CIRCOLO DI CULTURA CINEMATOGRAFICA “MEDITERRANEI”, MERCOLEDÌ 25 GIUGNO ORE 21 AL CINE RIVOLI SI PROIETTERÀ IL FILM “L’ULTIMA CIMA. DOVE COMINCIA IL CIELO?”


MAZARA DEL VALLO. Il Circolo di cultura cinematografica “Mediterranei” comunica che mercoledì 25 giugno alle ore 21.00, presso la Multisala Teatro Rivoli nella Via Nicolò Tortorici, 6/10 di Mazara del Vallo, si proietterà il film “L’ULTIMA CIMA. Dove comincia il cielo? ”.
L’ultima cima, l’opera documentaristica del regista Juan Manuel Cotelo, racconta come protagonista la vita di un prete alpinista, don Pablo, a noi praticamente sconosciuto.
Don Pablo è un innamorato dell’umanità di Cristo tanto da divenire lui stesso un esempio tangibile di umanesimo dedito agli altri attraverso testa, corpo e cuore. È un uomo di emozioni che cercano solidità nel pensiero e nella fiducia in Dio. Si fa vicino agli altri solo per mettergli le ali ai piedi come racconta un’amica. Il suo avvicinarsi è rispettoso e mai colonizzatore, valorizzante e mai distruttivo della dignità altrui. Si tratta di atteggiamenti che non possono dirsi scontati nemmeno nel mondo ecclesiale ed ecclesiastico. L’altro diviene, in questo senso, la meraviglia del Signore che si affaccia nelle nostre giornate, anche quando è peccatore e confida le sue povertà, le sue piccolezze. Eppure don Pablo risponde sempre «Che altro? Che altro?». Era un uomo troppo ingenuo? O forse era, semplicemente, capace di uno sguardo sempre nuovo sulle persone pronte ad ammettere il loro “male”.
Il suo modo di essere interroga sulla maturità di fede di cui un presbitero potrebbe essere testimone. La sua grandezza d’animo, differentemente giudicabile, non è mai insipida o irrilevante nella vita delle persone che l’hanno sfiorato. Emerge una figura di presbitero riconciliato con se stesso e quindi in grado di relazionarsi in modo sano agli altri. Un adulto maturo che diventa un prete adulto nella fede.
Si ricorda che l’ingresso in sala è riservato ai soli soci. Chiunque può far parte al Circolo “Mediterranei” facendone richiesta anche la sera stessa della proiezione.

Don Francesco Fiorino