Accusato per bancarotta fraudolenta, condannato al divieto di dimora a Mazara


Imprenditore mazarese vive sullo yacth: Si tratta di Vito Signorello legale rappresentante della «Oasi Mare srl», dichiarata fallita dal Tribunale di Marsala nel marzo 2012

Vito Signorello nel corso dell'inaugurazione del Visir
svoltasi nel 2009.
MAZARA DEL VALLO. Condannato al divieto di dimora nel Comune di Mazara del Vallo decide di scontare la pena sul proprio yacht ormeggiato nel porticciolo turistico di Marsala. Protagonista della vicenda è Vito Signorello, 46 anni, imprenditore, di Mazara, accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, pre e post fallimentare. Per lui la Procura di Marsala aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il gip Annalisa Amato ha concesso una misura meno afflittiva.
Signorello, conosciuto come Vito «Paparedda», è il legale rappresentante della «Oasi Mare srl», dichiarata fallita dal Tribunale di Marsala nel marzo 2012. La società è proprietaria del lussuoso Hotel Visir di Mazara, un 4 stelle superior realizzato nei pressi della località balneare di Tonnarella. Il buco economico della società fallita è stato stimato dagli inquirenti in oltre sette milioni di euro. Signorello avrebbe, secondo l’accusa, falsificato i libri e le scritture contabili della Oasi Mare con diversi espedienti contabili (saldo cassa negativo, differenze tra saldi bancari effettivi e contabilità, doppia registrazione di fatture passive, assegni tratti su conti correnti di altre società a lui riconducibili ma con timbro di traenza di diversa società). Tutto ciò a danno dei creditori. In concorso con Gabriele Genna, anch’egli indagato per bancarotta, avrebbe inoltre, per i magistrati, occultato o distratto dalla procedura fallimentare della Oasi Mare somme provento dell’attività imprenditoriale della Relax and Glamour srl, la società che attualmente gestisce, in locazione, l’Hotel Visir. A condurre l’indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Anna Sessa, è stata la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala. A Mazara, Signorello gestiva anche il Greta hotel con annesso distributore di carburanti.