Marsala. Si è dimessa Giulia Adamo

Era stata eletta Sindaco della Città nel maggio del 2012

"Lascio con orgoglio e commozione", queste le prime parole di Giulia Adamo dopo aver presentato le proprie dimissioni da Sindaco della Città di Marsala. A seguito delle vicende giudiziarie che l'hanno coinvolta ed al dibattito cittadino che ne è scaturito, alla fine Giulia Adamo a deciso di lasciare.

La Corte d’Appello di Palermo l’ha condannata, per fatti risalenti al 2005 (quando era Presidente della Provincia Regionale di Trapani), a due anni e dieci mesi, più l’interdizione dai pubblici uffici, per il reato di tentata concussione: secondo la procura di Marsala, avrebbe indotto il dirigente del settore Affari sociali della Provincia a non versare i finanziamenti necessari al convitto per audiofonolesi di Marsala, fino a quando non fosse stato sostituito il rettore dell’ente con una persona a lei gradita. Quindi la sospenzione dalla carica per 18 mesi da parte del Prefetto di Trapani.

Sulle dimissioni del Sindaco interviene l'on. Antonella Milazzo del PD: “A prescindere da i motivi politici e dai contrasti che hanno portato il mio partito ad uscire dalla maggioranza, non posso che esprimere apprezzamento per la scelta dell' On.Giulia Adamo. Un gesto che è segno di serietà politica e che merita grande rispetto ”. 

Vittorio Sgarbi in un suo comunicato aveva preso le difese di Giulia Adamo: «In un’isola umiliata dallo Stato – osserva Sgarbi – con prefetti che commissariano istituzioni, sospendendo la democrazia, una legge assurda ha imposto la sospensione grottesca e ridicola – utile solo a foraggiare altri Commissari in ruolo di prefetti - del sindaco di Marsala, certamente innocente, scambiando, ancora una volta, una determinazione libera sul piano amministrativo, con la concussione, reato che ha colpito, non esistendo, anche Silvio Berlusconi, ridicolizzando la magistratura. Non sarà mai restituito a Giulia Adamo l’onore che merita, con uno Stato che compie i crimini contro chi non li ha compiuti. Ma l’elemento incostituzionale e paradossale della legge – conclude Sgarbi – è la contraddizione con il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, sancito dalla stessa Costituzione. Quando Giulia Adamo sarà assolta, il misfatto della legge sarà evidente e compiuto.

23/7/2014 | 14:22

fonte tele8