta nel 2013, a fronte di un business che in Italia rende 74 miliardi di euro. E le città siciliane sono tutte nella parte bassa della graduatoria provinciale per valore aggiunto e incidenza degli occupati nell’industria culturale. Alla luce dei recenti dati emersi dal rapporto Symbola, Unioncamere Sicilia organizza a Palermo un incontro per parlare di filiera del turismo e della cultura.
L’appuntamento è per lunedì 30 giugno, a partire dalle 10, presso la sala Terrasi della Camera di commercio di Palermo, dove si terrà il seminario “Sportelli turismo: sviluppo del marchio Ospitalità italiana e valorizzazione dei beni culturali del territorio siciliano”. “In Sicilia – dice Antonello Montante, presidente di Unioncamere Sicilia – turismo e cultura potrebbero da sole trainare l’economia regionale. E invece, nonostante il vasto patrimonio artistico, ambientale ed enogastronomico, l’Isola contribuisce in misura inferiore rispetto alle altre regioni alla produzione di ricchezza. C’è da impallidire di fronte alla performance della Lombardia dove lo scorso anno il binomio turismo-cultura ha fruttato 18 miliardi di euro. Questi numeri devono far riflettere e – non mi stanchero’ mai di dirlo – spingere la Sicilia ad adottare un piano industriale dei beni culturali e del turismo. In questo senso il sistema camerale puo’ dare un grande contributo”.
Attraverso gli Sportelli del turismo Unioncamere Sicilia punta a rafforzare ulteriormente la centralita’ del ruolo di raccordo tra il sistema camerale e le imprese del settore e a valorizzare la lunga filiera del turismo culturale, agroalimentare, congressuale, nautico e naturalistico. L’incontro di lunedi’ e’ destinato agli operatori turistici delle province di Palermo e Caltanissetta. Ad aprire i lavori il presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg. Previsti gli interventi del country manager Italia di Volotea, Valeria Rebasti, e del direttore generale di Gesap, Natale Chieppa, che faranno il punto sui collegamenti aerei e il traffico passeggeri in questo inizio di stagione.
Se la situazione disastrosa siciliana la riportiamo in una cittadina di provincia, in cui impera una mentalità ristretta, appunto, come si dice provinciale, non restano che gli occhi per piangere. Una cittadina quale può essere, ad esempio, Mazara del Vallo, dove l'iniziativa culturale è perennemente osteggiata da chi è preposto invece alla sua incentivazione, dove non esistono spazi pubblici per la fruizione e l'esercizio culturale. In una cittadini di provincia sì fatta viene proprio la voglia di fuggire via, ma comunque c'è chi ancora preferisce restare e resistere, resistere, resistere.