Perso definitivamente a Mazara l'Ufficio del Giudice di Pace


Dal Ministero della Giustizia, dopo quasi un anno, per legge, sono stati riaperti gli Uffici del Giudice di Pace nei Comuni di Ostia e Barra, non più grandi di Mazara. Comuni che, con pazienza e tenacia hanno saputo sostenere la richiesta, dalla quale hanno avuto ragione, per i Giudici di Pace nella loro Città.

Il Duemila punta gli occhi nel contesto nel quale il Comune di Mazara è andato invece in corto circuito nel tentativo di ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace. La confusione è stata grande sotto il cielo di Mazara. E si è sbagliato, nonostante i dati sensibili di processi civili e penali, fossero notevoli e soddisfacenti.

A vaglio del Ministero della Giustizia, la credibilità di Mazara del Vallo è risultata fragile e debole per carenza e ritardo nella impostazione della richiesta e disinteresse successivo. Il Comune non ha saputo o voluto mettere in gioco, possibilità e volontà ovviamente, per il ripristino del Giudice di Pace a Mazara.

Vane e inascoltate le voci di disappunto e di protesta di avvocati e della cittadinanza per il disagio e aumento di costi di giustizia conseguenti. A Mazara la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace si è aggiunta pesantemente alla abolizione del Tribunale distaccato (ex Pretura), e i locali moderni comunali rimangono abbandonati in via Toniolo.

Nella ricerca della identità perduta, sottolinea la presidenza de Il Duemila la buona organizzazione territoriale della giustizia (fattore prioritario della legalità) è qualità di vita e scelta di civiltà di città vivibili nel mondo contemporaneo. Ci fa rialzare la testa e recuperare fiducia

Il Duemila