
In una missiva di sei pagine, Calcara parla di un segreto di mafia, uno di Stato e di un terzo e ``piu` forte sulla nostra Santissima Chiesa e di cui vorrei parlale direttamente a voce, tanto e` grave e potente, che riguarda anche la scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi``. ``La Verita` - prosegue Calcara - su questa vicenda e` stata tenuta nascosta per anni perche` rivelarla sarebbe stato come aprire una scatola e portare alla luce verita` cosi` pensanti da mettere seriamente in crisi un sistema che lega il Vaticano alle altre entita` deviate``. Da anni Calcara sostiene l`esistenza di 5 entita` malvagie ``che governano ogni aspetto del Paese``: Cosa nostra, `ndrangheta, massoneria deviata, servizi segreti deviati e Vaticano deviato. Nello specifico, gli altri due ``segreti`` riguarderebbero il boss latitante Matteo Messina Denaro, concittadino di Calcara, e ``certi meccanismi perversi all`interno dei vertici istituzionali``.
I 3 segreti, secondo il collaboratore di giustizia, sarebbero ``legati l`uno all`altro, oltre ad alcuni fatti di altissimo livello, che non posso rivelare alle Istituzioni, proprio perche` allo stato attuale firmerei la mia condanna a morte e il seppellimento definitivo della Verita` in mio possesso``. Il pentito ammette di non aver riferito tutto alla magistratura. ``Le spieghero` - si legge ancora nella lettera rivolta a Papa Francesco - perche` e quali tasselli decisivi mancano, affinche` si abbia la piena conoscenza di mandanti ed esecutori delle peggiori nefandezze che hanno attentato al nostro Paese e gli agguati passati e futuri che certi personaggi sono pronti a realizzare``
(Fonte: Repubblica)