
"Ã un`opportunità quella che oggi si presenta in questa legislatura - dice D`Alì- per una complessiva riforma del governo del Paese, non solo centrale, che non possiamo lasciarci sfuggire limitando il dibattito al solo bicameralismo e alle sue modifiche. Appassionerebbe certamente di più gli italiani un vero processo di riforme strutturali del governo del territorio che diminuisca non solo i circa 1400 consiglieri regionali che oggi occupano 20 parlamentini, ma anche tutti gli apparati a loro collegati".
"Ai colleghi chiedo - continua D`Alì - di respingere le pressioni del livello politico regionale, che vuole conservare l`assetto attuale e quindi non cambiare nulla. In subordine si potrà, per estrema ratio, prevedere che le Regioni possano loro stesse accorparsi, su una base demografica non inferiore ai 5 milioni di utenti, per quanto riguarda diversi servizi essenziali: sanità, trasporto pubblico locale, gestione rifiuti e così via".
"Con un altro emendamento presentato - annuncia D`Alì - ho poi proposto di introdurre nello statuto della Regione Siciliana l`istituto della `sfiducia costruttiva`, che può essere applicato per una sola volta nel corso di ogni legislatura".
"Queste proposte - conclude il senatore Ncd - ho precisato di averle presentate a titolo personale, nell`ambito dell`autonomia e libertà di pensiero che un parlamentare è tenuto a osservare e che il Nuovo CentroDestra riconosce a ciascuno dei propri esponenti". (ANSA).